Ciclone DeepSeek. Perdite da 108 miliardi per i paperoni tech. Per Sam Altman è “impressionante”. Trump: “È una sveglia per noi”

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Il prepotente ingresso sulla scena della cinese DeepSeek è costato caro ai ricchissimi colossi tecnologici americani. Prima fra tutte Nvidia, la regina del 2024 con i suoi chip, che in un giorno ha perso il 17% a Wall Street, l’equivalente di 589 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato, una delle peggiori perdite della storia, perché gli investitori hanno visto dalla Cina la possibilità di una soluzione di intelligenza artificiale meno costosa e quindi più redditizia. Si stima che Jensen Huang, il co-fondatore e amministratore delegato di Nvidia, abbia perso 20,1 miliardi di dollari, Larry Ellison di Oracle ha visto andare in fumo 22,6 miliardi, e Michael Dell dell’omonima azienda Dell ha perso 13 miliardi. Per un totale di perdite, stima Bloomberg, per i paperoni mondiali di 108 miliardi di dollari. 

Che DeepSeek sia una cosa seria, lo crede anche il ceo di OpenAI Sam Altman, che ha definito “impressionante” il modello della startup cinese DeepSeek, ma ha sottolineato che la chiave di successo di OpenAI sia stata la maggiore potenza di calcolo. “R1 di DeepSeek è un modello impressionante, in particolare per quanto riguarda ciò che sono in grado di offrire a quel prezzo”, ha scritto Altman su X. “Ma soprattutto siamo entusiasti di continuare a realizzare la nostra tabella di marcia di ricerca e crediamo che più elaborazione sia ora più importante che mai per avere successo nella nostra missione”.

Il chatbot della startup cinese di intelligenza artificiale è balzato fino a diventare l’app gratuita più scaricata sull’App Store statunitense di Apple, sostituendo ChatGPT di OpenAI. Quello che ha veramente scosso il settore è stata l’affermazione di DeepSeek di aver sviluppato il suo ultimo modello, l’R1, a un prezzo molto minore di quello che le principali aziende stanno investendo nello sviluppo dell’intelligenza artificiale, principalmente su costosi chip e software Nvidia. Questo sviluppo è significativo dato che il boom dell’intelligenza artificiale, innescato dal rilascio di ChatGPT alla fine del 2022, ha spinto Nvidia a diventare una delle aziende con più alta capitalizzazione al mondo. La notizia ha scatenato un’enorme onda d’urto nel settore tech Usa e posto una domanda ‘esistenziale’ per il comparto: i giganti della tecnologia dovrebbero continuare a investire centinaia di miliardi di dollari nell’intelligenza artificiale quando un’azienda cinese può apparentemente produrre un modello comparabile in modo così economico? DeepSeek è stato un pugno nello stomaco per Washington e la sua priorità di ostacolare la Cina mantenendo il predominio tecnologico americano.

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Inevitabile che la questione finisca sul tavolo di Donald Trump, che ha annunciato da pochi giorni un investimento da 500 miliardi sull’intelligenza artificiale negli Usa. La realizzazione di DeepSeek “è un bene”, perché significa che “non bisogna spendere tutti quei soldi”, è una “cosa positiva” ha detto il presidente, parlando alla conferenza dei deputati repubblicani della Camera riuniti a Doral, in Florida. “Deve essere una sveglia per la nostra industria”, ci dice che “dobbiamo concentrarci al massimo sulla competizione per vincere”.

David Sacks, consigliere di Donald Trump per l’intelligenza artificiale e importante investitore tecnologico, ha affermato che il successo di DeepSeek giustificava la decisione della Casa Bianca di annullare gli ordini esecutivi dell’era Biden che avevano stabilito standard di sicurezza per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Queste normative “avrebbero paralizzato le aziende americane di intelligenza artificiale senza alcuna garanzia che la Cina avrebbe seguito l’esempio”, ha scritto Sacks su X. Sulla stessa lunghezza d’onda Adam Kovacevich, ceo del gruppo commerciale del settore tecnologico Chamber of Progress: “Ora la principale preoccupazione per l’intelligenza artificiale deve essere quella di garantire la vittoria (degli Stati Uniti)”. L’investitore tecnologico e alleato di Trump Marc Andreessen ha dichiarato che “Deepseek R1 è il momento Sputnik dell’intelligenza artificiale”, riferendosi al lancio del 1957 del primo satellite artificiale della Terra da parte dell’Unione Sovietica.

Il ceo di Microsoft Satya Nadella è intervenuto sui social media per respingere le preoccupazioni sull’intelligenza artificiale prodotta a basso costo, affermando che un’intelligenza artificiale meno costosa era un bene per tutti. Ma la scorsa settimana al World Economic Forum di Davos, Nadella ha avvertito: “Dovremmo prendere molto, molto seriamente gli sviluppi provenienti dalla Cina”. Microsoft prevede di investire quest’anno 80 miliardi di dollari nell’intelligenza artificiale, mentre venerdì Meta ha annunciato almeno 60 miliardi di dollari di investimenti.

 

 



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