Un altro anno molto positivo, il 2023, per CrediFriuli. La banca di credito cooperativo aderente al Gruppo Iccrea, inanella una lunga fila di segni più davanti ai principali indicatori di performance, utile compreso. Il bilancio si è chiuso infatti con un utile netto di 27,3 milioni di euro, +30% rispetto al ’22. Le masse complessivamente amministrate hanno superato i 3 miliardi di euro, +5% sempre nel raffronto con il precedente esercizio, grazie ad un aumento degli impieghi, +2,30%, ma soprattutto per merito del +25% della raccolta indiretta dove spicca la crescita dei volumi del risparmio gestito che supera il 60%.
E ancora, per quel che riguarda i numeri, sono stati oltre 3.300 i nuovi conti correnti mentre 330 sono i nuovi soci portando oltre la soglia delle 11 mila unità la base sociale. Risultati che spingono il presidente di CrediFriuli Luciano Sartoretti a rimarcare la validità del credito cooperativo «impegnato nel creare una catena di valore composta da visione, accurata gestione e risultati economici. Il tutto sempre sentendo forte la missione di vicinanza ai nostri soci e alle nostre comunità di riferimento, soprattutto quando le circostanze si rivelano critiche». Un modo d’agire che si rintraccia «nelle rinegoziazioni – spiega Sartoretti -, e lo scorso anno sono stati oltre 400 i mutui oggetto di questo genere di operazioni». Attiva CrediFriuli anche nell’acquisto di crediti fiscali, «un’opportunità per i nostri clienti che, per la verità – aggiunge il direttore generale Gilberto Noacco – non abbiamo mai sospeso. In ambito di bonus edilizi (Superbonus compreso), siamo uno dei pochi istituti di credito che ha avviato importanti accordi di ricessione dei crediti fiscali a controparti assicurative, industriali e alla capogruppo per circa 28,5 milioni di euro nel solo 2023, che si sommano ai 6,9 milioni di euro del 2022 e ai quali si aggiungono ulteriori 10 milioni per il ’24».
Guardando al trend economico, penalizzato dai noti fattori, le imprese del territorio “reggono”. Vero è che la domanda di credito non è in aumento. «Tenuto conto – ricorda il dg – del differenziale delle condizioni, date dai tassi, nel ’23 rispetto agli anni precedenti, è intuibile che passare da indebitamenti prossimi allo zero a tassi vicini al 5%, impone prudenza negli investimenti, ma il sistema non si è mai fermato». E questo anche grazie al credito agevolato e alle risorse che la Regione Fvg ha destinato a strumenti come il Frie e il Fondo sviluppo. E la stessa cosa vale per il bene “casa”, che resta ai primi posti nelle scelte di investimento delle famiglie. «Anche qui c’è un atteggiamento riflessivo da parte di chi si accinge a compiere questa scelta, ma valutazioni sull’opportunità di pagare l’affitto o una rata del mutuo solitamente propendono per l’acquisto. Nel ’23 – segnala Noacco – anche noi abbiamo subito un rallentamento sul fronte nuovi mutui, ma inferiore alla media di mercato, e questo in ragione di una politica di prezzi un po’ aggressiva e condizioni decisamente competitive».
E’ parte del bilancio di CrediFriuli anche il capitolo risorse destinate al territorio, un capitolo del valore di 500 mila euro ripartito tra oltre 500 iniziative sostenute dalla banca e promosse da parrocchie, onlus e associazioni.
Infine una domanda: ci sono nuove aggregazioni del credito cooperativo in Friuli Venezia Giulia? «L’impressione è che oggi ci sia stabilità – risponde Noacco -. Non conosco i piani di altri istituti, ovviamente, ma per quel che ci riguarda non abbiamo dossier aperti».
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