La notizia
Osama Almasri Njeem, uomo forte di Tripoli, รจ accusato di stupri, torture, abusi e omicidi sui migranti all’interno del carcere-lager di Mitiga. La Corte Penale Internazionale lo accusa di Crimini contro l’Umanitร e spicca un mandato di arresto. Almasri รจ arrestato a Torino il 18 gennaio. Dopo 96 ore, perรฒ, รจ scarcerato: l’arresto non viene convalidato e il criminale viene accompagnato all’aeroporto di Caselle, fatto salire su un volo di Stato insieme alle sue guardie del corpo armate e riportato a Tripoli. Qui viene accolto e portato in trionfo tra grida di scherno nei confronti dell’Italia.ย
Sui media libici il video con Almasri in trionfo a Tripoli (ANSA)
Scoppia il caso internazionale
La vicenda della scarcerazione del carnefice di Mitiga Osama Almasri Njeem assume i contorni di un caso internazionale e porta con sรฉ una lunga scia di domande, aprendo un contenzioso con la Corte Penale internazionale e un nuovo scontro fra governo e opposizioni.
Ieri molti esponenti del governo italiano hanno giustificato il rilascio basandosi sulle decisioni della Procura di Roma. La scelta di liberare il torturatore inseguito dal mandato di cattura della Corte penale Internazionale viene da lรฌ. Il Procuratore generale, Flavio Monteleone, segnalava โlโirritualitร dellโarresto in quanto non ci sono state comunicazioni con il ministro della Giustizia che รจ titolare dei rapporti con la Corte penale internazionale. Per questo non รจ possibile convalidare l’arresto e, conseguentemente, si deve disporre l’immediata scarcerazione di Almasriโ.ย
Il governo si difende sulla base di quellโerrore procedurale.ย
Carlo Nordio in Senato durante la relazione sull’amministrazione della giustizia , Roma, 22 Gennaio 2025 (ansa)
Errore procedurale, cavillo o scelta politica
Ma la domanda รจ: di chi รจ quell’errore o meglio, quella mancata comunicazione che ha permesso il rilascio del criminale? Va ricostruita quindi la storia. A partire dall’arresto.ย
ร il 18 di gennaio e Almasri viene arrestato in Italia. ร la Corte Penale internazionale a richiederlo e gli atti vengono spediti a Roma. Intanto sembra che l’ingresso di Almasri e la necessitร di arrestarlo fossero state comunicate all’Ambasciata italiana in Olanda dalla Cpi stessa. Si procede cosรฌ all’arresto che deve essere convalidato entro le 96 ore successive. La notizia diventa pubblica e il ministro della Giustizia Carlo Nordio che รจ il riferimento per la cooperazione tra stati della Corte Penale esce con un comunicato.
Matteo Piantedosi (Rai)
Il comunicato โattendistaโ di Carlo Nordio
Martedรฌ 21 gennaio, a tre giorni dall’arresto, il ministero della Giustizia emette una breve comunicazione ufficiale, confermando la detenzione e segnalando che la situazione era in fase di valutazione. O come si legge dalla nota del Ministero della Giustizia: “Considerato il complesso carteggio, il Ministro sta valutando la trasmissione formale della richiesta della CPI al Procuratore generale di Roma, ai sensi dellโarticolo 4 della legge 237 del 2012โ. Il ministro Carlo Nordio stava quindi ancora considerando l’arresto di Almasri, con l’intenzione di inoltrare formalmente la richiesta della CPI al Procuratore generale, come previsto dalla normativa italiana.ย
Qualcuno giร storce il naso perchรฉ i crimini di Almasri sono riconosciuti e, in via preventiva, si chiedono perchรฉ far trascorrere il tempo se non per qualche ragione di carattere politico, forse per i rapporti di stretta collaborazione tra Italia e la Libia sul versante migranti. Dubbi leciti, ma solo dubbi. In ogni caso qualche forza politica comincia a stare col fiato sul collo al Ministro. Ma le ore passano.
L’entrata della Corte d’Appello di Roma (@web)
La Procura deve rispettare i tempi e la legge
Dalla Procura, nel frattempo, arrivano sollecitazioni al ministro, che perรฒ per 24 ore non risponde. Il tempo scorre e con esso la possibilitร di arrivare alla convalida dell’arresto. Cosa che ben conosce anche il difensore di Almasri. Nel frattempo il ministro dell’interno Piantedosi redige un provvedimento di espulsione per le persone che erano con Almasri.ย
Scadono le 96 ore. Al Procuratore, che non ha ricevuto nessuna comunicazione dalla Corte Penale (nella persona di Carlo Nordio che ne รจ per legge il referente come ministro della Giustizia), non puรฒ fare altro che liberare il criminale. Che a quel punto, sulla base del provvedimento di espulsione di Piantedosi, ricade nella stessa fattispecie. Ma con qualcosa in piรน. Il criminale viene accompagnato e fatto salire su un I-Carg italiano decollato dallโaeroporto di Caselle Torinese alle 19.51, Almasri รจ stato riaccompagnato a casa con un volo di Stato e lรฌ accolto tra applausi e festeggiamenti.
Fonti del governo affermano che il volo di Stato era l’unica possibilitร perchรฉ chi accompagnava Almasri era armato e non era possibile, quindi, farli viaggiare per il rientro su un volo di linea.
Almasri arriva all’aeroporto di Mitiga, in Libia, dopo il suo arresto a Torino (x.com/fawaselmedia)
Le opposizioni vogliono risposte
Non รจ stato un cavillo. O meglio: non รจ stata colpa di un cavillo – dicono dalle opposizioni. LโItalia ha rimandato in Libia Njeem Osama Almasri Habishย per una precisa scelta politica. Che ha portato il ministro della Giustizia a non rispondere per piรน di 24 ore alle sollecitazioni che arrivavano dalla corte di Appello di Roma.ย
L’arresto di Almasri sarebbe stato effettuato senza le necessarie consultazioni con il ministero della Giustizia, incaricato di gestire i rapporti con la Corte Penale internazionale. In sintesi, mancava la validazione dell’arresto. E perchรจ il governo o lo stesso Nordio non hanno sentito la necessitร di avviare alcuna interlocuzione con la Corte penale internazionale per superare quello che viene definito un cavillo?
Eppure i tempi per il ministro di Giustizia, in caso di mandato della Corte penale e arresto sul suolo italiano, sono sempre gli stessi. La non risposta, la non interlocuzione quindi, รจ frutto di due possibili ragioni. O il ministro non ha considerato i tempi oppure, come dicono le opposizioni, cโรจ una precisa scelta politica. E le opposizioni propendono verso questa seconda ipotesi.ย
“Al ministro consigliamo di non diventare la foglia di ficoย delle responsabilitร politiche sul caso di questa scarcerazione – dice in aula Riccardo Magi di +Europa proprio a Nordio durante le comunicazioni del Ministro sullโamministrazione della giustizia – Perchรฉ quello che รจ avvenuto nelle ultime ore รจ un blitzย politico che ha riportato con un volo dello stato italiano unaย persona accusata dalla corte penale internazionale di gravissimiย reati. Non bastano le spiegazioni che sono arrivate: Nordio e ilย governo italiano – ha concluso Magi – dimostrino che siamo unoย stato forte e non uno stato ricattabile”.ย
La dimensione della vicenda ha dunque assunto risvolti politici e un respiro internazionale. La prossima settimana il ministro dellโinterno Piantedosi riferirร in aula sul caso ma le opposizioni, unite, chiedono anche la presenza del Guardasigilli e della stessa Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
La Corte Penale contesta l’Italia
Infine, a riscaldare una giornata giร caldissima, torna a farsi sentire la stessa Corte Penale internazionale. Lo ha fatto piรน volte dal momento della scarcerazione di Almasri, ma senza ottenere risposte ufficiali ma solo prese di posizioni politiche da parte di parlamentari di centrodestra o membri di governo. A tarda sera esce un comunicato stampa ufficiale, che ricostruisce quanto accaduto.
“Osama Almasri Njeem รจ stato localizzato a Torino,ย nelle prime ore di domenica 19 gennaio 2025 ed รจ stato arrestato con successoย dalle autoritร italiane. Il sospettato รจ stato trattenuto in custodia inย attesa del completamento delle procedure nazionali richieste relative al suoย arresto e alla sua consegna alla Corte. Su richiesta e nel pieno rispetto delleย autoritร italiane, la Corte si รจ deliberatamente astenuta dal commentareย pubblicamente l’arresto del sospettato. Allo stesso tempo, la Corte haย continuato a perseguire il suo impegno con le autoritร italiane per garantireย l’effettiva esecuzione di tutti i passaggi richiesti dallo Statuto di Roma perย l’attuazione della richiesta della Corte. In questo contesto, la Cancelleria haย anche ricordato alle autoritร italiane che nel caso in cui individuasseroย problemi che potrebbero impedire o impedire l’esecuzione della presenteย richiesta di cooperazione, dovrebbero consultare la Corte senza indugio al fineย di risolvere la questioneโ.ย
โIl 21 gennaio 2025, senza preavviso o consultazioneย con la Corte, il signor Osama Almasri Njeem sarebbe stato rilasciato dallaย custodia e riportato in Libia. La Corte sta cercando, e deve ancora ottenere,ย una verifica dalle autoritร sui passi presumibilmente intrapresi. La Corteย ricorda il dovere di tutti gli Stati Parti di cooperare pienamente con la Corteย nelle sue indagini e nei suoi procedimenti penali in materia di reati”.
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