N. Mačiulis: fonti di fondi per la difesa – aumento della riscossione dell’IVA, vendita di beni statali

Poiché la Lituania intende stanziare molti più fondi per la difesa entro il 2030, “SwedbankL’economista Nerijus Mačiulis suggerisce di trovare fondi aggiuntivi riducendo l’economia sommersa, la spesa statale, i prestiti e anche vendendo parte del patrimonio statale. 

L’economista sottolinea che gran parte delle spese previste per la divisione richiederanno fonti di reddito una tantum.

A quel tempo, i fondi permanenti e a lungo termine per la difesa avrebbero potuto essere ottenuti dai nuovi fondi non ancora assorbiti dell’Unione Europea (UE), dalla crescita economica, dall’aumento dell’imposta sul valore aggiunto (IVA). 

“La necessità di aumentare i finanziamenti al 5-6%. (…) è legato alla formazione della divisione. Molti dei costi per la formazione della divisione sono una tantum e possono essere finanziati non con modifiche fiscali, non con iniezioni permanenti dalle finanze del settore pubblico, ma con fonti una tantum”, ha detto martedì ai giornalisti N. Mačiulis.

Secondo N. Mačiulis circa 500 milioni Nei prossimi due anni, lo Stato potrebbe ricevere XNUMX euro di tali entrate riducendo il divario IVA senza aumentare le tasse.

“Secondo le ultime stime della Commissione Europea, il gap Iva ammonta a quasi 1 miliardo. EUR – in Lituania non viene riscossa così tanta IVA a seconda del livello di consumo e della tariffa applicabile”, ha affermato N. Mačiulis

Secondo lui il divario IVA verrebbe ridotto anche attraverso la revisione delle agevolazioni IVA, ad esempio per il riscaldamento centralizzato.

Secondo l’economista, lo Stato potrebbe stanziare più fondi per la difesa nazionale aumentando il deficit di bilancio e indebitandosi di più. Secondo lui, la Lituania potrebbe farlo più facilmente se la Commissione europea non applicasse le regole della disciplina fiscale a una parte delle spese per la difesa.

“Queste discussioni si stanno svolgendo nella Commissione europea, una decisione del genere può essere presa. Ciò scioglierebbe le mani degli stati che confinano con stati aggressivi per aumentare i finanziamenti molto rapidamente”, ha affermato N. Mačiulis.

Secondo l’analista, fino a 1 miliardo. Lo Stato potrebbe raccogliere XNUMX euro dopo la vendita di beni non necessari o utilizzati in modo inefficiente – edifici, azioni di società statali: “La riserva non è molto difficile da raggiungere”.

Inoltre, secondo N. Mačiulis, la Lituania non ha ancora assorbito più di 1 miliardo circa. Fondi Ue, parte dei quali potrebbero essere destinati anche alla difesa.

1,5 miliardi euro – dalla crescita economica e da alcuni aumenti delle tasse   

Secondo l’analista, solo dalla crescita dell’economia lituana si potrebbero ricavare circa 1,5 miliardi all’anno, aumentando le pensioni, gli stipendi dei dipendenti pubblici e aumentando l’inquinamento, le tasse immobiliari, le accise e l’Iva. euro.

“Sì, è necessario indicizzare, aumentare le pensioni e gli stipendi dei dipendenti del settore pubblico, ma queste priorità possono cambiare e una parte molto maggiore di tale aumento può essere destinata al finanziamento della difesa nazionale a breve termine”, ha spiegato N. Mačiulis.

Secondo lui, aumentando le tasse sull’inquinamento e le accise, le nuove accise sarebbero meno dannose per la crescita economica. Tali modifiche fiscali, secondo N. Mačiulis, non danneggerebbero il clima degli investimenti, i redditi e i consumi dei residenti e costituirebbero “una fonte di reddito piuttosto considerevole”.

Crede anche che un secondo o un terzo potrebbero essere tassati con l’imposta sulla proprietà Casa.

Secondo N. Mačiulis, lo Stato potrebbe aumentare l’aliquota IVA, introducendo allo stesso tempo un’aliquota preferenziale per i prodotti alimentari sani: “L’effetto netto sarebbe positivo, nel bilancio potrebbero esserci diverse centinaia di milioni di euro in più all’anno. “

Secondo lui l’ultima fonte potrebbero essere le valute estere e le riserve “Sodra”.

Dopo che il Consiglio di Difesa dello Stato aveva stabilito all’inizio di gennaio l’obiettivo di aumentare i finanziamenti per la difesa al 2026-2030% nel periodo 5-6. del prodotto interno lordo (PIL), i leader del paese sperano che la maggior parte del fabbisogno aggiuntivo di fondi possa essere garantito dopo che l’UE avrà concordato un meccanismo di prestito comune.

L’obiettivo è anche quello di garantire il permesso della CE di violare la disciplina fiscale nel caso in cui un paese membro si indebiti in modo indipendente per la difesa nazionale.

Autore Lukas Juozapaitis