Trump ferma sovvenzioni e prestiti federali. “No all’equità marxista”. Stop aiuti umanitari, anche quelli per Kiev. Sospesi 50 funzionari

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Il principio del “Make America Great Again” si abbatte come una scure sulla cooperazione internazionale. Se venerdì il Dipartimento di Stato aveva sospeso “tutti i nuovi obblighi di finanziamento, in attesa di revisione, per i programmi di assistenza estera finanziati da o tramite il Dipartimento e USAID” ad eccezione di quelli destinati a Israele e all’Egitto, ieri l’amministrazione Trump ha colpito l’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale sospendendo decine di funzionari di carriera con l’accusa di aver tentato di “aggirare” il congelamento degli aiuti. “Abbiamo individuato diverse azioni all’interno dell’USAID che sembrano essere concepite per eludere gli ordini esecutivi del Presidente e il mandato del popolo americano”, ha scritto a oltre 50 funzionari il neo-nominato amministratore ad interim, Jason Gray, in un’e-mail ottenuta dal Washington Post. “Di conseguenza, abbiamo messo un certo numero di dipendenti USAID in congedo amministrativo con stipendio e benefit completi fino a nuovo avviso”.

Le gerarchie dell’amministrazione federale sono state uno degli obiettivi di Trump fin dai primi ordini esecutivi firmati il 20 gennaio, giorno dell’insediamento. Nel mirino sono finite in particolar modo quelle dell’USAID, dove sabato 10mila dipendenti sono stati raggiunti da un’e-mail che li diffida dal rilasciare informazioni ai media o addirittura dal comunicare con il Dipartimento di Stato, che coordina la gestione degli aiuti. “Le comunicazioni esterne all’Agenzia, incluso il Dipartimento di Stato, devono essere approvate dal Front Office dell’Agenzia”.

Funzionari della Casa Bianca Trump hanno spiegato che il blocco è volta ad allineare le operazioni di cooperazione internazionale degli Stati Uniti all’interesse nazionale. “Revisionare l’assistenza estera per conto dei contribuenti lavoratori non è solo la cosa giusta da fare, è un imperativo morale”, ha detto la portavoce del Dipartimento di Stato, Tammy Bruce. “Gli Stati Uniti non “distribuiranno più denaro alla cieca senza alcun ritorno per il popolo americano”, aggiunto. “Il mandato del popolo americano era chiaro: dobbiamo riconcentrarci sugli interessi nazionali americani”.

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Venerdì il Segretario di Stato Marco Rubio aveva sospeso “tutti i nuovi obblighi di finanziamento, in attesa di revisione, per i programmi di assistenza estera” eccetto quelli destinati a Israele e all’Egitto. “Nessun nuovo fondo sarà impegnato finché ogni nuova assegnazione o proposta di estensione non sarà stata esaminata e approvata”, si legge in una circolare interna che sembra implementare l’ ordine esecutivo per rivalutare gli aiuti esteri firmato da Trump nel suo primo giorno in carica.

Ciò “significa un arresto completo”, ha scritto Ken Jackson, assistente dell’amministratore per la gestione e le risorse di USAID in un’e-mail inviata a circa 10mila dipendenti. Tra i gruppi umanitari che sembrano colpiti dallo stop ai fondi ci sono quelli che rimuovono le mine antiuomo dalle zone di conflitto; coloro che forniscono test e cure alle persone affette da HIV in molti paesi africani attraverso il Piano di emergenza per la lotta all’Aids; quelli che finanziano inchieste giornalistiche sulla disinformazione russa e sulle reti della criminalità organizzata e coloro affrontano l’insicurezza alimentare in tutto il mondo.

A rischio gli aiuti umanitari in Ucraina. L’ordine riguarda anche i programmi di finanziamento alle missioni estere in luoghi come Ucraina, Giordania e Taiwan. La portata di tale impatto è ancora incerta. “Non sono sicuro che qualcuno conosca tutti i dettagli in questo momento e le persone chiave stanno quasi certamente cercando di svelare le azioni e le implicazioni”, ha affermato un ex alto funzionario del Pentagono a Politico. Numerosi progetti umanitari in Ucraina sono stati già sospesi, hanno dichiarato diverse fonti all’Afp. Olga Kucher della ong Veteran Hub ha detto all’Afp che lunedì l’organizzazione, che offre consulenze legali e supporto psicologico alle persone in difficoltà, ha dovuto sospendere il lavoro della sua filiale nella città centrale di Vinnytsia.

Un operatore di un’ong americana in Ucraina, in parte finanziata dall’USAID, ha dichiarato che un progetto di assistenza ai gruppi di soccorso ucraini è stato “messo in pausa“. “Non sappiamo se sarà completamente cancellato o ridotto”, ha dichiarato a condizione di anonimato. L’operatore ha spiegato che la sua organizzazione avrebbe dovuto fornire un sostegno di diversi milioni di dollari a una mezza dozzina di Ong ucraine, alcune delle quali ora rischiano di chiudere. Dall’invasione della Russia nel febbraio 2022, l’USAID ha fornito a Kiev 2,6 miliardi di dollari in aiuti umanitari, 5 miliardi in assistenza allo sviluppo e più di 30 miliardi in sostegno diretto al bilancio, secondo il suo sito web.

La linea guida: stop ai programmi per l’inclusione. In una email al Dipartimento di Stato pubblicata dal Wall Street Journal, la Casa Bianca chiede di rispettare lo “spirito” della nuova amministrazione nei suoi messaggi pubblici, in particolare l’annullamento dei programmi per la diversità e l’equità e, di conseguenza, le celebrazioni del Black History Month a febbraio. La nuova guida agli affari pubblici afferma che qualsiasi comunicazione dovrebbe riflettere “le priorità del presidente Trump“. “Il personale della diplomazia dovrebbe evidenziare il prezioso contributo dei singoli americani nel corso della storia degli Stati Uniti – si sottolinea nell’email -, garantendo al tempo stesso che le nostre comunicazioni pubbliche mantengano lo spirito della direttiva che elimina i programmi Dei”, pensati per promuovere “diversità, equità e inclusione” in tutti gli ambiti del governo federale.

Tagli anche sul fronte interno. Ieri l’ufficio bilancio della Casa Bianca ha ordinato un congelamento totale di “tutta l’assistenza finanziaria federale“. In una circolare di due pagine citato da Politico, l’Office of Management and Budget annuncia che tutte le agenzie federali dovranno sospendere i pagamenti, ad eccezione della previdenza sociale e di Medicare. “L’uso di risorse federali per promuovere l’equità marxista, il transgenderismo e le politiche di ingegneria sociale del Green New Deal sono uno spreco di denaro dei contribuenti che non migliora la vita quotidiana di coloro che serviamo”, recita il documento. Il nuovo ordine potrebbe influenzare miliardi di dollari in sovvenzioni ai governi statali e locali, causando al contempo interruzioni nei programmi che avvantaggiano molte famiglie.

Se il promemoria afferma che la sospensione dei finanziamenti non include l’assistenza “fornita direttamente ai singoli”, ad esempio, non chiarisce se ciò include denaro inviato prima agli stati o alle organizzazioni e poi fornito alle famiglie. Il testo non specifica inoltre tutti i pagamenti che saranno sospesi. Tuttavia, in linea di massima ordina alle agenzie federali di interrompere “temporaneamente” l’invio di assistenza finanziaria federale che potrebbe rientrare negli ordini esecutivi di Trump, quali quelli riguardanti il congelamento di tutti i finanziamenti a partire dalla legge sul clima e di spesa dei Democratici, l’Inflation Reduction Act e il pacchetto infrastrutturale bipartisan emanato nel 2021.

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