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A Napoli si è svolta la prima Conferenza generale sull’intelligenza artificiale, un evento cruciale per fare il punto sui risultati ottenuti dopo un anno e mezzo di lavoro nell’ambito del nuovo programma nazionale dedicato all’IA. Organizzata da FAIR – Future Artificial Intelligence Research, la fondazione senza scopo di lucro che ha ottenuto tutti i fondi del PNRR per il settore dell’intelligenza artificiale, la conferenza ha riunito le migliori menti italiane impegnate nella ricerca, con l’obiettivo di delineare “la via italiana” all’IA.
Gli obiettivi della Conferenza
Durante la conferenza, sono state presentate le dieci linee di progetto principali sviluppate da FAIR, che spaziano dalla cura dell’Alzheimer allo studio del funzionamento del cervello umano, passando per sistemi di difesa avanzati, gestione energetica e una nuova forma di intelligenza artificiale incentrata sull’uomo.
Questo approccio mira a sviluppare soluzioni tecnologiche che rispettino e valorizzino il contributo umano, ponendo l’uomo al centro dei processi decisionali e applicativi.
Giuseppe De Pietro, presidente di FAIR, ha aperto i lavori sottolineando l’importanza della conferenza come momento di confronto e di pianificazione: «Dopo 18 mesi di lavori ci incontriamo oggi con un duplice scopo: dare visibilità a quanto fatto finora e guardare al futuro». La conferenza ha visto la partecipazione di circa 700 studiosi del settore, rappresentando il più grande incontro della comunità scientifica italiana dedicata all’intelligenza artificiale.
L’evento ha rappresentato anche un’importante occasione di dialogo tra il mondo della ricerca e quello dell’impresa. Gli imprenditori interessati a sviluppare le tecnologie IA hanno avuto accesso gratuito agli strumenti teorici e agli algoritmi elaborati da FAIR. Tra le applicazioni presentate, spiccano l’uso dell’IA per la diagnosi e cura delle malattie, la protezione dei sistemi bancari, l’avanzamento della robotica e la creazione di una piattaforma di tutoraggio dedicata agli studenti.
12 università e oltre 700 ricercatori
FAIR ha costruito una vera e propria rete di eccellenze, coinvolgendo in un partenariato esteso cinque importanti enti di ricerca (CNR, Fondazione Bruno Kessler, INFN, IIT) e dodici università italiane, tra cui il Politecnico di Milano, la Sapienza, e l’Università di Napoli “Federico II”. Oltre a queste istituzioni, anche cinque aziende (Bracco, Expert.ai, Intesa Sanpaolo, Leonardo, Lutech) partecipano al progetto.
L’obiettivo principale è ambizioso: creare un hub italiano dell’intelligenza artificiale che possa diventare un punto di riferimento in Europa e competere con i colossi mondiali del settore. Nei suoi primi 18 mesi, FAIR ha rafforzato il proprio team con 341 nuovi ricercatori, portando il totale a quasi 700 specialisti.
FAIR ha ricevuto 116 milioni di euro di finanziamento dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), di cui 29,9 milioni sono già stati distribuiti. Di questi, 18 milioni sono stati assegnati a università ed enti di ricerca attraverso dieci bandi, mentre 11,9 milioni sono stati destinati alle imprese, con ulteriori bandi ancora in fase di assegnazione.
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