“Operazione verità sulla centralità del ruolo dei consorzi di bonifica ed irrigazione nelle azioni di adattamento e mitigazione degli effetti del
cambiamento climatico”. Questo il titolo dell’iniziativa organizzata nella sede di Anbi Toscana a Firenze e alla quale hanno partecipato anche il Consorzio di Bonifica 6 Toscana Sud e la regione Toscana. Erano presenti Federico Vanni, presidente di Cb6, e Fabio Zappalorti, direttore generale, che nella sua veste di direttore generale di Anbi ha moderato la giornata.
“Nel corso degli anni, il lavoro dei consorzi si è ampliato, abbracciando sempre più temi connessi con la sicurezza, la tutela dei fiumi e del
territorio, ma assumendo anche ruoli ancora non codificati, che oggi sono da sostenere e valorizzare. Tutto questo all’interno di uno scenario in cui i cambiamenti climatici da una parte contribuiscono a rendere il territorio potenzialmente più fragile, dall’altra mettono di fronte al problema della carenza idrica” dicono da Anbi.
“Indiscutibilmente la scelta fatta dalla Regione Toscana nel 2012 si è rivelata visionaria e vincente, prova ne è il tentativo di molte altre
regioni italiane di replicare la legge 79 del 2012 – ha spiegato Serena Stefani, presidente del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno a nome di tutti i Consorzi -. Oggi, dopo 12 anni, i Consorzi ribadiscono il loro ruolo di enti preziosi, qualificati ed efficienti e sentono l’esigenza di chiedere alla stessa regione Toscana di fare un passo avanti, semplificando alcuni procedimenti amministrativi che regolano i rapporti tra Consorzi e Regione, integrando le competenze dei Consorzi con alcune di valenza prettamente ambientale e valutando l’inserimento dei Consorzi nel sistema di Protezione Civile”.
“Oggi le competenze dei Consorzi vanno ben oltre da quelle designate dalla legge del 2012: sono enti di sussidiaria cogestione della Regione Toscana nell’ambito della bonifica, della difesa suolo e dell’assetto agricolo – ha detto il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani -. Abbiamo davanti una stagione che aprirà a un surplus di competenze e azioni affidate ai Consorzi. Una delle priorità è costituire un tavolo di lavoro per la semplificazione amministrativa: i Consorzi per la Regione non sono un soggetto un terzo, ma un organismo che opera per il bene generale e sicuramente è interesse di tutti non aggiungere burocrazia alla burocrazia. Lavoreremo per le richieste che quest’oggi sono state presentate: per integrare le loro competenze con alcune di valenza ambientale e per operare le giuste variazioni a livello legislativo perché si avverta la loro già fondamentale presenza nel sistema di Protezione Civile, di cui i Consorzi sono già parte integrante. L’obiettivo è anche quello di attribuire loro un sempre maggiore peso in tema di coprogettazione e coprogrammazione. In sintesi, i Consorzi saranno sempre più protagonisti dello sviluppo e della crescita sostenibile, del mondo agricolo, della difesa suolo e della Protezione Civile, in una Toscana che in questo contesto di trasformazioni climatiche deve attrezzarsi sempre più”.
“In un contesto di cambiamenti climatici e di fenomeni estremi come quelli che si sono verificati la scorsa estate che hanno provocato danni di un certo rilievo all’agricoltura – ha detto la vicepresidente e assessore all’agricoltura della Regione Toscana, Stefania Saccardi -, il ruolo dei Consorzi di Bonifica è cruciale, perché legato a una sfida a cui tutti siamo chiamati, al di là del solo esercizio e della manutenzione delle opere pubbliche di bonifica, laddove il raggiungimento degli scopi di difesa del suolo e di risanamento delle acque viene sempre più spesso affiancato dalla preziosa opera di una sempre più efficiente fruizione e gestione del patrimonio idrico per gli usi di razionale della risorsa. La Regione Toscana supporta l’azione dei Consorzi in particolare con i fondi comunitari. Dopo gli ultimi bandi della passata programmazione con i quali abbiamo finanziato 4 milioni in infrastrutture per migliorare la gestione della risorsa idrica, più altri 3 milioni di euro per ulteriori interventi a supporto delle infrastrutture irrigue consortili, con la nuova programmazione dello Sviluppo rurale Psp 2023-2027, abbiamo approvato un bando da 7 milioni per i Consorzi sugli investimenti in infrastrutture irrigue e di bonifica per la realizzazione o il miglioramento di invasi e delle reti. Investimenti a beneficio della preziosa opera che mettono in campo i Consorzi di bonifica di una sempre più efficiente fruizione e gestione del patrimonio idrico per gli usi di razionale della risorsa”.
Le recenti elezioni consortili hanno portato all’elezione dei sei presidenti dei Consorzi di Bonifica della Toscana. Il nuovo presidente del Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord è Dino Sodini, imprenditore con due aziende metalmeccaniche, con una lunga attività di rappresentanza nelle associazioni datoriali alle spalle. Confermata, per il Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno, l’imprenditrice agricola casentinese Serena Stefani, già alla guida del consorzio dal 2019. Per il Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno è stato eletto Paolo Masetti, disaster manager, dal 2014 al 2024 sindaco di Montelupo Fiorentino. Maurizio Ventavoli, olivicoltore di Monsummano Terme (Pt), è stato rieletto all’unanimità presidente del Consorzio di Bonifica 4 Basso Valdarno. Sarà invece Francesco Filippi, titolare di un’azienda agricola nel pisano, a capo del Consorzio di Bonifica 5 Toscana Costa per i prossimi cinque anni. Infine, Federico Vanni, grossetano e titolare di un’azienda vitivinicola a Magliano in Toscana, è il nuovo presidente del Consorzio di Bonifica 6 Toscana Sud.
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