Humble Games, noto editore indipendente di videogiochi, ha effettuato un importante taglio del personale. Secondo quanto riportato, tutti i 36 dipendenti dell’azienda sarebbero stati licenziati. La notizia è emersa dalle testimonianze degli ex dipendenti sui social media.
Humble Games, di proprietà del conglomerato mediatico Ziff Davis (che include nel suo portfolio testate come IGN, Eurogamer e GamesIndustry.biz), ha confermato tramite un post su LinkedIn una “ristrutturazione” aziendale, senza però specificare il numero esatto di posti di lavoro persi.
Un portavoce di Humble Games ha assicurato che l’azienda non chiuderà a seguito di questa ristrutturazione. Ha inoltre affermato che i progetti in corso e quelli futuri continueranno a essere supportati e pubblicati dallo studio.
Well friends, me and the entirety of Humble Games was laid off this morning
If you need senior/lead QA at your game studio HI HELLO I DON’T HAVE A JOB ANYMOOOORE! pic.twitter.com/giAPAiTDsx
— 🎃Emil-EEK!🎃 (@Emilee3D) July 23, 2024
Un trend preoccupante nell’industria dei videogiochi
I licenziamenti di Humble Games si inseriscono in un trend più ampio che sta colpendo l’industria dei videogiochi. Il 2023 ha visto un numero allarmante di tagli in studi di tutte le dimensioni, e purtroppo questa tendenza sembra proseguire nel 2024.
L’industria dei videogiochi è volatile.
Emilee Kieffer, ex lead quality assurance analyst di Humble Games, ha commentato su LinkedIn: “L’industria dei videogiochi è volatile, è stata invasa da persone che vogliono solo una crescita esponenziale a scapito della creazione di grandi giochi con grandi team“.
Il contributo di Humble Games all’industria
L’editore indipendente ha contribuito a portare sul mercato quasi 50 videogiochi, tra cui successi notevoli come Slay the Spire, Unpacking, Wandersong e Coral Island. Humble Games aveva anche diversi giochi in uscita, come Never Alone 2, un’ulteriore esplorazione della mitologia e delle storie del popolo indigeno Iñupiat dell’Alaska.
Nella sua dichiarazione, Humble ha sottolineato che “questa decisione non è stata presa alla leggera; ha comportato molta deliberazione e attenta riflessione, con l’obiettivo di garantire la stabilità e il supporto ai nostri sviluppatori e ai progetti in corso“.
È importante notare che questa ristrutturazione riguarda solo Humble Games e non coinvolge Humble Bundle, lo store di beneficenza che fa parte di Ziff Davis ma opera separatamente.
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