«La nostra isola non è solo un ponte naturale tra Europa, Africa e Asia, ma è anche un nodo cruciale delle reti digitali globali. Nei fondali del Mediterraneo si intrecciano i cavi sottomarini in fibra ottica che trasportano dati fondamentali per il mondo intero, e la Sicilia è il punto cardine di questo complesso sistema di comunicazione globale. Questo ruolo strategico si traduce in un’opportunità concreta per attrarre investimenti, sviluppare infrastrutture innovative e consolidare la Sicilia come un hub tecnologico di eccellenza nel Mediterraneo».
Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, aprendo i lavori del meeting internazionale “Digital connectivity and Mediterranean: investment opportunities, innovation and sustainable development”, una due giorni organizzata al Marina convention center di Palermo dai ministeri delle Imprese e del made in Italy e degli Affari esteri, in collaborazione con la piattaforma dell’Unione europea Digital for development (D4D) hub. Obiettivo dell’incontro, al quale ha partecipato il ministro Adolfo Urso insieme con numerosi rappresentanti istituzionali dell’Ue, dei Paesi del Mediterraneo e delle aziende delle telecomunicazioni europee, è la promozione di investimenti e l’avvio di partnership finalizzate a potenziare le infrastrutture digitali nell’area mediterranea.
«La nostra regione – ha aggiunto Schifani – è pronta ad accogliere chiunque voglia collaborare per costruire un futuro tecnologico che sia innovativo, inclusivo e rispettoso delle diversità culturali. Oggi lanciamo un messaggio chiaro: la Sicilia non è solo una terra di bellezze naturali e culturali, ma è un motore di innovazione e una piattaforma strategica per lo sviluppo tecnologico ed è pronta a giocare un ruolo di primo piano nel panorama globale della tecnologia e dell’innovazione».
Al termine della prima sessione dei lavori, si è tenuto un colloquio riservato tra il presidente Schifani e il ministro Urso per fare il punto sulle priorità di politica industriale nell’Isola. All’incontro ha partecipato anche l’assessore regionale alle Attività produttive Edy Tamajo.
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Schifani su Palermo sede dell’Agenzia digitale dell’Ue – «L’insediamento a Palermo della nuova Agenzia digitale dell’Ue sarebbe una straordinaria opportunità. La Sicilia ha tutte le carte in regola per diventare il centro nevralgico di un ecosistema digitale forte che metta in connessione Europa e Mediterraneo. Il mio governo è pronto a fare la propria parte e a dialogare da subito con tutte le Istituzioni coinvolte per definire i contorni di questo importantissimo progetto e candidare il capoluogo siciliano come sede del nuovo organismo sovranazionale». Lo dice il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani.
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Tamajo: «Palermo diventi la sede del nuovo organismo sovranazionale per il digitale» – «La Sicilia è determinata a crescere e a competere su scala globale, in Europa e nel Mediterraneo, sfruttando tutte le opportunità offerte dalla digitalizzazione. Il nostro obiettivo è anche quello di promuovere la cooperazione internazionale per favorire un futuro prospero e sostenibile in tutte le regioni coinvolte». Queste le parole dell’assessore alle Attività produttive Edy Tamajo al meeting internazionale “Digital connectivity and Mediterranean: investment opportunities, innovation and sustainable development”, una due giorni al Marina convention center di Palermo organizzata dai ministeri delle Imprese e del made in Italy e degli Affari esteri, in collaborazione con la piattaforma dell’Unione europea Digital for development (D4D) hub.
«Il nostro assessorato – ha proseguito il componente del governo Schifani – continuerà a lavorare per utilizzare al meglio le risorse disponibili, che ammontano a circa un miliardo e mezzo, accompagnando le imprese siciliane in un percorso di crescita e di cambiamento. È in questo contesto, che si inserisce l’ipotesi di istituire a Palermo un organismo sovranazionale preposto alla gestione e al coordinamento della cooperazione europea in materia di digitale. Una procedura articolata e complessa, basata sui trattati e sul consenso degli Stati membri, ma che speriamo possa portare a nuove opportunità per la Sicilia».
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