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Oristano Da qualche zona della città, come piazza Roma o piazza Manno, non sono mai andati via. In altre stanno tornando e si vedono e si sentono, visto che lasciano tracce poco profumate del loro passaggio. Prima che si finisca nel vortice dell’invasione di decine di migliaia di storni che lo scorso anno ha creato notevoli problemi di igiene e pulizia e, in taluni casi, anche di sicurezza, l’assessorato comunale all’Ambiente ha deciso di giocare d’anticipo. Ha quindi avviato un serie di interventi di potatura di contenimento di molti alberi cittadini e ha optato per la sistemazione di reti che dovrebbero impedire a questi uccelli di scegliere come casa le piante sparse per Oristano. Certo, restano sguarniti i giardini privati, ma su quelli il Comune non ha responsabilità. I lavori decisi dall’assessorato riguardano principalmente la messa in sicurezza degli alberi attraverso il contenimento di quelle chiome ormai divenute troppo invadenti tanto che sconfinano nelle proprietà private e di quelle che si trovano nelle aree più frequentate, come quelle in cui sono presenti scuole o luoghi molto frequentati.
«Con questa operazione – spiega l’assessora Maria Bonaria Zedda – gli alberi saranno idonei a ospitare le reti anti intrusione che saranno posizionate per impedire lo stazionamento degli storni. È una soluzione, meno invadente del cannoncino e del grido di stress, che ha già dato buoni frutti e che, se funzionerà, potremo replicare in altre zone della città, a beneficio del decoro urbano e della fruibilità degli spazi pubblici da parte dei cittadini». Il primo intervento avviato è quello di piazza Manno dove si sta lavorando per abbassare la chioma e contenere il diametro dei cinque alberi di ficus retusa. Trattandosi di alberi molto grandi che caricano ingenti quantità di nuova legna e, quindi di pesi notevoli che scaricano sulle branche principali che necessitano di essere contenute per conferire loro una dimensione ridotta ed esporle a minori rischi di rotture e cedimenti, occorre sfrondarli in maniera massiccia. Il nuovo fogliame ricrescerà nel giro di qualche mese e la pianta non subirà danni, intanto però sarà un intervento necessario per garantire la sicurezza a beneficio dei passanti e degli studenti che frequentano la scuola. Del resto, proprio lo scorso anno, l’azione degli storni e il loro peso avevano contribuito a far crollare un pino nel cortile della scuola media di viale Diaz. Fortunatamente in un momento in cui l’istituto non era ancora aperto.
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