Capua, si lancia dal ponte romano nel Volturno: è disperso #finsubito prestito immediato – richiedi informazioni –

Un improvviso malore, una caduta accidentale, un momento di sconforto. Tante le ipotesi che orbitano intorno alla drammatica caduta nelle acque del fiume Volturno di un uomo di 37 anni di Vitulazio. Tanti i testimoni, presenti ieri sera sul ponte Romano, che sovrasta il corso d’acqua all’altezza delle Torri di Federico.

Il tutto è accaduto verso le 21. Il 37enne è caduto in acqua dopo mentre percorreva il ponte. La zona era particolarmente trafficata. Sul ponte, all’ingresso del corso Appio, transitavano diverse auto e la riviera pedonale era, in quel momento, frequentata da diverse persone. «Ho visto un uomo camminare sul marciapiede del ponte – ha raccontato una donna incolonnata in auto – il quale, dopo essersi fermato a guardare il Volturno è caduto giù». Una scena terribile, che ha immediatamente catturato l’attenzione di automobilisti e pedoni. Molti hanno provato a seguire con lo sguardo il tentativo, poi vano, del 37enne di mantenersi a galla, spinto dall’istinto di sopravvivenza e dalle ultime forze rimaste dopo il violento impatto con l’acqua. Un volo di circa 15 metri verso il basso, al quale è riuscito però a sopravvivere.

Ma è quello che è successo dopo, che resta un mistero. L’uomo ha provato ad annaspare, forse provando a cercare un appiglio sulla sponda destra. È riuscito a nuotare in dorso poche decine di metri, nel tratto fluviale tra il ponte Romano e il Ponte Nuovo, per poi sparire nell’acqua gelida del fiume. Sul posto, sono intervenuti immediatamente i carabinieri del nucleo radiomobile della Compagnia di Capua, i colleghi della locale stazione, diverse ambulanze e i vigili del fuoco del Comando Provinciale di Caserta. Le ricerche del disperso, nella speranza che abbia potuto resistere alla corrente fluviale, sono partite nel giro di pochi minuti.

Potenti fari hanno abbagliato le acque del Volturno, ma del 37enne non è rimasta alcuna traccia. Il corso d’acqua è stato battuto per diversi chilometri anche dai pompieri con un gommone, ma gli esiti non sono stati diversi. Sul ponte, ha seguito le operazioni di soccorso l’anziano padre del 37enne.
Scosso e in stato di choc, il pensionato ha raccontato ai carabinieri che il figlio era in sua compagnia, pochi istanti prima dell’incredibile episodio. Stavano tornando a casa dopo una visita medica, alla quale il congiunto si era sottoposto per un problema di natura fisica. Secondo quanto riferito dall’anziano, il 37enne avrebbe chiesto al genitore di fermare l’auto, con la quale stavano rincasando, per prendere un po’ d’aria e per ristorarsi sulla riviera pedonale.
Il padre mai avrebbe immaginato quello che è accaduto poco dopo.

Poche speranze

Le operazioni di ricerca dei soccorritori proseguita fino a tarda notte continueranno anche nel corso della giornata di oggi. La maggiore visibilità diurna potrebbe favorire il recupero del disperso, anche se le speranze di trovarlo vivo sono flebili.
Inevitabili ieri sera le ripercussioni anche sul fronte della viabilità. I carabinieri, impegnati – oltre che nelle ricerche del disperso – anche nelle operazioni di decongestionamento del traffico, sono stati costretti ad attivare sull’infrastruttura il senso unico alternato. Misura, questa, che ha consentito di evitare la paralisi della circolazione, anche in considerazione dell’interdizione del Ponte Nuovo, chiuso dall’ottobre del 2018 per effetto di un provvedimento di sequestro dell’autorità giudiziaria.