Lewis Hamilton si è preso tutta la scena nel test di Fiorano, la sua squadra prende corpo con Angela Cullen già ai box. La prossima settimana tornerà a guidare a Barcellona
Le curve del destino, un bagliore a penetrare la nebbia, a riscaldare centinaia di tifosi arrivati prima dell’alba a prendere i posti migliori dietro alle reti. Effetti speciali potentissimi in un copione da Special Lewis. Ma stavolta non deve dare dritte a Brad Pitt sul set, è lui la star quando alle 9.16 del mattino la serranda del garage di Fiorano si alza per consegnare un’immagine simbolica tanto quella di Schumacher che varca i cancelli di Maranello, assediato dalla folla, 16 novembre del 1995. Quel giorno, sempre nebbioso, segnava l’inizio dell’età dell’oro di una Ferrari malmessa, ,mercoledì 22 gennaio 2025 invece si è celebrato il rito di un fenomeno che vuole rinascere all’interno di un gigante industriale che continua a collezionare record finanziari ma che in F1 non alza un trofeo piloti dal 2007.
Un debutto preparato da mesi, la cura dei messaggi
L’uomo del destino — se davvero sarà lui — indossa un casco giallo, richiamo a quello degli inizi sui kart, glielo aveva scelto papà Anthony per riconoscerlo meglio. Con qualche modifica alle tonalità per un omaggio a Enzo Ferrari, che quel colore, legato a Modena, lo aveva messo sullo sfondo del Cavallino. Hamilton ha curato in modo maniacale dettagli e messaggi da diffondere in mesi di preparazione per vivere una «prima volta che è uno dei momenti più belli della mia vita». Lo hanno detto in tanti, quando entri nel luna park rosso tutto è luccicante e irresistibile, il difficile è mantenere toni così alti, chiedere ad altri due campioni del mondo: Alonso e Vettel.
Emozioni di vent’anni fa
«Quando ho messo in moto la macchina e sono uscito avevo il sorriso più grande stampato sul volto. Mi ha ricordato la primissima volta che ho testato una monoposto di Formula 1. Un momento speciale, dopo quasi vent’anni ho provato le stesse emozioni» ha raccontato Lewis. «Bella immagine Lewis in Ferrari, è diverso, è una bella cosa, ancora fa un po’ strano vederlo in rosso» commenta da Melbourne il rosso che vince davvero, Sinner.
La cena con Piero Ferrari
Dentro al garage c’erano il papà con la moglie Linda. E poi la mamma Carmen come quella volta al castello di Windsor, quando è stato nominato baronetto, come nei trionfi a Silverstone. Insieme sono andati a ringraziare i tifosi, zuppi e felici, lei filmava mentre il figlio quarantenne camminava alla conquista di un popolo. La sera prima di guidare aveva cenato con i famigliari e con Piero Ferrari, ieri il figlio del Drake era in prima fila al debutto del Sir rosso.
Chi c’era nel box
Altri nel box: Fred Vasseur e il suo vice Jerome D’Ambrosio, Matteo Togninalli, responsabile degli ingegneri in pista, Riccardo Adami, la «voce» del muretto con la quale ha scambiato le prime comunicazioni. Lo ha ereditato da Sainz, come parte del team 44, con qualche ritocco in arrivo. Angela Cullen, la fisioterapista-trainer, è già con la divisa ufficiale del Cavallino.
Quando sarà il prossimo test
Trenta giri (89 km), 29 dei quali con le gomme da asciutto. Qualcuno più «allegro» degli altri sulla SF-23, la monoposto di due anni fa, sulla quale tornerà a esercitarsi a metà della prossima settimana a Barcellona. Lezioni: procedure al volante, prove di partenza, ripartizione di frenata, rientro ai box, con la trasgressione delle sgommate finali per lo show. Poi è arrivata la pioggia vera, quando era il turno di Leclerc (14 giri). Ma anche questo in fondo era programmato. Era il giorno di Lewis.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link