Incentivate le vendite immobiliari giudiziarie: quando il privato acquisterà dal tribunale all’esito di un pignoramento e della relativa asta, pagherà un’imposta di registro fissa.
Solo 200 euro a titolo di imposta di registro per il privato che acquisterà casa da un’asta in tribunale, piuttosto che il 9% sul valore dell’immobile. La norma è stata appena inserita nel decreto “Banche” in corso di approvazione e costituisce una ghiotta novità per chi intende fare buoni affari immobiliari, un po’ meno per chi ha la casa pignorata e spera che nessun offerente si faccia vivo.
Si stringe la morsa del Governo e del Parlamento per vendere, nel più breve tempo possibile, le case sottoposte ad
asta. Dopo l’approvazione della delega sulla riforma del processo civile – che prevede la possibilità di 3 aste più una quarta a “offerta libera” (rendendo così più facile l’aggiudicazione) – arriva ora una agevolazione fiscale che farà risparmiare diverse migliaia di euro a chi compra casa dal tribunale. L’imposta di registro, normalmente parametrata al valore dell’immobile e corrispondente al 9%, passa ora in misura fissa a 200 euro per il privato che compra casa a seguito della partecipazione all’asta giudiziaria. Tanto per farsi un’idea del risparmio, si pensi che, su un immobile pagato all’asta 500 mila euro, non si dovrà corrispondere all’erario 45 mila euro, ma solo 200 euro.
La stessa norma è stata già pensata e sperimentata con un raggio di azione meno ampio per chi acquista e rivende entro due anni l’immobile ottenuto dal tribunale (leggi: “Imposta di registro ridotta per gli acquisti di immobili all’asta”). Nella nuova formulazione, invece, si prende in considerazione solo il privato (viene esclusa quindi la società, la banca o l’investitore): questi inoltre non avrà più l’obbligo di vendita entro due anni se “in capo all’acquirente ricorrono le condizioni” per usufruire delle agevolazioni prima casa.
In buona sostanza, il bonus “prima casa” viene così esteso anche a chi acquista dall’asta giudiziaria. Con buona pace per chi sperava di farla franca ai creditori.
Non dare per scontata la nostra esistenza. Se puoi accedere gratuitamente a queste informazioni è perché ci sono uomini, non macchine, che lavorano per te ogni giorno. Le recenti crisi hanno tuttavia affossato l’editoria online. Anche noi, con grossi sacrifici, portiamo avanti questo progetto per garantire a tutti un’informazione giuridica indipendente e trasparente. Ti chiediamo un sostegno, una piccola donazione che ci consenta di andare avanti e non chiudere come stanno facendo già numerosi siti. Se ci troverai domani online sarà anche merito tuo.
Diventa sostenitore clicca qui
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui