Dalla sanità all’edilizia, le priorità dei consiglieri regionali per la fine legislatura

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Il tempo che resta è poco, circa sei mesi. I punti all’ordine del giorno del Consiglio regionale, invece, sono tanti, forse troppi: 162 tra proposte e disegni di legge, mozioni e interrogazioni. Ma quali sono gli obiettivi minimi da realizzare entro la fine della legislatura? Lo abbiamo chiesto ai capigruppo all’indomani della sessione flop di martedì, con i lavori mai iniziati per la mancanza del numero legale. 

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Dalla sanità ai progetti Pnrr, dalla sicurezza negli ospedali all’edilizia sociale: le idee e le priorità non mancano, cosa concretamente vedrà la luce è un punto interrogativo. «Abbiamo poco meno di un anno – ammette Paolo Campo, capogruppo del Pd – per imprimere una decisa e decisiva accelerazione ai programmi che miglioreranno la qualità e la quantità dei servizi di salute offerti ai pugliesi. Bisogna portare a pieno compimento tutti i progetti finanziati con il Pnrr e che ci consentiranno di attivare una più capillare diffusione territoriale dei presidi sanitari. In parallelo si completeranno i programmi di potenziamento del personale che garantiranno maggiore efficacia all’assistenza e una più efficiente continuità operativa. Ancora – aggiunge – proseguirà l’attività di riduzione dei tempi di attesa, con interventi specifici sui soggetti più fragili. Sono maturi i tempi anche per l’approvazione della legge che inciderà positivamente sui programmi di edilizia sociale, rendendo più diffusamente esigibile il diritto alla casa. Lavoreremo per colmare i ritardi provocati dal Governo rispetto all’attuazione del Fondo sviluppo e coesione». Restando nel campo del centrosinistra, il capogruppo di “Con”, Alessandro Leoci, mette nel mirino l’edilizia: «Ritengo – dice – che tra i lavori da completare ci sia sicuramente la legge sull’edilizia residenziale pubblica ed in particolare la cancellazione della piaga dell’occupazione abusiva degli alloggi, anche con l’utilizzo del modello Isee per i controlli». «Altro tema su cui puntare – prosegue – è la sanità perché come gruppo siamo convinti, così come tutti, che con la salute dei cittadini non si scherza. Abbiamo le idee ben chiare e puntiamo a rafforzare la sanità territoriale, la sanità di prossimità, dando più servizi ai cittadini, non sovraccaricando, così, i reparti ospedalieri ed evitando che vadano in affanno».
Il M5s punta su sanità e politiche per i giovani: «Vogliamo portare avanti – spiega il capogruppo Marco Galante – le cose buone iniziate gli scorsi anni. Penso al progetto per istituire in ogni Asl l’infermiere di famiglia. Continueremo a impegnarci per quello che riguarda le iniziative per il contrasto a bullismo e cyberbullismo e per lo psicologo nelle scuole, per dare concretezza a leggi che abbiamo fortemente voluto per il benessere delle giovani generazioni. È importante proseguire nel percorso per la sostenibilità ambientale, per cui ci impegneremo per far approvare la legge per il contrasto al consumo di suolo, una delle piaghe che affliggono le nostre città. Monitoreremo anche l’istituzione del Nucleo ispettivo regionale per rafforzare le misure di contrasto alla corruzione». «Un punto cruciale – secondo la consigliera del Pd, Lucia Parchitelli – è anche la valorizzazione del patrimonio culturale immateriale». E proprio ieri in commissione è stata approvata la legge sulle feste patronali. 

Il centrodestra, pur nella consapevolezza di non avere i numeri in Aula per imporre progetti e idee, spera di trovare comunque sponda su alcuni temi ritenuti fondamentali, come la sanità. «Gli obiettivi di fine legislatura – ammette Renato Perrini, capogruppo di FdI – per una forza di opposizione è evidente che non possono essere quelli di chi sta al governo della Regione e quindi ha il compito di fare gli interessi della comunità e non i propri. È evidente che semmai la maggioranza di Emiliano avesse come obiettivi migliorare l’assistenza sanitaria, non solo quella ospedaliera, incentivare politiche giovanili per evitare la continua fuga di cervelli, diminuire la Tari che è la più alta d’Italia, ma più in generale passare dal governare l’emergenza a gestire in modo ordinario e proficuo i settori che incidono nella vita quotidiana dei pugliesi, noi di Fratelli d’Italia saremmo disponibili a far la nostra parte».

Anche per Paride Mazzotta, capogruppo FI, l’emergenza è «la sanità». «Nel corso della nostra iniziativa in tutti gli ospedali della Puglia – spiega – abbiamo potuto fare una fotografia chiara delle maggiori criticità: liste d’attesa, pronto soccorso in tilt, strutture spesso in condizioni inidonee e carenza di personale. Continueremo a suonare la sveglia alla Giunta e se si adopererà per risolvere anche una sola questione, ci riterremo soddisfatti». E poi «la crisi idrica: la scarsità della risorsa acqua è un grande tema”. Per Giacomo Conserva, capogruppo della Lega, «di questioni importanti da affrontare ne sono rimaste poche». «Ci accontentiamo – dice – del varo di un piano serio e programmato che preveda l’utilizzo di ulteriori fondi già destinati nel consuntivo e nell’ultimo bilancio di previsione per l’abbattimento delle liste di attesa in sanità perchè si riducano in modo significativo. La Puglia occupa gli ultimi posti per il completamento della medicina di prossimità in riferimento a quei 50 milioni rivenienti dal Pnrr per realizzare ospedali di comunità, case di comunità, centri operativi territoriali». E «non dimentichiamo il Pptr»

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