I love shopping addio, tutte le regole per evitare di comprare

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I love shopping? Non più. Adesso a fare tendenza è il contrario, ossia non comprare assolutamente nulla, di preferenza per tutto l’anno 2025. Lo ha deciso TikTok: la stessa piattaforma ad aver lanciato il trend demure, e in effetti cosa c’è di più demure che limitare le spese e arginare tutta quell’ondata inutile di trucchi, prodotti beauty, accessori e scarpe che invadono cassetti e armadi. 

No buy challenge, il nuovo trend virale

A lanciare la tendenza, che ora conta migliaia di video social, è stata l’americana Elysia Berman, creator di Brooklyn che conta 170mila follower su TikTok. La sua sfida personale era partita nel 2024, con l’obiettivo di rientrare dei suoi debiti, e la cosa ha funzionato, così è stata riproposta quest’anno con regole più chiare che tutti hanno espresso l’intenzione di seguire. Nel dettaglio, Elysia ha detto stop ai vestiti nuovi («diamo stile a ciò che abbiamo» è l’intento), stop al make up che possiede già in quantità industriali, niente nuova tecnologia (si può benissimo fare a meno dell’ultimo iPhone). E il tutto si estende anche al take away, “permesso” solo una volta al mese. Ah, ovviamente, niente arredamento nuovo per casa, dopotutto si può sopravvivere anche con i mobili che abbiamo già.

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Le regole del no-shopping

Elysia è un’ex shopping addicted e i video della sua cabina armadio intasata di scarpe e outfit sono diventati virali. Acqua passata: ora condivide sul suo profilo consigli su come andare al cinema in pigiama e con solo una passata di lucidalabbra (spoiler: basta infilare i leggings dentro gli stivali e accessoriare con una bella borsa, cosa che faccio ogni giorno per portare a scuola mio figlio). Molte delle creator che l’hanno seguita hanno un problema di shopping, risultato: TikTok è pieno di consigli da fare propri per evitare di buttare soldi dietro all’ultima tendenza. Un esempio? Prima di comprare, facciamoci tre domande: posso permetterlo? Ne ho bisogno? Ho spazio? e se la risposta a una sola di queste è “no” evitiamo di spendere.

Un’altra “dritta” è – attenzione – smettere di seguire gli influencer che danno consigli per gli acquisti e (per loro stessa natura) ci fanno venire voglia di comprare qualcosa. Il principio è lo stesso di quando passeggiamo guardando le vetrine o navighiamo sulle app di shopping online: finisce sempre che salviamo qualcosa e poi alla prima occasione lo compriamo, tanto per darci un contentino in un momento difficile. Peraltro avete presente quei 20 euro spesi su Amazon che non ci sembrano poi una spesa così grande? Moltiplicateli per il numero delle settimane del mese, sommateli magari ad altri piccoli – e inutili – acquisti: si fa presto a superare la soglia dei 100 euro, che potrebbero serenamente essere investiti meglio.

Lo styling

Parliamoci chiaro, dire basta agli acquisti per un intero anno non è facilissimo. I Millennial, il cui guardaroba è cresciuto simultaneamente all’aumento del fast fashion, erano abituati a fare incursione da Primark comprando a poco prezzo l’ultima tendenza tanto per levarsi lo sfizio. Era prima che il problema della sostenibilità cominciasse a prendere piede, la Generazione Z da questo punto di vista è più attenta. Ma per trarre il massimo dai capi che già possediamo un’arma insospettabile può essere Pinterest. Non sapete come abbinare la gonna a quadri? Basta digitare “gonna a quadri outfit” e avrete migliaia di immagini da cui prendere spunto. 

Il tramonto della capsule wardrobe

La no buy challenge arriva proprio in un momento storico in cui la popolarità della capsule wardrobe (ricordate quella composta da una trentina di pezzi che tanto piaceva a tutti durante il lockdown) è in picchiata libera. Molti creator non fanno mistero di averla abbandonata perché “troppo stressante” e sono tornati serenamente a comprare da Zara. Ma se ve la sentite di lanciarvi nella No buy challenge must del 2025, un piccolo decluttering prima può senza dubbio aiutare ad avere più chiaro ciò che abbiamo nell’armadio e ciò che si può sfruttare. Detto ciò, a costo di ripetere un adagio caro alle nonne, la virtù sta nel mezzo: un piccolo acquisto ogni tanto non ci manderà sul lastrico e, sì, ci tirerà probabilmente su il morale. 

PILLOLE FASHION

La sfilata virale di Dolce&Gabbana.

Non ce ne vogliano Miuccia e Raf ma la sfilata che ha fatto più furore durante la fashion week maschile di Milano è stata quella di Domenico e Stefano. Cappotti di fake fur, capispalla a fantasia animalier abbinati a jeans baggy, ma anche smoking chic con spille giganti. Letteralmente un capolavoro: noi vedremo bene tutti i modelli su un Achille Lauro in libera uscita. Qualcuno glieli proponga per Sanremo.

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Ivanka in versione Audrey

Cappello di Melania Trump a parte, l’outfit più chiacchierato dell’Inauguration day trumpiana è stato l’abito sfoggiato al Liberty Inaugural ball, fedelissima riproduzione del modello Givenchy indossato da Audrey Hepburn in Sabrina, film del 1954. L’unica variazione sono stati i guanti, bianchi per Audrey, neri per Ivanka. Non è Halloween e nemmeno una gara di cosplay: ma chi non ha mai sognato di vestirsi con l’abito preferito di un film iconico? 

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