Cedolare secca canone libero o concordato quale conviene: differenza e come funziona

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State buttando un sacco di soldi dal gabinetto. Oggi cari signori, Miki che la sa lunga, vi spiega la differenza tra cedolare secca canone libero o concordato quale conviene.

ll dilemma tra il contratto d’affitto a canone libero o concordato e se la cedolare secca conviene o no, è un tarlo che tormenta continuamente i proprietari che si ostinano a fare da soli e, senza rendersene conto, lasciano sul tavolo (OGNI MESE) un’infinità di soldi e opportunità.

Oggi mi scrive un signore che ha postato il suo commento sotto a questo video: Canone Libero o Concordato? GUIDA COMPLETA per massimizzare i GUADAGNI

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Cedolare Secca, conviene? La domanda del proprietario

Salve Miki, mi perdoni, ma il primo scaglione IRPEF è già un 23% quindi come potrebbe essere più conveniente un regime ordinario rispetto alla cedolare secca?

Affittare casa: la cedolare secca mi conviene ? La risposta dell’esperto

Guarda, la tua domanda è la conferma perfetta di quello che dico da anni: i commercialisti e associazioni di categoria, spesso dormono in piedi, e intanto voi proprietari buttate soldi dalla finestra come se piovessero!

Certo che risparmi andando dalle associazioni e dei commercialisti generalisti. Con 50/80 € ti fanno la dichiarazione dei redditi. Poi, però quanti ne stai perdendo?

Il tuo dubbio sul primo scaglione IRPEF al 23% nasce proprio perché nessuno ti ha mai spiegato davvero le differenze tra cedolare secca e regime ordinario.

E questo, mio caro, è un problema serio.

Contratto con cedolare secca: vantaggi e come funziona, ve lo spiega l’esperto

Te la faccio semplice:

  • 🔹 Cedolare secca: esempio pratico: paghi il 21% (o il 10% se hai un canone concordato), ma niente deduzioni. Zero. Nada. È come andare al ristorante e pagare il conto pieno, anche se hai mangiato solo l’antipasto.
  • 🔹 Regime ordinario: paghi l’IRPEF (sì, parte dal 23%), ma qui arriva il bello: puoi scaricare un sacco di spese! Manutenzione, IMU, TARI, interessi del mutuo… insomma, se hai spese importanti, il regime ordinario può diventare il tuo migliore amico. È come avere un buono sconto che usi per abbassare il conto.
  • Tassazione ordinaria: Il reddito da affitto si somma agli altri redditi (stipendio, pensione, ecc.) e viene tassato secondo le aliquote progressive IRPEF (dal 23% al 43%, a seconda del reddito totale).
  • 💰 Spese deducibili: Puoi dedurre spese come manutenzione, IMU, TARI, interessi su mutui, etc.
  • 📉 Riduzione del 5% sul reddito da affitto (per i contratti a canone libero).

E invece? Invece nessuno te lo dice, e tu continui a lasciare soldi sul tavolo come se fosse un buffet gratuito! 🍽️

E poi, guarda il paradosso: i proprietari si lamentano ogni anno che non guadagnano abbastanza, ma intanto buttano (senza saperlo, vedi il tuo caso) via i soldi come se piovessero.

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E non è una cosa da poco, eh!

Nel mio libro (che, tra l’altro, è andato a ruba e tra poche settimane esce la ristampa, quindi se non l’hai ancora letto, pensaci!), spiego proprio come i proprietari, senza rendersene conto, lasciano ogni anno un sacco di soldi sul tavolo.

Non parlo di spiccioli, parlo di cifre che ti farebbero venire il mal di stomaco se le vedessi tutte insieme. Ovviamente, ogni caso va analizzato singolarmente.

Ed è proprio qui che entra in gioco l’expertise di chi la sa lunga: la differenza tra chi ha le mani in pasta e una visione d’insieme ampia può portare il tuo reddito e la tua prosperità a un livello completamente diverso.

Ma il punto è questo: se nessuno ti spiega come funziona davvero il gioco, come fai a sapere che stai sbagliando?

È come giocare a Monopoli senza conoscere le regole: prima o poi, qualcuno ti frega il Via col Parco e tu non te ne accorgi nemmeno!

E qui entra in gioco il percorso Affitta con Furbizia. (il percorso completo per i proprietari come te)

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Se già lo avessi fatto, la tua vita da proprietario sarebbe completamente diversa. Il tuo portafogli ringrazierebbe, la tua salute migliorerebbe (perché meno stress finanziario = meno mal di testa!), e anche la tua futura pensione ne beneficerebbe.

Sì, perché gestire bene i tuoi affari oggi significa costruire un domani più sereno. Se ti va di mettere il turbo al tuo affitto e prosperare, butta un’occhio qui

Quando non conviene la cedolare secca? Ecco perché chi fa da solo resta povero

Per i proprietari con reddito superiore a un certo scaglione, la cedolare secca risulta vantaggiosa? Non sempre!

Risultato?

Se hai spese alte o deduzioni, il regime ordinario può farti risparmiare un bel po’.

Ma di questo nessuno ti parla, perché tanto chi ci rimette sei solo tu.

E intanto i commercialisti continuano a dormire sonni tranquilli, mentre il tuo portafoglio piange.

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Ora pensa: se ti ho già messo un dubbio con questa risposta, immagina quanti altri soldi stai buttando nel cesso senza saperlo! 🚽

Ecco perché affidarti a chi ha gli attributi (con tutta modestia 😎) può fare la differenza tra un portafoglio gonfio e uno che sembra uno straccio.

Sveglia!!!! Cosa cambia per il locatore della casa in affitto e per l’inquilino? Ve lo spiego subito

Caso pratico: Mario, proprietario di un bilocale in affitto a 800€/mese

Mario ha affittato il suo bilocale a 800€ al mese, quindi il suo reddito annuo da locazione è:
800€ x 12 mesi = 9.600€

Ora vediamo cosa succede nei due regimi.

Opzione 1: Cedolare secca (aliquota 21%)

Mario sceglie la cedolare secca e paga direttamente il 21% sull’intero importo:
9.600€ x 21% = 2.016€ di tasse.

Nessuna deduzione, nessuna possibilità di abbassare l’imponibile.

Opzione 2: Regime ordinario (IRPEF + deduzioni)

Il reddito da affitto si somma ai suoi altri redditi (stipendio o pensione), quindi supponiamo che il suo scaglione IRPEF sia il 27%.

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Ma qui arriva il punto chiave: Mario può dedurre diverse spese. Supponiamo che in un anno abbia:

Totale spese deducibili: 3.100€

Il suo reddito tassabile da affitto diventa:
9.600€ – 3.100€ = 6.500€

Ora pagherà il 27% di IRPEF su 6.500€:
6.500€ x 27% = 1.755€ di tasse.

Confronto finale tra convenienza cedolare secca e regime ordinario

  • Cedolare secca: 2.016€ di tasse
  • Regime ordinario: 1.755€ di tasse

Quindi, ve le deve spiegare Miki ste cose? OVVIO !!! Le informazioni contenute in questo articolo credo proprio dovrei metterle a pagamento!

Se questa risposta ti ha fatto venire il dubbio, immagina quanti altri soldi stai regalando al fisco o perdendo in detrazioni che potresti usare.

Carissimi Signori è ora di svegliarsi, prendere in mano il proprio affitto e la propria situazione economica e smetterla di fare beneficenza involontaria.

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Il tuo portafoglio, la tua salute, tua moglie, i tuoi cari e la tua pensione ti ringrazieranno!

Un caro saluto
Miki Martinazzi





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