Trump firma l’ordine per cancellare lo «ius soli»: niente cittadinanza americana ai figli degli immigrati illegali

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di
Michele Farina

Il principio dello ius soli, che Trump vuole cancellare, è inscritto nella Costituzione Usa: per modificarlo serve una super-maggioranza al Congresso e l’approvazione di tre quarti degli Stati. Le battaglie legali e il ruolo della Corte Suprema. La questione dei passaporti.

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Chi può dirsi americano? La parola che Donald Trump ha usato di più nel discorso di insediamento (21 volte) è stata «American».  Seguita da «America» e «nation» (20 volte ciascuna). Cinque i riferimenti alla «giustizia». 

Il Quattordicesimo Emendamento della Costituzione dal 1868 stabilisce che chiunque nasca in America è automaticamente «cittadino» della grande nazione americana. Al nuovo presidente quello che noi dal latino chiamiamo Ius Soli (il diritto basato sul territorio), da 150 anni uno dei pilastri del «sogno americano», è inaccettabile (ne parla dal 2018): attira l’immigrazione clandestina ed è un incentivo al «birth tourism», il turismo di chi pensa di far nascere un figlio negli Usa per farne un ancoraggio familiare. Per questo Trump ha firmato un ordine esecutivo (uno dei primi cento) che nega la cittadinanza automatica ai figli di immigrati irregolari nati sul suolo statunitense. Un provvedimento che va contro la Costituzione ed è già avviato verso numerosi ricorsi davanti alla Giustizia. 




















































Le proteste e la Costituzione

L’American Civil Liberties Union e altre associazioni per i diritti civili hanno già impugnato l’ordine firmato da Trump.  La strada per la sua applicazione, secondo molti giuristi, appare intricata. Anche per una questione di numeri. Per cambiare un passo della Costituzione americana è necessaria una maggioranza di due terzi sia alla Camera che al Senato, oltre all’approvazione di tre quarti dei 50 Stati dell’Unione. 

Quanti sono?

Quanti sono i «figli americani» a cui Trump vorrebbe strappare la cittadinanza,  possibilmente deportandoli oltreconfine con i loro genitori immigrati illegalmente? Un milione e duecentomila, secondo uno studio del Pew Research Center (ultimi dati 2022). Nel 2016 sono nati 250 mila bambini che godono della protezione del Quattordicesimo Emendamento, con un calo dl 36% rispetto al picco del 2007. Lo scorso dicembre Trump disse in tv che non voleva «dividere le famiglie», e che dunque la cosa migliore era «rimandare tutti indietro», genitori e figli.

L’America dell’Ottocento

L’ordine di Trump riguarderebbe i bambini e le bambine nate dopo il suo insediamento alla Casa Bianca. 

Secondo il New York Times, sarebbe allo studio un piano che prevede la sua implementazione di fatto, senza modifiche del dettato costituzionale. In base a questa ipotesi, il presidente  potrebbe ordinare alle agenzie federali di «non offrire più servizi (sanità, istruzione etc) ai figli di immigrati non autorizzati», togliendo loro i benefici della cittadinanza. Ma anche questa possibilità incontrerebbe molte opposizioni legali. 

Alla fine, le cause dovrebbero finire nelle mani della Corte Suprema, che non entra nel merito dal lontano 1898, quando si trovò a deliberare sul caso di Wong Kim Ark, 24 anni, figlio di immigrati cinesi, bloccato dalle autorità di frontiera al ritorno da una visita in Cina. La Corte confermò che Wong, come «tutte le persone nate sul suolo americano», aveva tutti i diritti della cittadinanza Usa. 

La questione dei passaporti (per i neonati di tutti gli stranieri)

Trump ha dichiarato che dal mese prossimo i nuovi nati da genitori che non sono né cittadini americani né residenti permanenti non potranno avere il passaporto. L’ordine vale anche per tutti gli stranieri che vivono in America per lavoro o con un visto di studio. É improbabile che questa disposizione non venga bloccata da qualche tribunale. Ma per le famiglie si tratta comunque di uno stress significativo. L’Economist fa notare che i certificati di nascita negli Stati Uniti non includono dati sulla cittadinanza dei genitori,  dunque non è chiaro come Trump si possa aspettare che i funzionari possano avere informazioni per rifiutare il rilascio dei passaporti.  

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La situazione nel mondo

Nel mondo, ricorda la Bbc, ci sono più di 30 Paesi (compresi Canada e Messico, i vicini vituperati da Trump) che applicano lo Ius Soli. 

In Italia attualmente viene concesso in casi eccezionali: per i figli di genitori ignoti, per i figli di genitori apolidi (senza cittadinanza) e per i figli di genitori stranieri che, secondo le leggi dello Stato di appartenenza, non possono trasmettere loro la cittadinanza. 

In Australia e Gran Bretagna la cittadinanza automatica è concessa ai nuovi nati se almeno uno dei genitori è cittadino o residente permanente.

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21 gennaio 2025 ( modifica il 21 gennaio 2025 | 14:12)

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