Jesi – Saranno protocollate stamattina in Comune le lettere dell’assessora Loretta Fabrizi (foto in primo piano) e della consigliera Lorena Santarelli.
La prima comunicherà le sue dimissioni con la restituzione delle deleghe relative a rapporti con il mondo dell’associazionismo, partecipazione e cittadinanza attiva, politiche per la pace e l’integrazione multietnica – consegnatele dal sindaco Lorenzo Fiordelmondo il 28 novembre 2022 a 10 giorni dalle dimissioni presentate, per motivi di salute, da Conchita Mammoli – la seconda migrerà tra le fila della minoranza del governo cittadino.
Queste le mosse politiche conseguenti alla decisione del Movimento Repubblicani Europei di divorziare dalla maggioranza, passo reso ufficiale giovedì scorso.
«Ci interessava che si facesse chiarezza nei confronti della cittadinanza e del mondo politico – ha spiegato la segretaria cittadina di Mre, Katia Mammoli – assessora e consigliera hanno seguito la scelta del partito. La decisione circolava già da ieri al nostro interno ma la comunicazione al Comune avverrà domattina (oggi, ndr). Anche in vista del prossimo Consiglio comunale che si svolgerà giovedì – 30 gennaio -, era importante prendere posizione», così che in Consiglio vengano formalizzati sia le dimissioni che il passaggio di Mre e della consigliera alla minoranza.
Un addio che ha suscitato il susseguirsi di reazioni sia da parte dell’opposizione che tra le fila della maggioranza.
Anche il gruppo Patto per Jesi ieri, ha espresso la sua comprensione per Mre, sostenendone «la presa di posizione coerente rispetto alla vicenda Edison, a dimostrazione che nella stessa maggioranza, come confermato anche da un’altra forza politica che ne fa parte, le voci di dissenso e di confronto non sono ben accette e fa credere che la vicenda Edison sia stata gestita da un ristretto numero di persone senza che gli stessi alleati di governo sapessero della vicenda, determinante per la nostra città».
«Relativamente al fatto di non voler discutere la stessa mozione Mre sulla realizzazione della consultazione popolare, già oggetto di una nostra precisa interrogazione sulle modalità di realizzazione della stessa, è chiaro che la maggioranza non vuole sentire la città, facendo pensare che, forse, sotto sotto, malgrado una formale opposizione non contrasterebbe neanche la realizzazione dell’impianto rifiuti pericolosi».
A destabilizzare il rapporto tra Mre e maggioranza, che già nel corso dei mesi aveva accumulato qualche tensione e qualche incomprensione, è stata, come indicato dagli stessi Repubblicani, proprio la gestione del caso Edison e la differenza di vedute sulle modalità con cui affrontare l’iter procedurale del progetto che ha portato il Mre a prendere sempre più le distanze dalla maggiiranza, fino a scegliere la separazione.
La dichiarazione di uscita dalla maggioranza della consigliera Lorena Santarelli
«In data odierna (ieri, ndr) ho formalizzato in Comune l’uscita dalla maggioranza del Movimento Repubblicani Europei e la mia».
«Devo precisare che rimarrò in Consiglio comunale come rappresentante eletta nella lista di Mre e che quindi continuerò, come ho fatto fino ad ora, a discutere e votare in Consiglio, cercando di portare il mio contributo, seguendo le idee liberali e di centrosinistra che mi hanno portata ad affrontare con mozioni, ordini del giorno e discussioni i problemi della città, rimanendo al servizio dei cittadini, unico motivo per cui mi sono messa in gioco quasi tre anni fa».
«Per motivi di ordine dei lavori del Consiglio, dovrò cambiare posto, ma sicuramente non le idee. Chiarisco ai miei concittadini, che ringrazio per essere stata eletta, che pur dall’opposizione continuerò ad esercitare il mio mandato senza preconcetti, valutando i problemi che saranno affrontati con la libertà di pensiero e nel merito, come sempre hanno fatto i Repubblicani».
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