Energia, Gilberto Pichetto: rischi di speculazioni nel mercato. Ecco le misure per contenere i prezzi

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Gas, il ministro Pichetto Fratin: aspettative prezzi in rialzo per il prossimo trimestre

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Gli italiani vulnerabili «hanno diritto alla fornitura di energia elettrica a un prezzo che riflette i costi del mercato all’ingrosso e i costi efficienti del servizio di commercializzazione» ha ribadito il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, nella sua informativa urgente alla Camera sulle iniziative in relazione al rincaro dei costi dell’energia per famiglie e imprese. 

Nei prossimi mesi l’Arera definirà le procedure d’asta per individuare i fornitori e stabilire le condizioni contrattuali ed economiche per i clienti vulnerabilie e «stiamo studiando in questi giorni come rendere i meccanismi di gara più efficienti ed evitare che ci possano essere esiti negativi per gli interessati». 

Nel frattempo la fornitura continua ad essere garantita dagli esercenti il servizio di maggior tutela ai prezzi definiti trimestralmente da Arera. Come previsto dalla legge concorrenza 2024, ricorda il titolare del Mase, i clienti domestici vulnerabili possano accedere al servizio a tutele graduali (STG) entro il 30 giugno 2025, beneficiando di condizioni di prezzo vantaggiose. Ma questo servizio terminerà comunque nell’aprile 2027, mentre il servizio di vulnerabilità rimarrà stabile e regolato dalla Autorità.

I rischi di volatilità e speculazioni

Allargando lo sguardo a tutto il mercato dell’energia è evidente sia «attraversato da fattori di rischio che meritano attenzione». In particolare, spiega Pichetto, «la crescente domanda di energia in atto in Asia, i rischi della frammentazione delle supply chain a livello europeo, le tensioni geopolitiche in alcune aree del mondo (Ucraina e Medioriente) e i possibili impatti derivanti dalle situazioni politiche internazionali implicano, tra i diversi effetti, il persistere di condizioni di volatilità dei mercati energetici e di possibili speculazioni». 

Da tenere sott’occhio, in particolare, i prezzi. Il gas ha toccato quota 45 euro a megawattora a dicembre «con aspettative di rialzo per il prossimo trimestre, e per l’elettricità dove i valori medi delle ultime settimane hanno superato i 130 euro per MWh, sebbene nel 2024 il prezzo medio annuo all’ingrosso sia sceso a 108,5 euro per MWh, in calo di 18,7 euro a MWh rispetto all’anno precedente.

Gli interventi sul mercato del gas

Dal canto suo l’Italia sta studiando un doppio binario di intervento tanto nel mercato del gas quanto su quello dell’energia. Partendo dal gas, lo sguardo dell’esecutivo è concentrato soprattutto sugli stoccaggi, che costituiscono una riserva importante in questo momento – e dove il livello è al momento del 68% – per via della riduzione dei flussi via gasdotto (dall’Algeria come dal Tap, la linea diretta con l’Azerbaijan).

Ecco che, tra le azioni per calmierare il prezzo del gas, c’è allo studio l’ipotesi di anticipare delle aste relative al gas stoccato – «almeno per una parte della capacità di stoccaggio» – che generalmente si svolgono nel periodo tra aprile e ottobre, con l’obiettivo di mantenere i maggiori volumi di gas stoccato, «nel caso in cui il prezzo attuale resti più basso di quello atteso per l’estate».

Nondimeno l’esecutivo punta a implementare la Gas Release, ossia la fornitura di gas a prezzi calmierati alle imprese energivore, il cui avvio risulta però dalle tempistiche ancora lunghe. 

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A livello europeo, invece, si stanno mettendo a punto «meccanismi strutturali funzionali a prevenire che eventuali fenomeni speculativi determinino l’aumento dei prezzi del gas sul Ttf», la Borsa di Amsterdam, il principale hub di riferimento per il mercato del gas europeo.

Le misure per contenere i prezzi dell’elettricità

D’altro canto, per contenere l’aumento dei prezzi dell’elettricità, il governo italiano sta sviluppando «misure per accelerare lo sviluppo di nuova capacità da fonti rinnovabili, sia attraverso gli strumenti di sostegno sia attraverso misure di contesto volte a promuovere condizioni di mercato più favorevoli e procedure amministrative più chiare, rapide ed efficaci» nonché «misure per mitigare il prezzo di generazione termoelettrica».

Nello specifico, Pichetto ha anticipato che è «ormai pronto per il suo avvio il meccanismo di incentivazione per le fonti più mature, il cosiddetto Fer X» e che «nelle prossime settimane sarà presentata una proposta normativa per la risoluzione delle criticità legate alla congestione virtuale della rete» nell’ambito dell’obiettivo più ampio di semplificare e riorganizzare gli iter amministrativi delle Fer. Cornice in cui merita «particolare menzione» la revisione del testo unico sulle rinnovabili che ha introdotto le zone di accelerazione sia marine che terrestri «che daranno un impulso all’istallazione delle Fer». 

Il ministro evidenzia, poi, aprendo alle proposte che arriveranno anche dalle forze politiche, la necessità di lavorare su soluzioni basate su contratti a lungo termine (Ppa o contratti per differenza). Su questo fronte, la declinazione porta all’acquisto a lungo termine di capacità rinnovabile a prezzo fisso, come l’Energy Release – che nasce sullo stesso principio della Gas Release – e accanto alla quale, il governo lavora allo sviluppo di «una piattaforma Ppa gestita da una controparte centrale», leggi Gme (Gestore del mercato elettrico) in cui saranno negoziati i contratti Ppa standardizzati, anche attraverso il ruolo del Gse come garante di ultima istanza.

Sempre con l’obiettivo di favorire il decoupling del prezzo dell’energia elettrica dal prezzo del gas, «verrà, inoltre, valutata, nel più ampio dibattito sulla riassegnazione delle relative concessioni, anche l’opzione di una valorizzazione di una parte delle risorse idroelettriche a favore della competitività delle imprese», chiarisce il numero uno del Mase. Accennando alla predisposizione di soluzioni che annullino l’incidenza nel prezzo elettrico degli oneri di varia natura (Ets compresa, la tassa sulle emissioni) che oggi colpiscono il consumo di gas per la produzione termoelettrica, ma anche a misure «di compensazione di cui al punto precedente si trasferiscano appieno nei prezzi dell’energia elettrica su tutto il mercato».

Diversificazione energetica e nucleare

Il governo è anche impegnato in misure più strutturali per ridurre i prezzi dell’energia, ossia «la diversificazione delle fonti di produzione a disposizione del Paese, abilitando tutte le tecnologie, incluso il nucleare», ha concluso Pichetto. (riproduzione riservata) 

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