Tre amici con un obiettivo comune: trasformare la passione per il padel in un’esperienza unica. È questa la missione di “Voglia di Padel”, un progetto nato due anni fa dall’intuizione dell’abruzzese Gianfranco Fanella, che ha deciso di convertire un’idea in un’avventura condivisa. L’ispirazione arriva nel 2022, in occasione del suo cinquantesimo compleanno, quando Fanella parte per la Spagna con un obiettivo chiaro: immergersi nel mondo del padel visitando le academy più prestigiose e i club che hanno fatto la storia di questo sport.
Durante il viaggio, incontra atleti e realtà di fama internazionale, scoprendo le radici di un fenomeno sportivo in piena ascesa. Da quell’esperienza nasce un progetto condiviso con gli amici Nino Di Virgilio e Loris Micozzi, con un unico scopo: accompagnare altri giocatori e appassionati alla scoperta dei luoghi dove il padel ha raggiunto i suoi massimi livelli, offrendo un mix di sport, cultura e networking con i protagonisti del settore. “Voglia di Padel” non è solo un viaggio, ma un invito a vivere la disciplina dove è nata, tra i campi che hanno formato gli atleti più importanti di oggi e le realtà che stanno costruendo il futuro del padel internazionale. Gianfranco Fanella racconta la sua “Voglia di Padel” nell’intervista che segue.
L’intervista
Gianfranco Fanella, socio fondatore
Com’è nata l’idea di organizzare viaggi a tema padel?
Tutto nasce dalla voglia di viaggiare e da quella di giocare a padel. Nel novembre 2022, a Madrid, dove abbiamo svolto lezioni nel circolo Euroindoor Padel con la M3 Accademy, noi tre amici abbiamo pensato che questa esperienza potesse essere condivisa con altri appassionati come noi e ci siamo detti: “Proviamo a formare un gruppo e facciamo scoprire la bellezza di giocare e allenarsi in grandi club con i migliori maestri al mondo”.
Voglia Di Padel di fatto non è un tour operator. Come si struttura l’organizzazione di un viaggio tipo?
Il programma che proponiamo si sviluppa su un long weekend dal giovedì alla domenica, tre notti in hotel e sei ore di lezioni con sfide a coppie spagnole di pari livello, in una delle migliori scuole padel iberiche. Per realizzare il nostro programma ci avvaliamo della collaborazione di agenzie turistiche specializzate in viaggi di gruppo e dell’associazione sportiva Top Smash ASD di Pescara il cui presidente, Simone Scardetta, è anche organizzatore della Coppa dei Club in Abruzzo e Molise.
Qual è il profilo tipico dei partecipanti e che elementi fondamentali deve avere un viaggio per soddisfare le loro esigenze?
I partecipanti sono amatori appassionati di padel di livello medio e avanzato che vogliono migliorarsi tecnicamente e tatticamente. Spesso sono alla ricerca di una nuova filosofia di gioco e, perché no, desiderosi di conoscere nuove culture e nuovi Paesi.
Quali sono le destinazioni principali dei viaggi e con quali strutture locali / atleti / maestri siete in partnership per ogni location?
Fino a oggi abbiamo organizzato i nostri viaggi in Spagna, a Madrid, dove siamo stati ospiti di M3 Accademy e Vita 10 di Miguel Vita, mentre a Barcellona abbiamo avuto il piacere di svolgere le lezioni nell’accademia Laietà, diretto da Marcela Ferrari, attuale direttrice tecnica delle nazionali azzurre. Siamo poi in contatto con altri club di Madrid: Padel 2.0, Padel Sense della scuola di Alba Galan, Jorge Rodriguez Lorenzo e Daniel Gamarra di JRSports. Per Malaga invece il nostro punto di riferimento è Alessandro Lovato con Padelmania Events (che abbiamo intervistato sul n.6 di Padelbiz, ndr), una realtà che crea delle vere e proprie vacanze sportive con tornei, allenamenti e tour alla scoperta della Costa del Sol.
Quanto dura mediamente un viaggio di padel e quali attività vengono incluse oltre agli allenamenti e ai match?
Il viaggio ha la durata di quattro giorni dal giovedì alla domenica, le lezioni e i challenger si concentrano nei primi tre giorni, mentre lasciamo l’ultimo per visitare le città. Per rendere la vacanza completa e goderla appieno, mettiamo a disposizione un “local expert” che guida fisicamente e digitalmente i nostri ospiti alla scoperta delle città che ci ospitano. Questa figura è fondamentale perché fornisce informazioni pratiche per gestire gli spostamenti nel modo più efficiente, indicando luoghi, attività ed eventi dove poter andare, nonché posti dove poter degustare piatti tipici locali e bere una buona birra in allegria.
Che tipo di pacchetti offrite ai partecipanti? Ci sono differenze a seconda del livello di abilità dei giocatori?
Il pacchetto base comprende tre notti in camera doppia, esperienza padel e local expert, il partecipante può richiedere di personalizzare la propria avventura sia dal punto di vista turistico sia sportivo, come ad esempio l’aggiunta di ulteriori ore di allenamento e partite. Prima di formare i gruppi, verifichiamo il livello, per avere in campo con i maestri almeno tre o quattro atleti di capacità similari.
Quali sono le sfide nell’organizzare un viaggio di gruppo a tema sportivo all’estero?
Sicuramente il solo fattore estero indica delle difficoltà, come la lingua e le abitudini locali, ma è una sfida che offre soddisfazioni e gratificazioni nel vedere i partecipanti appagati. Coloro che decidono di intraprendere questa esperienza si concentrano molto sulla qualità delle lezioni e delle strutture, ma sono anche molto attenti alla location e ai servizi degli hotel.
Come gestite i gruppi che hanno un livello di gioco molto eterogeneo?
Cerchiamo, già prima della partenza, di capire come formare i gruppi divisi per campo attraverso interviste, livello Playtomic e video di partite ove è possibile.
Quali sono i vostri obiettivi? Pensate di trasformare questa passione in attività imprenditoriale vera e propria nel prossimo futuro?
Stiamo cercando di capire se il target che abbiamo individuato, formato da persone che amano il padel ma che vogliono anche esplorare posti nuovi, possa darci soddisfazione nel tempo o sia destinato a ridimensionarsi nell’interesse per questa tipologia di esperienza. Per ora resta la grande passione per i viaggi, per questo sport e per la condivisione di entrambi questi interessi. In futuro siamo aperti a cogliere ogni opportunità che si presenti.
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