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La piccola è stata rintracciata grazie all’intervento degli agenti della Squadra Mobile, che hanno visionato le immagini delle telecamere della clinica e di altri punti utili. Come riferito dal sindaco di Cosenza, la neonata è stata recuperata a casa della coppia, una donna e un uomo, che l’aveva rapita e portata via a bordo di un’auto. La donna si era travestita da infermiera per poterla sottrarre alla famiglia: nei mesi precedenti avrebbe simulato una gravidanza
È stata ritrovata la neonata di un giorno rapita nel tardo pomeriggio di martedì 21 gennaio a Cosenza , presso la clinica Sacro Cuore. A ritrovarla sono stati gli agenti della Squadra Mobile, coordinati dal questore Giuseppe Cannizzaro e dal capo della Mobile Gabriele Presti. Secondo quanto appreso da Ansa, la piccola era stata portata via a bordo di un’auto insieme alla donna ed all’uomo che l’hanno prelevata dalla clinica: la donna si era travestita da infermiera per portarla via. Come riferito dal sindaco di Cosenza, gli agenti sono riusciti ad arrivare fino alla casa della coppia, a Castrolibero, recuperando la piccola. I due sono stati fermati. Le condizioni di salute della neonata sarebbero buone.
Fermati gli autori del rapimento
Sono marito e moglie i due fermati dalla Squadra mobile di Cosenza per il sequestro della neonata. Lei, 51 anni, è di Cosenza, lui 43 è un cittadino senegalese. La donna, secondo quanto si è appreso, ha simulato la gravidanza per 9 mesi ed una settimana fa aveva postato sui social di avere partorito un bambino. La neonata è stata trovata già vestita come un maschietto. Secondo alcune testimonianze, la donna è stata per ore nei pressi della clinica. I due sarebbero stati fermati nella loro abitazione a Castrolibero. Il pm Antonio Bruno Tridico, fuori dalla clinica, si è limitato a dire “caso risolto siamo contenti”.
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La ricostruzione del sequestro
Il sequestro è avvenuto intorno alle 18.30. La piccola era in una stanza della clinica insieme alla mamma, 27enne, e alla nonna. Nella stanza, secondo la ricostruzione fatta dalla Polizia che ha indagato sul sequestro, è entrata una donna, bassa, con il volto parzialmente coperto da una mascherina ed i capelli raccolti in treccine che si è presentata come una puericultrice dicendo di dovere portare la bambina dal pediatra. Quindi ha preso la piccola e si è allontanata. La mamma e le nonne della piccola, non vedendola tornare, dopo un po’ si sono allarmate ed hanno chiesto informazioni. È così che è stato scoperto il rapimento.
Sequestro ripreso dalle telecamere
Dalle immagini registrate da una telecamera interna della clinica si vede ciò che è successo nel corridoio della struttura. Si vede la donna avvicinarsi ad un ovetto da neonato, raggiunta subito dopo da un uomo con un cappellino in testa. Dopo aver fallito nel tentativo, i due si sono allontanati: lei con la neonata in braccio e lui con l’ovetto in mano. Una volta scattato l’allarme, sul posto sono immediatamente giunte le volanti della Questura e la Squadra mobile, oltre alla Polizia scientifica per i rilievi. Posti di blocco sono stati istituiti alle uscite della città, nella convinzione che la coppia si fosse allontanata a bordo di un’auto. Una tensione durata fino a quando una pattuglia della Squadra mobile ha individuato l’abitazione dei due rapitori, giunti fin lì con l’auto su cui avevano portato la piccola. Gli agenti hanno messo in sicurezza la neonata e bloccato la coppia, segnando così la fine di quello che stava diventando un incubo. Adesso spetterà agli investigatori chiarire le dinamiche del sequestro e il movente.
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