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La mobilità verde è ancora in affanno. Gli incentivi auto UE potrebbero essere la chiave per accelerare la transizione verso un futuro full electric nel Vecchio Continente, ma la strada è tutt’altro che semplice.
Le auto elettriche rappresentano una sfida cruciale per il futuro dell’industria automobilistica e per gli obiettivi climatici dell’Unione Europea. Tuttavia, i dati recenti mostrano che la transizione verso una mobilità sostenibile sta incontrando ostacoli significativi. In questo contesto, la revisione delle politiche di incentivazione diventa un passaggio fondamentale per rilanciare il mercato e accelerare il cambiamento.
Auto elettriche: un settore in bilico tra aspettative e carenze infrastrutturali
Nonostante la previsione di un superamento delle auto elettriche sulle termiche nel 2029, nel 2024 il mercato europeo delle auto non è riuscito a registrare i progressi sperati nella transizione verso l’elettrico. Le vendite totali di automobili hanno raggiunto 10,6 milioni di unità, con una crescita quasi impercettibile dello 0,8% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, il dato più allarmante è il calo del 5,9% nelle vendite di auto elettriche, che rappresentano appena il 13,6% del mercato.
Secondo Sigrid de Vries, direttrice generale dell’Acea (Associazione dei Costruttori Europei di Automobili), il settore ha bisogno di economie di scala per sostenere la transizione. Tuttavia, l’incremento nella domanda di auto termiche e ibride continua a evidenziare un cortocircuito tra gli obiettivi climatici dell’UE e le scelte dei consumatori. Questo quadro è aggravato dalla mancanza di una rete di colonnine di ricarica capillare e da incentivi auto stabili che possano sostenere una transizione duratura.
Ad esempio, l’Italia ha ufficializzato lo stop agli incentivi auto nel 2025, eccezion fatta solo per alcune regioni dove possono essere richiesti, come la Valle d’Aosta e le province autonome di Trento e Bolzano. Eppure lo scorso anno i bonus per le elettriche erano andati a ruba.
Cifre in calo: il cortocircuito del mercato elettrico
I numeri del settore automobilistico europeo contrastano con i successi di altri mercati, come quello cinese. Nel 2024, in Cina, le vendite di auto 100% elettriche hanno raggiunto il 28% del mercato, percentuale che sale al 39,7% includendo le auto ibride plug-in. Il governo cinese ha sostenuto questa transizione con incentivi diretti fino all’equivalente di 2.500 euro per veicolo.
In Europa, invece, l’assenza di un approccio armonizzato penalizza il mercato. Gli incentivi diretti e indiretti variano sensibilmente tra i 27 Stati membri, creando confusione tra i consumatori e disincentivando gli acquisti. Ola Källenius, Ceo di Mercedes e nuovo presidente di Acea, ha sottolineato come gli incentivi imprevedibili generino incertezza e rallentino la transizione, auspicando un percorso armonioso per tutti i Paesi UE.
Incentivi auto UE: una strategia in fase di revisione
La risposta dell’Unione Europea potrebbe arrivare attraverso il Dialogo Strategico annunciato dalla presidente Ursula von der Leyen. Il tavolo UE del 30 gennaio, che coinvolgerà costruttori, sindacati e politica, punta a semplificare e modernizzare il quadro normativo per rendere il Green Deal più competitivo. Tra le misure in discussione, si prevede un piano di incentivi europei armonizzati per stimolare l’acquisto di veicoli elettrici.
Il vicepresidente della Commissione Europea, Stéphane Séjourné, ha evidenziato come il mercato globale dell’auto si stia orientando verso l’elettrico. Anche se alcune dichiarazioni sui dati cinesi potrebbero essere state sovrastimate, resta evidente che un intervento deciso è necessario per evitare che l’Europa resti indietro nella corsa alla mobilità sostenibile. Le prime proposte operative dal Dialogo Strategico sono attese entro 40 giorni.
Si pensa a un futuro armonizzato per gli incentivi europei
Ola Källenius evidenzia come la decarbonizzazione sia un obiettivo strategico del settore automotive, ma sottolinea la necessità di accelerare sui fattori abilitanti, come infrastrutture di ricarica elettrica e incentivi. La proposta avanzata dall’Acea è quindi quella di superare le disparità tra i vari Stati membri, creando un piano di incentivi unico e prevedibile a livello europeo.
Un esempio positivo arriva dalla Germania, dove gli incentivi all’acquisto di auto elettriche hanno sostenuto il mercato, con un bonus sulla ricarica di 1.000 euro e sconti diretti che hanno raggiunto i 9.000 euro per veicolo nei periodi di massima erogazione. Tuttavia, esperienze simili non sono replicabili ovunque senza un coordinamento europeo, che garantisca parità di accesso agli incentivi auto e maggiore fiducia nei consumatori.
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