“E’ un momento di ridefinizione della sanità pubblica. In tutte le province ci sono servizi accentrati ed altri dislocati, per questo è necessaria una razionalizzazione delle varie funzioni”: ha esordito il quasi ex direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Thomas Schael, prima di entrare nel vivo, in Consiglio comunale a Lanciano (Ch), della lunga e articolata illustrazione del progetto di riorganizzazione che vede il possibile utilizzo dell’ex Mario Negri Sud di Santa Maria Imbaro (Ch), abbandonato da 10 anni.
Ad ascoltare proposte e obiettivi i consiglieri, chiamati a dare un parere sull’ipotesi sostenuta dai vertici dell’azienda sanitaria e che ieri, in aula, ha pure, com’era prevedibile, incassato il sì convinto della sola maggioranza. Una seduta movimentata, a tratti accesa, che è andata avanti tra domande, risposte e interventi e che è stata preceduta da un minuto di silenzio in ricordo delle vittime della Shoah.
Il sindaco Filippo Paolini ha tenuto a precisare la richiesta fatta dall’amministrazione e cioè che nessun reparto dell’ospedale “Renzetti” dovrà essere spostato e si è detto d’accordo con la possibilità di restituire nuova vita ad una struttura che tanto prestigio aveva dato al territorio. Dello stesso avviso Maria Giulia Di Nunzio, sindaco di Santa Maria Imbaro (Ch), presente all’incontro. E sembra che pure la Provincia di Chieti vada in questa direzione, anche se il vice presidente, Alessandro La Verghetta, non lo ha espresso in maniera esplicita. Certo è, che si tratta di una ipotesi, di un’idea considerata invece piuttosto fumosa, poco chiara soprattutto per quanto riguarda i costi, dalla minoranza consiliare. Che ha spostato il tiro sulla situazione di impoverimento e di difficoltà concreta in cui versa l’ospedale, richiamando l’attenzione più sull’offerta di salute che oggi non trova risposte adeguate, che su una proposta ritenuta “aleatoria e poco convincente”.
Sull’argomento, in effetti, si discute da giorni ed è proprio per questo che l’amministrazione Paolini ha invitato Schael, per conoscere il progetto in tutti i suoi aspetti. “Riorganizzare i servizi sanitari è il principale obiettivo, poiché molti di questi sono dislocati tra via don Minzoni, Via del Mare, via Spaventa, spazi che non sono sufficienti a soddisfare le nostre esigenze”, ha detto il manager, rassicurando sul destino del “Renzetti”, quale punto nevralgico della città “a cui sarà destinato un progetto di ristrutturazione di 110 milioni che non sono fondi europei. Esso resterà dov’è, togliendo però i servizi non ospedalieri. Per quanto riguarda la casa di comunità di via Spaventa nonostante l’acquisto dell’ex Eca gli spazi non bastano e siamo costretti a reperirne altri. La soluzione, quindi, è il Negri Sud, che ha edifici in buono stato con certificazioni antisismiche e antincendio e sono accreditati per offrire questo tipo di servizi”.
Il direttore generale ha difeso con determinazione la proposta sottolineando anche che “la Asl Lanciano Vasto Chieti è la più grande d’Abruzzo con una grande complessità di servizi. Siamo una impresa industriale di servizi e non si può più ragionare solo in relazione alla città, ma alla provincia e alla regione. Voi dite – ha continuato Schael – non vogliamo dislocare (riferendosi alle perplessità dei consiglieri di opposizione) ma non si può non considerare che al di là dei servizi accentrati, c’è poi tutto il processo logistico. Abbiamo bisogno di spazi tecnologicamente avanzati, di un centro per la formazione che è fondamentale. La scelta del Negri potrebbe rappresentare anche una opportunità di occupazione”.
Ma quali sono i servizi che potrebbero essere trasferiti e ospitati all’ex centro di ricerca?
Nella nuova “Cittadella dei servizi” saranno accolti: gli uffici tecnici, amministrativi e funzioni di staff, farmacia territoriale che sono a Lanciano, il Dipartimento prevenzione con le attività amministrative e servizi di igiene epidemiologica e sanità pubblica, la Medicina legale e sportiva, i servizi di Prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro, quelli legati all’Igiene degli alimenti e della nutrizione degli animali, archivio legale e sportiva. Ancora: la sala conferenze e polo destinato alla formazione dei dipendenti, polo aziendale di manutenzione degli elettromedicali con trasferimento della Uoc di ingegneria clinica, il centro aziendale per il riciclo e riuso dei presidi e ausili sanitari (carrozzine, letti… ), il back office del Cup; il centro funzionale di coordinamento logistico e di Facility management per gli ospedali di Lanciano, Vasto e Chieti, nonché il centro di stoccaggio del sangue con conseguente costituzione di un polo produttivi a valenza regionale dei farmaci e i laboratori della Patologia clinica e dell’Anatomia patologica fino a quando non saranno ultimati i lavori all’ospedale di Lanciano. Un lungo elenco di servizi salutato con favore dalla maggioranza mentre dai banchi dell’opposizione si sono levate perplessità. Schael non ha convinto i consiglieri di minoranza che hanno dato parere contrario.
Alla seduta sono stati presenti i consiglieri regionali Silvio Paolucci, Francesco Taglieri, Nico Campitelli e l’assessore Tiziana Magnacca. Ha preso parte all’assemblea anche Andreina Poggi, tra i fondatori del Negri, che ha avuto parole di apprezzamento per un’idea che potrebbe far tornare a vivere “un luogo che tanto ha dato non solo all’Abruzzo”. 28 gen. 2025
PINA DE FELICE
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Foto ANDREA FRANCO COLACIOPPO
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