A Davos l’appello dei ricchi che chiedono più tasse. “La concentrazione della ricchezza mette a rischio la democrazia”

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Il 63% dei milionari dei Paesi del G20 pensa che l’influenza di un piccolo gruppo di super ricchi sulla presidenza Trump sia una minaccia per la stabilità globale. A dirlo è un sondaggio condotto da Survation per conto di Patriotic Millionaires International, pubblicato in occasione del Forum economico di Davos. Più di 370 miliardari e milionari di 22 Paesi hanno intanto firmato una lettera aperta, intitolata “We must draw the line”, in cui chiedono ai leader presenti a Davos di mettere un freno all’enorme concentrazione di ricchezza che compromette la qualità delle democrazie e la coesione sociale.

L’appello, scritto in collaborazione con Oxfam e Millionaires for Humanity, è stato firmato tra gli altri da Abigail Disney, Marlene Engelhorn, Brian Eno e Richard Curtis. “La ricchezza non è più semplicemente una questione di valore. È una questione di controllo. Se voi, leader politici, continuerete a trascurare la crisi derivante da questa vertiginosa concentrazione di ricchezza, le già vacillanti fondamenta delle nostre sudate democrazie subiranno ulteriori danni”, si legge nel testo che verrà consegnato ai partecipanti del World Economic Forum da Phil White e Marlene Engelhorn.

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Donald Trump, insieme al suo “migliore amico” Elon Musk, sono il risultato di decenni di inerzia dei leader mondiali, incapaci di arginare livelli di disuguaglianza sempre più estremi. Difficile essere ottimisti per i prossimi quattro anni, e forse anche più, ma se la politica vuole fare qualcosa per garantire la stabilità delle nostre democrazie, non deve far altro che tassare di più i ricchi come me”, afferma Abigail Disney, membro di Patriotic Millionaires.

“Gli eventi recenti hanno mostrato come l’influenza politica di chi detiene enormi fortune sia un grave rischio per la società. I super-ricchi gestiscono ben più che i soldi; controllano ciò che leggiamo, ciò che guardiamo, l’informazione che ci viene fornita e in definitiva influenzano il nostro voto“, fa notare Brian Cox, vincitore di Emmy e Golden Globe, protagonista di Succession, serie della HBO. “Se un’élite di miliardari determina l’esito delle elezioni per proteggere i propri interessi ed accrescere i propri profitti, è evidente che siamo in una terrificante epoca dell’estremizzazione della ricchezza. Ai nostri leader è mancata quella fermezza ed integrità per resistere al condizionamento politico e rimettere al centro il bene comune. Dobbiamo voltare pagina e tassare i super-ricchi”, aggiunge Cox.

“I super-ricchi accumulano sempre più fortune e potere, mentre il resto del mondo vive in una condizione di incertezza economica”, osserva Marlene Engelhorn, attivista e cofondatrice di taxmenow. “Non abbiamo più una stampa libera e indipendente, politica e giustizia sono preda di fenomeni clientelari, le democrazie traballano. Per la nostra stessa sicurezza, in ciascun Paese, serve agire ora. I politici devono mostrare coraggio, iniziando a tassare le grandi ricchezze”, conclude.



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