MADRID. – L’obiettivo “è rendere strutturale la riduzione dei prezzi dell’energia. Si muove in questa direzione anche la diversificazione delle fonti di produzione a disposizione del Paese, abilitando tutte le tecnologie, incluso il nucleare”. Così Gilberto Pichetto Fratin, ministro per l’Ambiente e la sicurezza energetica, nella sua informativa alla Camera sulle iniziative in relazione al rincaro dei costi dell’energia per famiglie e imprese.
In tema di nucleare, intanto, è pronto il disegno di legge delega che dovrebbe approdare in Consiglio dei ministri nelle prossime settimane. “Negli ultimi mesi, i prezzi del gas in Italia e in Europa sono aumentati a causa di vari fattori, come la fine del contratto di transito del gas tra Gazprom e l’Ucraina, e la riduzione dei flussi di gas provenienti da Algeria e Azerbaijan, nonché l’offerta stagnante di GNL”, sottolinea Pichetto.
“Per quanto riguarda i prezzi – spiega il ministro – il prezzo spot del gas in Italia nel 2024 ha registrato il secondo calo annuo consecutivo dal 2022, raggiungendo i 36,4 €/MWh, un prezzo notevolmente inferiore a quello registrato mediamente nel 2022 e nel 2023, seppur ancora superiore rispetto al prezzo di mercato ante-Covid. A dicembre 2024, il prezzo è salito a 47,6 €/MWh, con aspettative simili per i prossimi tre mesi. Il prezzo del gas italiano ha seguito il trend del mercato olandese e del relativo indice TTF, il quale costituisce il riferimento sul mercato europeo, e che ha toccato il massimo di 45 €/MWh a dicembre, con aspettative di rialzo per il prossimo trimestre (il prezzo registrato ieri è stato pari a 50 €/MWh). Rispetto all’indice TTF, il prezzo italiano mantiene un differenziale legato ai costi di trasporto in media di circa 2 €/MWh”.
“La guerra in Ucraina – sottolinea Pichetto – ha determinato non solo tensioni immediate sui costi dell’energia ma ha anche modificato la struttura di approvvigionamento nazionale ed europea. A seguito del conflitto, venendo meno l’importazione del gas dalla Russia, la fonte marginale (che fa il prezzo) nei mercati europei è divenuta il GNL. Ciò ha di fatto comportato che il prezzo europeo del gas sia dipendente da logiche globali e non dipenda più strettamente dall’andamento stagionale del fabbisogno europeo.
In questo contesto, un elemento di possibile mitigazione del prezzo del gas è il previsto aumento della capacità di liquefazione mondiale, che crescerà di 47 milioni di tonnellate nel 2025, più del triplo rispetto all’incremento registrato nel 2024. I volumi maggiori (42 Milioni di tonnellate) arriveranno dall’entrata in operatività dei progetti statunitensi e canadesi. Questo dato aiuterà il mercato a superare l’attuale fase di contrazione dell’offerta, alla base delle cause di relativa volatilità del prezzo del gas in Europa”.
Il ministro spiega: “Tra le azioni che stiamo studiando per l’abbassamento del prezzo del gas va menzionata quella concernente l’anticipazione delle aste relative al gas stoccato. Gli stoccaggi gas consentono di immagazzinare e rilasciare il gas a costi contenuti, permettendo di ridurre le tensioni sui prezzi. Si accumula gas a prezzi bassi e si rilascia a prezzi alti, spostando così una parte della domanda in periodi a prezzo più basso, ed evitando di far salire i prezzi nei periodi in cui la domanda risulta maggiormente concentrata. Al tempo stesso gli stoccaggi, riducendo la domanda nei periodi critici, permettono di mettere in sicurezza il sistema. Generalmente il gas viene acquistato nel periodo compreso tra aprile ed ottobre e rilasciato nel periodo invernale, quando la domanda è maggiore”.
“Attualmente però – rileva Pichetto – per via delle tensioni geopolitiche in corso e delle possibili speculazioni, esiste il rischio per il 2025 che i prezzi all’ingrosso del gas, nella prossima estate, siano superiori a quelli del prossimo inverno, come avvenuto durante la crisi energetica del 2022, incidendo negativamente sulle dinamiche del mercato dello stoccaggio. A tal proposito, proprio al fine di mitigare gli effetti connessi a queste dinamiche, stiamo valutando con gli Uffici del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica la possibilità di anticipare le tempistiche delle aste di assegnazione almeno per una parte della capacità di stoccaggio.
L’anticipo delle tempistiche permetterà, da una parte, di sfruttare eventuali situazioni che potrebbero verificarsi tra febbraio e marzo, in cui il differenziale tra i prezzi a termine estivi e quelli della prossima stagione invernale si rivelino più favorevoli, dall’altro, di consentire il mantenimento di maggiori volumi di gas stoccato, nel caso in cui il prezzo attuale resti più basso di quello atteso per l’estate”.
“Per quanto riguarda l’elettricità, nel 2024, in Italia il prezzo medio annuo all’ingrosso è sceso a 108,5 €/MWh, in diminuzione di 18,7 €/MWh rispetto all’anno precedente. Tuttavia, i valori medi delle ultime settimane hanno superato i 130 €/MWh, (ieri era pari 145€/MWh): la situazione attuale, sebbene ancora lontana dai picchi del 2022, è oggetto d’attenzione da parte del Governo” spiega il ministro, il quale sottolinea che “al fine di contenere l’aumento dei prezzi dell’elettricità, il Governo è impegnato su più fronti, con interventi sia di impatto più immediato sia di natura più strutturale, in linea tra l’altro con i target previsti dal PNIEC, con gli obiettivi PNRR e con la normativa europea di settore
In tale contesto le direttrici di intervento riguardano: da un lato, misure per accelerare lo sviluppo di nuova capacità da fonti rinnovabili, sia attraverso gli strumenti di sostegno sia attraverso misure di contesto volte a promuovere condizioni di mercato più favorevoli e procedure amministrative più chiare, rapide ed efficaci. Dall’altro, misure per mitigare il prezzo di generazione termoelettrica”.
“Da ultimo, ma non per ultimo, chiudo con le misure per i clienti domestici – afferma Pichetto – I clienti domestici vulnerabili hanno diritto alla fornitura di energia elettrica a un prezzo che riflette i costi del mercato all’ingrosso e i costi efficienti del servizio di commercializzazione. L’approvvigionamento centralizzato dell’energia è svolto da Acquirente Unico Spa per la successiva cessione agli esercenti il servizio di vulnerabilità. Nei prossimi mesi, Arera definirà le procedure d’asta per individuare i fornitori e stabilire le condizioni contrattuali ed economiche per i clienti vulnerabili.
Nel frattempo, la fornitura continua ad essere garantita dagli esercenti il servizio di maggior tutela ai prezzi definiti trimestralmente da Arera. La legge concorrenza 2024 prevede che i clienti domestici vulnerabili possano accedere al servizio a tutele graduali (STG) entro il 30 giugno 2025, beneficiando di condizioni di prezzo vantaggiose. Il Servizio a Tutele Graduali terminerà comunque il 1° aprile 2027, mentre il servizio di vulnerabilità rimarrà stabile e regolato dalla Autorità. Riguardo ai vulnerabili, stiamo facendo in questi giorni una valutazione per rendere i meccanismi di gara più efficienti ed evitare che ci possano essere esiti negativi per gli interessati” conclude il ministro.
(Redazione Madrid)
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