un (altro) milione di euro per il “Fondo Vita Nascente”

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Accompagnato dalle immancabili polemiche del fronte liberal-progressista, in Piemonte è arrivato un nuovo stanziamento del “Fondo Vita Nascente”, lanciato con legge regionale nel 2022. Per il terzo anno consecutivo, la Regione ha approvato un finanziamento di un milione di euro a favore delle associazioni a tutela della maternità, per ognuna delle quali sono previsti 38mila euro. Una misura di civiltà e buon senso, che Pro Vita & Famiglia onlus saluta con apprezzamento, benché non sia in nessun modo coinvolta in tale progetto, a cui non partecipa e da cui, quindi, non riceverà alcun fondo. Pro Vita & Famiglia, infatti, per scelte non partecipa ad alcun bando pubblico del genere e non ha mai svolto né svolge coi propri volontari alcun tipo di attività nei pressi o all’esterno di ospedali, consultori o altri presidi socio-sanitari, contrariamente a quanto continuamente sostenuto, mentendo, dalla propaganda ultra-femminista.

I dettagli del finanziamento

Come spiegato a microfoni di Pro Vita & Famiglia, dall’assessore regionale alle Politiche della Casa, delle Famiglie e dei Bambini, Maurizio Marrone, «le risorse di Vita Nascente anche quest’anno sono state assegnate tramite bando pubblico alle associazioni di tutela materno-infantile, iscritte nei registri delle Asl, che abbiano presentato progetti di sostegno alle donne e alle coppie in difficoltà economica con una gravidanza in corso o un figlio appena nato. Il Fondo Vita Nascente», precisa sempre Marrone, «prevede una dotazione di 940mila euro per le attività che verranno svolte nel 2025».

Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio

 

In continuità con le scorse annualità, il fondo Vita Nascente mira dunque a promuovere da un lato azioni e progetti di aiuto e di sostegno su beni di prima necessità e servizi essenziali per l’avvio della maternità e i primi tre anni di vita del nascituro e, dall’altro, attività di accompagnamento e di assistenza per corsi formativi e informativi. «Le donne coinvolte dai progetti – prosegue l’assessore Marrone – potranno così contare su pannolini, passeggini, fornitura diretta di vestiario, latte in polvere, scarpe, corredo neonatale, omogenizzati, alimenti per lo svezzamento, giocattoli, lettini, seggiolini per auto, vaschette per il bagno, buoni spesa. Ma anche sostegno economico per affitti, utenze, riscaldamento, pellet, inserimento del bambino nei baby parking, asili nido, scuole dell’infanzia, babysitting, mense scolastiche, biglietti per mezzi di trasporto pubblico, lezioni di guida per conseguire la patente per motivi di lavoro, assicurazione auto, tirocini di reinserimento lavorativo dopo la gravidanza, consulti e visite con professionisti. Le risorse assegnate ai servizi sociali, invece, vanno a sostenere progetti di parto in anonimato».

Dalla parte delle donne e dei nascituri

Poco prima dell’approvazione in Consiglio Regionale, nel 2022, lo stesso assessore Marrone sottolineò a chiare lettere che uno dei principali obiettivi del Fondo Vita Nascente era quello di eliminare le cause che «potrebbero spingere le donne a ricorrere all’interruzione volontaria di gravidanza». Un intento pesantemente equivocato – o, per meglio dire, strumentalizzato – dalle forze di centrosinistra e dalla maggior parte degli organi stampa come una restrizione alla presunto “diritto” di abortire. Da qui una campagna negativa a tamburo battente contro l’orientamento pro-life della Regione Piemonte. Del resto, ricorda ancora Marrone, «il rifinanziamento di Vita Nascente, era uno dei punti del programma con cui il centrodestra ha vinto in maniera nettissima le elezioni regionali in Piemonte». Secondo l’assessore «certi atteggiamenti e posizioni da parte della sinistra denotano un certo nervosismo. Qualcuno in quel campo si è reso conto che a difendere davvero i diritti delle donne ormai ci pensiamo noi con aiuti concreti, e questo forse dà fastidio a chi ha gettato via decenni di battaglie sociali per inseguire l’ideologia pro-choice».

Diametralmente opposto è, ovviamente, il posizionamento di Pro Vita & Famiglia sul Fondo Vita Nascente piemontese. Infatti, pur non toccando direttamente la onlus – poiché non è presente nelle strutture sanitarie né accede ad alcun finanziamento pubblico – si tratta di una misura per la quale è stato espresso più volte apprezzamento e plauso, ritenendola un utilissimo strumento in più per aiutare donne e famiglie e dare loro delle alternative valide per dire no all’aborto e sì alla vita.

 

 



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