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La Regione Piemonte, al fine di tutelare e promuovere il commercio di prossimità in tutte le sue forme, negli ambiti comunali e sovracomunali, con l’obiettivo di valorizzare e consolidare le attività commerciali, con particolare riferimento alla funzione di servizio di prossimità agli insediamenti abitativi e di migliori condizioni di sicurezza nei medesimi, con Avviso pubblico ha riaperto lo sportello “Sostegno a favore degli operatori del commercio su area pubblica per un progetto di acquisto di beni strumentali e funzionali all’attività di vendita su area pubblica“ a partire dalle ore 10.00 del giorno 26 settembre 2024 e fino ad eventuale esaurimento della dotazione finanziaria.
La Misura approvata con DGR n. 24-8758 del 10 giugno 2024, intende supportare gli investimenti delle imprese del commercio su area pubblica, mediante l’erogazione di contributi a fondo perduto.
Possono richiedere l’agevolazione le micro e piccole imprese, con sede legale e operativa in Piemonte, in possesso dei titoli abilitativi per l’attività su area pubblica, iscritte alla data di approvazione della DGR sopra indicata al Registro delle Imprese e attive con un codice ATECO prevalente relativo alle seguenti attività:
a) attività di vendita diretta al dettaglio di beni (attività svolta da chiunque professionalmente acquista merci in nome e per conto proprio e le rivende, su aree private in sede fissa o mediante altre forme di distribuzione, direttamente al consumatore finale; per commercio sulle aree pubbliche, l’attività di vendita di merci al dettaglio e la somministrazione di alimenti e bevande effettuate sulle aree pubbliche, comprese quelle del demanio marittimo o sulle aree private delle quali il comune abbia la disponibilità, attrezzate o meno, coperte o scoperte)
Non vanno quindi ricompresi, ai fini della presente Misura, sia gli imprenditori agricoli esercenti su area pubblica, sia gli agricoltori che esercitino attività di vendita di prodotti agricoli.
b) attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande su area pubblica, mediante strutture non fissate permanentemente al suolo
Sono esclusi gli imprenditori agricoli esercenti su area pubblica e gli agricoltori.
Il contributo a fondo perduto può coprire fino al 80% dei costi ammissibili dell’investimento per un importo massimo pari a 2.000 euro. La spesa minima progettuale dovrà essere pari a 1.250 euro che corrisponde ad un contributo pari a 1.000 euro ed essere sostenuta successivamente alla presentazione della domanda telematica:
Tra i costi ammissibili rientrano i beni nuovi, strumentali e funzionali all’attività di vendita su area pubblica, quali a titolo esemplificativo:
• tende/ombrelloni dei banchi di vendita
• plance e altri accessori
• bilance e altri strumenti di vendita
• registratore di cassa
• strumenti di pagamento elettronico
• sistemi per la gestione delle code
Tutte le spese devono essere giustificate da fatture (o ricevute o documenti contabili equivalenti) che riportino l’indicazione del CUP (Codice Unico di Progetto), comunicato al momento della presentazione della domanda e pagate con strumenti di pagamento tracciati (bonifici, carte di credito, moneta elettronica, ecc).
Il documento contenente il testo della domanda, generato dal sistema informatico a conclusione della compilazione, dovrà essere firmato digitalmente con un sistema idoneo da parte del legale rappresentante* e dovrà essere caricato telematicamente sul sistema informatico di presentazione delle domande.
*Alcune indicazioni su come ottenere una firma digitale gratuita
Espletate con esito positivo le verifiche indicate nell’Avviso, Finpiemonte, entro 90 giorni dalla data di presentazione della domanda (al netto di eventuali sospensioni dei termini derivanti da richieste integrazioni), adotta apposito provvedimento di concessione dell’agevolazione e procede all’erogazione del contributo sul conto corrente del beneficiario indicato in domanda.
I controlli sulle iniziative finanziate sono effettuati su base campionaria. I beneficiari sottoposti a controllo riceveranno comunicazione con il dettaglio della documentazione da produrre e la modalità per l’invio. Ai fini dell’eventuale controllo, il beneficiario deve conservare i seguenti documenti relativi all’investimento:
- fatture in formato XML (prelevabili dal cassetto fiscale della propria area riservata sul sito dell’Agenzia delle Entrate);
- nel caso in cui il fornitore non sia tenuto all’emissione della fattura in XML, originale cartaceo della fattura;
- contabili dei pagamenti effettuati tramite bonifico o con strumenti di pagamento elettronico.
La Regione Piemonte e Finpiemonte potranno effettuare ulteriori controlli ex post, anche in loco, allo scopo di verificare la veridicità delle dichiarazioni rilasciate e delle informazioni prodotte dai beneficiari. Verranno considerate ammissibili solo le spese il cui giustificativo (fattura, ricevuta, ecc.) riporti il CUP.
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