Ponte sullo Stretto, il governo dice che il progetto è sicuro ma documenti su rischio sismico lo smentiscono

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22 Gennaio 2025



17:39

Durante il question time i ministri Ciriani e Pichetto Fratin hanno provato a fugare i dubbi sulla sicurezza del progetto del Ponte sullo Stretto. Ma i documenti mostrati in Aula dal deputato di Avs Angelo Bonelli indicherebbero che uno dei piloni si trova sopra una faglia attiva e dunque, risulterebbe a rischio in caso di terremoto.

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Il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, durante il question time al Senato, ha provato a tranquillizzare in merito alla sicurezza del progetto del Ponte sullo Stretto, in particolare per quel che riguarda la valutazione del rischio sismico.

“La geologia dello Stretto di Messina è stata accuratamente studiata: tutte le faglie presenti nell’area, incluse quelle sul versante calabro, sono state identificate, censite e monitorate”, ha detto Ciriani, intervenuto al posto di Matteo Salvini in Aula.  “Sulla base degli studi geologici, sismici e tettonici condotti, sono stati identificati i punti di interazione tra il Ponte sullo Stretto di Messina e il terreno, in modo da evitare il posizionamento su faglie attive, e garantire la massima sicurezza anche in caso di terremoto. Pertanto, per quanto concerne gli aspetti sismici, il progetto definitivo del Ponte sullo Stretto è completo e dettagliato”, ha detto rispondendo alla domanda del deputato Angelo Bonelli sull’effettivo coinvolgimento di tutti gli organismi competenti a validare il progetto del Ponte.

Cosa non torna nelle parole del ministro: la replica di Bonelli

Ma i documenti sembrerebbero smentire la versione del ministro. A tal proposito infatti, Bonelli ha mostrato la planimetria del progetto presentata dalla società Stretto di Messina che mostrerebbe chiaramente come uno dei piloni del ponte si trova su una faglia attiva.

“Ministro l’hanno mandata allo sbaraglio“, ha replicato il deputato di Europa Verde. “Lei mi dà occasione di dimostrare, con documenti alla mano, che ciò che ha affermato non corrisponde al vero. Quello che sto mostrando all’Aula è la planimetria inclusa nel progetto presentato dalla società Stretto di Messina, che indica chiaramente che il pilone di Cannitello si trova sopra una faglia attiva: lo afferma la stessa società Stretto di Messina. Eppure lei è venuto in Aula a sostenere esattamente il contrario. Voi, con i pareri degli organismi tecnico scientifici, sapete cosa fate? Li strappate, come sto facendo io ora”, ha commentato.

Quanto sostenuto da Bonelli sarebbe confermato anche dal progetto Itaca dell’Ispra, che avrebbe espresso le sue perplessità sulla sicurezza della struttura in caso di terremoto. “Ho qui anche il progetto Itaca dell’Ispra, un organismo autonomo che conferma che lo stesso pilone si trova sopra una faglia attiva. Le comunico che l’Ispra ha inviato al soggetto proponente, ovvero la società Stretto di Messina e il consorzio Eurolink, una serie di osservazioni. Tra queste osservazioni emergono gravi preoccupazioni relative agli aspetti sismici, soprattutto per non aver considerato adeguatamente il grado di accelerazione”, ha proseguito Bonelli.

Il parlamentare di Avs ha dunque chiesto di “sottoporre il progetto al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, come previsto dalla normativa, poiché stiamo parlando di un’opera con costi superiori ai 100 milioni di euro” e ha esortato il ministro Salvini a venire in Aula.

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La società ha risposto solo a una delle 62 condizioni rilevate dal Mase

Per quanto riguarda lo stato di avanzamento del progetto del Ponte, i lavori procedono a rilento. La Società Stretto di Messina  lo scorso 24 dicembre “ha trasmesso la documentazione relativa alla condizione ambientale 1” delle 62 imposte dalla commissione Via-Vas del Ministero dell’Ambiente al progetto.

In altre parole la Società finora avrebbe fornito una risposta solo alla prima delle 62 condizioni rilevate dal Mase nel suo parere. Questa documentazione “è attualmente in valutazione presso la Commissione Tecnica” e “si procederà successivamente con la comunicazione alla Commissione Europea, ai sensi della Direttiva Habitat”, ha fatto sapere il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, anch’egli in Aula per il question time.

Ai parlamentari che gli chiedevano della valutazione del rischio sismico sul progetto del Ponte, il ministro ha risposto che la materia “non è di competenza del suo ministero”, e che, come già spiegato dal collega Salvini, il progetto ha valutazioni sismiche più approfondite di quanto richiesto dalle norme. “La valutazione del rischio sismico non rientra tra i compiti istituzionali del Mase così come l’eventuale conferimento di un mandato ufficiale all’Ingv per lo svolgimento di tali attività, in considerazione del fatto che la valutazione dell’azione sismica attiene alle verifiche strutturali dell’opera, da valutarsi in un ambito diverso da quello della Via”, ha dichiarato. Ciò detto, il progetto definitivo del Ponte sullo Stretto “per quanto attiene agli aspetti sismici, è completo e dettagliato”, ha ribadito.





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