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Nella giornata di giovedì 26 settembre si è chiusa la terza edizione di B2Cheese, unica fiera internazionale «business to business» del settore lattiero e caseario organizzata in Italia. Con numeri importanti: 177 gli espositori, un +64% rispetto all’edizione 2022, in rappresentanza di 14 regioni italiane e 9 paesi stranieri, ma soprattutto 3400 operatori presenti, in aumento del 30%, provenienti da tutto il mondo.
Numeri che, sommati all’ulteriore innalzamento della qualità dei prodotti in vetrina, consolidano la fiera – organizzata da Promoberg in collaborazione con The Cheese Valleys Le Tre Signorie e l’agenzia di marketing e comunicazione PG&W – come punto di riferimento per il settore, anche a livello internazionale.
«Bergamo ha l’ambizione di diventare capitale europea del formaggio»
Importanti gli endorsement ricevuti, come quello di Brunella Saccone, direttrice dell’Ufficio agroalimentare e vini dell’Italian Trade Agency: «B2Cheese può tranquillamente candidarsi a diventare la risposta sui mercati internazionali a Le salon du fromage». Ma anche della sindaca Elena Carnevali: «Bergamo ha l’ambizione di diventare capitale europea del formaggio: un traguardo possibile, con la guida del Ministero delle imprese e del Made in Italy, insieme alla filiera lattiero-casearia, al sistema Bergamo e al sistema Italia».
«Ora lo scatto decisivo»
Francesco Maroni, project manager di B2Cheese, ha raccontato i due anni di lavoro per l’edizione 2024: «Abbiamo selezionato i migliori player del mercato, che hanno risposto con entusiasmo al nostro progetto. Nei due giorni di B2Cheese abbiamo registrato la grande attività delle realtà coinvolte, che hanno gettato le basi per proficui risultati nei prossimi mesi. Con il supporto corale del settore e delle istituzioni, nei prossimi due anni possiamo fare quello scatto decisivo per diventare un punto di riferimento anche a livello internazionale per il business to business del settore lattiero-caseario».
«Uno spazio dedicato al business to business capace di mettere al centro il valore del formaggio italiano e della sua filiera, che è un’eccellenza del nostro territorio»
Gli fa eco Carlo Conte, responsabile della manifestazione per Promoberg: «Stiamo raccogliendo i frutti di un lavoro iniziato nel 2019 con poche certezze e che ha passato anni difficili per molteplici problematiche. Da parte nostra, così come da parte delle istituzioni e dei partner che ci sostengono, abbiamo sempre creduto nella bontà del progetto».
Alberto Gottardi, presidentre del Progetto forme, sottolinea come B2Cheese sia stata in grado di «di creare quello spazio dedicato al business to business capace di mettere al centro il valore del formaggio italiano e della sua filiera, che è un’eccellenza del nostro territorio e dell’Italia nel mondo. Una partecipazione così numerosa e qualificata, così come il convinto sostegno delle istituzioni nazionali, regionali e territoriali, ci fa pensare che siamo davvero sulla strada giusta».
Il Gran premio del formaggiaio
B2Cheese ha ospitato anche la seconda edizione del Gran Premio del Formaggiaio, organizzato dalla Guilde Internationale des Fromagers: «Essere stati scelti per ospitare la fase finale italiana del concorso è stato un ulteriore conferma della qualità della nostra manifestazione», spiegano gli organizzatori.
Cinque finalisti, tra addetti ai lavori, professionisti del mondo dei formaggi o del banco: Bruno Bossini del negozio Zona Alpi – La Malga in Città di Brescia, Hakim Jendaoui del Bu Cheese Bar di Bergamo, Gian Marco Moroni della Salumeria Moroni di Novara, Davide Raffaetta, collaboratore di Silvano Romani, e Marco Zacchello, terza generazione dei Formaggi Stevanato. Proprio quest’ultimo è salito sul gradino più alto del podio.
I concorrenti si sono sfidati in sette prove estremamente tecniche e articolate, Marco Zacchello si è distinto non solo vincendo il titolo di campione assoluto, ma ha ottenuto anche due importanti riconoscimenti individuali: Miglior tagliatore di Parmigiano Reggiano 2024, e Miglior abbinamento con il Roquefort.
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