Rottamazione Quinques In Discussione Al Senato – Studio Pizzano

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Saldo e stralcio

 


L’ultima proposta che sta prendendo forma in Senato prevede nuove opportunità per i contribuenti in difficoltà con il pagamento di tributi, sanzioni e interessi. L’idea è di introdurre una definizione agevolata supplementare – spesso indicata come “rottamazione” – e di consentire la riapertura dei termini per chi non è riuscito a onorare le rateazioni di precedenti sanatorie. In sostanza, il Parlamento, nel corso della conversione del DL Milleproroghe, mira a permettere a un numero più ampio di persone fisiche e imprese di regolare le posizioni debitorie con l’Erario, riducendo il carico di sanzioni e interessi moratori.

Il quadro normativo e i precedenti interventi

Per comprendere a fondo la proposta odierna, è utile ricordare come in passato si sia già intervenuti con misure di “rottamazione” e “saldo e stralcio” disciplinate da vari provvedimenti, tra cui il Decreto-Legge n.193/2016, convertito nella Legge n.225/2016, e il Decreto-Legge n.119/2018, convertito nella Legge n.136/2018. Queste norme hanno previsto diverse opzioni per alleggerire il peso delle sanzioni e degli interessi di mora, introducendo anche rateizzazioni più semplici. Nel tempo, molti contribuenti hanno aderito, ma non tutti sono riusciti a rimanere in regola con i pagamenti previsti.

La Legge n.197/2022 (legge di Bilancio 2023) ha a sua volta introdotto forme di definizione agevolata note come “Rottamazione-quater”, ma c’è chi non ha potuto o saputo aderire entro i termini stabiliti o non ha poi versato le rate entro le scadenze. Adesso, in ambito parlamentare, si discute la possibilità di riaprire alcune di queste opportunità, dando un nuovo orizzonte temporale e condizioni agevolate a chi è rimasto escluso o non ha completato i versamenti.

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Modello di rottamazione e obiettivi della riforma

La proposta del Senato vorrebbe migliorare la tenuta del sistema di riscossione, offrendo a chi ha cartelle esattoriali un canale per rientrare in modo sostenibile nei pagamenti. In particolare, potrebbe trattarsi di un meccanismo che prevede il taglio di sanzioni e interessi per i carichi di importo contenuto (ad esempio fino a 1.000 euro), e di un alleggerimento proporzionale dei debiti più ingenti per chi dimostra un’effettiva difficoltà economica.

L’obiettivo politico è duplice: da un lato, agevolare le persone che si trovano in reale difficoltà finanziaria; dall’altro, garantire all’Erario di incassare – almeno in parte – somme altrimenti difficilmente recuperabili.

Come potrebbe avvenire la riapertura dei termini

Una delle ipotesi dibattute consiste nel concedere un intervallo temporale aggiuntivo per presentare l’istanza di adesione alla rottamazione e saldare i relativi importi in forma rateizzata. Questo nuovo calendario dovrebbe includere, per ogni scadenza di pagamento, una certa flessibilità, eventualmente legata a requisiti oggettivi di reddito o fatturato.

Si discute anche della possibilità di integrare un meccanismo di esonero parziale per coloro che, negli anni passati, si sono trovati nell’impossibilità materiale di corrispondere le somme dovute, a patto che vengano rispettate le nuove date di versamento che saranno stabilite dalla norma.

Implicazioni per i contribuenti inadempienti

Per chi ha saltato una o più rate di precedenti definizioni, la riapertura potrebbe segnare l’ultima occasione di sistemare la posizione senza dover subire ulteriori azioni esecutive, come fermi amministrativi o pignoramenti. Grazie alla riduzione di interessi e sanzioni, il debito finale potrebbe rivelarsi molto più gestibile rispetto a quello originario.

Si pensi a un piccolo imprenditore che, a causa di temporanee crisi di liquidità, non ha versato alcuni tributi. Se gli venisse data la possibilità di aderire a una definizione agevolata con rateizzazioni estese, sarebbe in grado di ripianare il proprio debito in modo più sereno e compatibile con la ripresa dell’attività economica.

Analisi delle possibili criticità

Resta da chiarire in che modo si concilierebbero questi sconti con l’esigenza dello Stato di finanziare la spesa pubblica. Alcuni esperti temono che provvedimenti troppo permissivi possano incentivare comportamenti evasivi, mentre altri sostengono che, senza queste misure di flessibilità, si finirebbe per alimentare un contenzioso lunghissimo e costoso. Sarà il Senato, attraverso l’iter parlamentare, a valutare la soluzione legislativa che meglio tuteli sia i diritti erariali sia i soggetti in difficoltà.

Prospettive di approvazione

La proposta, nell’attuale fase, potrebbe subire modifiche e integrazioni prima di diventare norma. Si ipotizza che le Commissioni competenti esaminino eventuali condizioni accessorie, come la presentazione di apposite dichiarazioni di autocertificazione delle difficoltà finanziarie, o l’esclusione di alcune tipologie di debito. L’iter legislativo potrebbe concludersi in tempi relativamente rapidi, sebbene molto dipenderà dall’accordo tra le forze politiche.

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In pillole

In pillole
Proposta in Senato Introduzione di una nuova definizione agevolata (“rottamazione”) e riapertura dei termini per chi non ha completato precedenti sanatorie. Obiettivo: aiutare contribuenti e imprese a regolarizzare i debiti con riduzione di sanzioni e interessi.
Quadro normativo e precedenti Richiamo a interventi precedenti (DL n.193/2016, DL n.119/2018, Legge di Bilancio 2023 – “Rottamazione-quater”). In passato, molti hanno aderito, ma alcuni non sono riusciti a onorare i pagamenti. Ora si mira a offrire una nuova opportunità.
Modello di rottamazione Taglio sanzioni e interessi per carichi di importo contenuto (es. fino a 1.000 euro) e agevolazioni per debiti maggiori in caso di difficoltà economiche reali. Obiettivo: aiutare chi è in difficoltà e garantire all’Erario una recuperabilità parziale.
Riapertura dei termini Previsto un intervallo temporale aggiuntivo per aderire alla rottamazione con pagamenti rateizzati. Possibile flessibilità legata a reddito o fatturato, e ipotesi di esonero parziale per chi è stato impossibilitato a pagare in passato.
Implicazioni per i contribuenti Opportunità per i contribuenti inadempienti di regolarizzare il debito evitando azioni esecutive. Riduzione delle somme da pagare grazie all’eliminazione di interessi e sanzioni, con debiti più sostenibili.
Possibili criticità Rischio di incentivare comportamenti evasivi, ma senza queste misure si rischia un contenzioso lungo e costoso. Necessità di bilanciare esigenze erariali con quelle dei contribuenti in difficoltà.
Prospettive di approvazione La proposta è ancora in fase di discussione. Possibili modifiche, come autocertificazioni di difficoltà finanziarie o esclusione di alcuni tipi di debito, prima della sua approvazione definitiva. Tempi dipenderanno dall’accordo politico.

 



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