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Rimini, 26 settembre 2024 – Sdraietta sottobraccio e telo. E’ l’ultima spiaggia dei turisti che non trovano il bagnino. Alcuni hotel hanno cercato di tamponare come potevano le rimostranze dei clienti in cerca di lettino e ombrellone. Ma non a tutti la pezza è bastata. “E’ un problema – spiega Giaco Burioni dell’hotel Roma -. Purtroppo sono già arrivate alcune disdette, ma soprattutto le persone che chiamano e cercano il servizio spiaggia, appena capiscono che non c’è, rinunciano alla prenotazione. E’ un peccato perché le previsioni per questo fine settimana sono buone e avremmo avuto sicuramente presenze. Non capisco perché tra i bagnini non si sia trovato i modo di unirsi. Bastavano tre stabilimenti con un’unica torretta come in estate per ridurre i costi, oppure prevedere il servizio almeno nel weekend”.
La serrata della stragrande maggioranza degli stabilimenti balneari contro l’ordinanza della Capitaneria di porto sta diventando un problema per le strutture alberghiere aperte nel fine stagione. Per rimanere aperti bisogna offrire il servizio di salvamento.
Ad oggi le zone che hanno voluto tenere aperto sono sette. Sul resto della spiaggia niente lettini e ombrelloni. Così gli alberghi che avevano già venduto i pacchetti all inclusive devono gestire la delusione dei clienti e la voglia di disdire il soggiorno. Ad alcuni turisti sono stati offerti lettini pieghevoli da portare in spiaggia, e teli.
“Si tratta semplicemente di tamponare una situazione che ci siamo ritrovati in modo improvviso – spiega il presidente di Federalberghi, Claudio Montanari -. Le strutture alberghiere oggi aperte sono circa un centinaio. Come albergatori è doveroso cercare di offrire il servizio che era stato preventivato al cliente. Va data una risposta emergenziale ed è quello che si sta cercando di fare. Ai nostri clienti abbiamo promesso lettino e ombrelloni in spiaggia. Arrivano e non ci sono. Non è semplice gestire una situazione del genere in un momento in cui sono previste iniziative anche nel weekend, che porteranno turisti in città nella zona mare”.
Con una spiaggia ormai in disarmo a prendersi le critiche sono gli albergatori. “Per noi che abbiamo il contatto diretto con il turista è imbarazzante – continua il presidente -. Mi auguro che si possa trovare una risposta temporanea usando il buon senso”. Nel frattempo Simone Gobbi, presidente del consiglio comunale e candidato del Pd alle regionali, si è messo in contatto con la Regione. “Le disposizioni del ministero, che tramite le Capitanerie di Porto obbligano la prosecuzione del salvataggio per gli stabilimenti balneari, rappresentano un ulteriore passo indietro nel processo di destagionalizazzione. Sono in contatto con l’assessore Andrea Corsini affinché si possa raggiungere un punto di mediazione per riuscire a far mantenere aperte le strutture balneari”.
Davide Ortalli, presidente di Cna, nel commentare l’ordinanza la definisce “un clamoroso boomerang per il territorio, le sue imprese e l’immagine della Riviera. La burocrazia e una politica nazionale completamente sganciata dal mondo reale, ancora una volta condizionano negativamente aziende, imprese, lavoratori e turisti”.
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