Louis Vuitton menswear FW 2025: gli archivi del futuro 

La collezione menswear per l’autunno\inverno 2025 di Louis Vuitton rappresenta il punto d’incontro creativo tra Pharrell Williams e il designer giapponese Nigo. Una collaborazione dinamica che attraverso capi statment mira a creare l’archivio del futuro 

Pharrell Williams presenta la sua terza collezione per Louis Vuitton menswear coniugando l’heritage della maison francese con la cultura giapponese del designer Nigo. Un’ibridazione stilistica in cui lo streetwear rappresenta il punto d’incontro fra i due direttori creativi che costruiscono, con il loro estro, un futuro da “ricordare”. Difatti attraverso la collezione viene analizzato e reinterpretato il concetto temporale di archivio rappresentato da capi e accessori che mirano ad essere impressi nella memoria. Si delinea una narrazione ricca di riferimenti subculuturali che appartengono ai due mondi estetici dei direttori creativi. Il Giappone workwear di Nigo incontra l’anima pop e streetwear di Pharrell in una collisione omogenea, espressione del savoir-faire di Louis Vuitton.

L’archivio che è il collante di tutta la collezione si riflette anche sul set realizzato da Wonderwall, società di design fondata da Masamichi Katayama. Il tempo diventa circolare attraverso le ventiquattro vetrine che costeggiano la passerella, testimoni del passato e di un futuro da reinventare. Vengono esposti i pezzi più iconici realizzati in passato dai due creativi che con Louis Vuitton sono riusciti a ricreare momenti culturali impattanti. La storia creativa di Pharrell Williams e Nigo e strettamente legata alla maison francese con cui hanno già collaborato in passato. Ricordiamo gli occhiali da sole LV Millionaires 1.0 del 2004 e la capsule collection LV² del 2020 realizzata da Nigo e Virgil Abloh. 

La collezione autunno\inverno 2025 è dunque un viaggio temporale che si lascia trasportare dalle suggestioni culturali dello streetwear. Lo show si stratifica nei riferimenti e vendiamo emergere dai colorati primi anni duemila la figura del dandy contemporaneo. Il mondo dello streetwear si contamina con il concetto di dandismo smorzato dagli elementi dell’abbigliamento da lavoro. L’uomo di Louis Vuitton è in continua metamorfosi e indossa l’eccellenza dell’artigianato francese capace di coniugare eleganza e praticità. Il workwear si innalza attraverso la scelta di materiali pregiati come le pelli della maison, mentre i tagli sartoriali della giacca vengono reinventati. Attraverso una contaminazione dinamica si giunge alla celebrazione dello stile rockabilly e di quello dei mod. Riferimenti subculturali che appartengono da sempre all’espressione stilistica di Pharrell Williams e Nigo. Anche l’heritage visivo di Louis Vuitton viene rivisitato attraverso le contaminazioni della cultura giapponese. L’iconico emblema floreale della maison si fonde con la tessitura shippo nel Dandy Monogram che va a caratterizzare il denim con il punto sashiko e ricami di cristalli. Il Dandy Damier invece trae ispirazione dalla cerimonia del tè donando tridimensionalità sia alla maglieria che ai capi in pelle. E ancora mentre il Cherry Blossom Damoflage rievoca le texture del polline di ciliegio il Cherry Blossom Paris/Fuji ricrea l’effetto della rugiada sugli intarsi jacquard.

Vengono presentati tre nuovi modelli di borse come le Damier Phriendship bags in cui il Dandy Damier viene arricchito dalla stampa grafica dei due volti di Pharrell e Nigo. Fra la valigeria che fa riferimento agli anni novanta emerge la nuova Squeeze Trunk e le borse Damier Scribbles. In quest’ultimo modello l’iconica scacchiera di Louis Vuitton viene proposta in total white, arricchita dalle scritte “Louis Vuitton” e “LVERS” in francese e giapponese. Fra gli accessori più rappresentativi di questa collezione si fa spazio un’edizione speciale della speedy che s’ispira alla tecnica giapponese del kinsugi. Ritornano i leggendari occhiali Millionaires 1.0 nelle nuove colorazioni del rosa, rosso e arancio. Pharrell Williams e Nigo danno vita all’archivio del futuro unendo streetwear, subculture e storia giapponese all’eterno savoir-faire Louis Vuitton. 

Photo courtesy Louis Vuitton.