Milano | Centro Storico – Un nuovo futuro per la Galleria Manzoni: la rinascita di un gioiello milanese dimenticato

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 


Milano Centro Storico. Dopo anni di abbandono e declino, la Galleria Manzoni, situata tra via Manzoni 40-42 e via Borgospesso 19, potrebbe finalmente rinascere. Questo capolavoro dell’architetto Alziro Bergonzo (1906-1997), realizzato nel 1948-49 sulle macerie di un palazzo distrutto dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, era stato concepito come simbolo della rinascita culturale di Milano nel dopoguerra. Oggi, dopo un lungo periodo di oblio, si intravede all’orizzonte un progetto di recupero per riportare alla luce la sua antica gloria. (il nostro precedente articolo del 2022)

La galleria, che dà accesso al celebre Teatro Manzoni e a un vecchio cinema ormai chiuso, è rimasta per decenni uno spazio vuoto e inanimato. Non un negozio, non un bar: solo opere d’arte e dettagli architettonici a raccontare l’eleganza di un’epoca passata. Simbolo del dopoguerra e della voglia di ricostruire con stile e ambizione, la Galleria Manzoni rappresenta uno dei gioielli dell’architettura milanese, con i suoi marmi policromi, le sculture raffinate e i cicli pittorici che richiamano i fasti della ricostruzione e il preludio al boom economico degli anni successivi.

La svolta: un pool di investitori per il rilancio
Secondo quanto riportato da Milano Finanza, il fondo proprietario dell’edificio è in fase di liquidazione giudiziale, e una cordata di investitori guidata da Alessandro Cajrati Crivelli (Estate Four) è vicina all’acquisto. Tra i nomi coinvolti spiccano personalità di spicco come Urbano Cairo, Manfredi Catella e Gerardo Braggiotti, che investirebbero a titolo personale per rilanciare il complesso nel cuore del Quadrilatero della Moda.

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

Un tempo definita il “salotto di Milano”, la Galleria Manzoni ospitava attività culturali di prestigio: oltre al Teatro Manzoni della famiglia Berlusconi, vi erano negozi di antiquariato, gallerie d’arte e il famoso nightclub William’s. Qui si trovava anche un cinema dalla forma di violino, immortalato dal regista Michelangelo Antonioni in alcune scene dei suoi film. Nonostante il fascino e la posizione strategica, negli ultimi vent’anni la galleria è rimasta ai margini dello sviluppo che ha trasformato il centro di Milano.

Vincoli storici e potenziale culturale
Il complesso, progettato da Bergonzo, è un trophy asset tutelato dalla Sovrintendenza. Negli anni, però, i progetti di riqualificazione non sono mai decollati, lasciando gli spazi commerciali vuoti e l’edificio in uno stato di abbandono. Nel 2018, dopo il passaggio della gestione del debito a Credit Agricole e poi a società d’investimento internazionali, la situazione non è migliorata. Infine, nell’ottobre 2023, il fondo Social & Public Initiatives è stato posto in liquidazione giudiziale dalla Banca d’Italia.

Un patrimonio da riscoprire
L’ingresso della galleria su via Manzoni rivela ancora la cura e il lusso che caratterizzavano l’intero complesso: un pilastro scolpito da Gino Oliva e un soffitto decorato con un tondo ad altorilievo accolgono i visitatori. I pavimenti in marmi policromi conducono come un tappeto elegante verso il teatro e il cinema. Splendidi dettagli in ottone e sculture decorano le vetrine, mentre all’ingresso del Cine-Teatro campeggia una statua di Apollo, opera del celebre Leone Lodi.

Non mancano altri capolavori: nel foyer del teatro troviamo cicli pittorici di Funi e Rossi, e accanto allo schermo cinematografico, un tempo, si ergeva il gruppo scultoreo del Ratto di Proserpina di Francesco Messina. Quest’ultima opera, rimossa dalla terrazza di via Borgospesso, ha oggi una collocazione ignota, lasciando un vuoto non solo fisico ma anche simbolico.

Uno spiraglio di speranza
Se l’acquisizione si concretizzasse, la Galleria Manzoni potrebbe tornare a essere un punto di riferimento per la cultura, l’arte e il commercio di lusso. Un progetto ambizioso che punta non solo a valorizzare il patrimonio storico-architettonico, ma anche a restituire a Milano un luogo iconico, simbolo della sua capacità di rinascere e reinventarsi.

  • Referenze immagini: Roberto Arsuffi
  • via Manzoni, Galleria Manzoni, Porta Nuova, Centro Storico, Quadrilatero, Degrado, Abbandono, Francesco Messina





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Microcredito

per le aziende

 

Source link