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Quando parlo di prodotti qui a TFC lo faccio sempre (e solo) dopo averli provati sulla mia pelle. Non importa se si tratta della valigia che uso per i miei spostamenti, il mio eSIM provider preferito o la tecnologia che mi porto dietro: parlo di quello che trovo utile perchè penso che lo sia anche per altri e non semplicemente perchè vengo pagato per farlo, anzi in moltissimi casi parlo di prodotti e poi vengo contattato dai produttori per fare accordi come nel caso di ExpressVPN che uso dal 2014 e non dall’altro ieri.
App in the Air la ho scoperta grazie al mio amico Stan, frequent flyer di lunghissima data e primo anche a darmi la “brutta” notizia della definitiva chiusura dell’app di tracciamento che da due anni aveva un posto d’onore nella mia schermata principale sul telefono. Era un finale che pensavo sarebbe arrivato, troppo pochi gli update e troppi i bug degli ultimi mesi, con l’assenza o quasi di risposte da parte del team.
App in the air chiude, ecco il messaggio
È con il cuore pesante che informiamo la nostra comunità di appassionati di aviazione, frequent flyer e globe trotter che il nostro viaggio insieme sta per concludersi. Nonostante i nostri sforzi per destreggiarci in un ambiente aziendale in continua evoluzione e difficile, abbiamo preso la difficile decisione di interrompere i nostri servizi. A partire dal 19 settembre 2024, la nostra app non sarà più disponibile su Apple App Store, Google Play e Samsung Galaxy Store. I clienti potranno accedere ed esportare i propri dati fino al 19 ottobre 2024.
Vogliamo esprimere la nostra più profonda gratitudine a voi, alla nostra comunità di clienti e fan fedeli, per il vostro incrollabile supporto durante il nostro viaggio insieme durato più di un decennio. La vostra passione per l’aviazione e la vostra fiducia nella nostra app hanno significato il mondo per noi. È stato un onore servirvi e siamo incredibilmente orgogliosi di ciò che siamo stati in grado di realizzare insieme. Ulteriori dettagli relativi ad alcune delle domande che potreste avere sono disponibili di seguito.
Vogliamo anche cogliere questo momento per riconoscere e ringraziare i nostri co-fondatori e il team di sviluppo dedicato, il cui duro lavoro, i sacrifici e l’impegno hanno reso possibili le nostre oltre 20.000 recensioni sull’app store, i numerosi premi del settore e la copertura sulle principali pubblicazioni in tutto il mondo. I loro contributi sono stati inestimabili nel fornire la migliore esperienza ai nostri utenti.
Ci auguriamo che i ricordi creati e le connessioni create continuino a ispirare il tuo amore per l’aviazione.
Esportare i dati e chiedere rimborsi
Il mio 2024, al momento, segna 424 ore in volo e poco meno di 290k km volati. Come si può vedere nel mese di giugno non ho preso nemmeno un volo, mentre a maggio ho superato quota 20 in un mese. Tutti dati “preziosi” e che spero non vadano persi.
Gli sviluppatori hanno aggiunto una ultima funzione che permette all’utente di esportare i propri dati storici salvati nella app, in questo modo si potranno eventualmente importare in prodotti alternativi. Per chi ha comprato, recentemente, un abbonamento tramite i vari store è anche possibile chiedere uno storno del periodo non goduto.
Nessun rimborso per chi ha optato per il “lifetime” perchè i T&C in questo caso sono chiari. L’abbonamento dura per tutta la vita del cliente (o della App).
Alternative ad App in the Air
Non sono molte, anzi sono proprio poche. Una è sicuro Tripit, ma non la ho mai usata. L’altra è Flighty che però non esiste per gli utenti Android e che ho appena scaricato.
Gli sviluppatori di questa app, molto simile e forse anche più completa di App in the Air, si sono già messi all’opera per attivare la funzione di import e permettere il trasloco, degli utenti iOS verso questa app che è gratis nella versione base e poi a pagamento se si vogliono sbloccare le varie funzioni.
Ovviamente la proverò per qualche volo e poi farò la mia consueta onesta recensione.
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La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
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