Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#adessonews
Agevolazioni - Finanziamenti
Aste immobili
bed & breakfast
Immobili
Tagli e lacrime francesi. Conti fuori controllo, Barnier è già a caccia di 60 miliardi #adessonews

Effettua una nuova ricerca

 

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#adessonews
Agevolazioni - Finanziamenti
Aste immobili
bed & breakfast
Immobili


I conti pubblici sono alla deriva, la credibilità del Paese sui mercati “è in gioco”, la situazione “è grave” e il momento di “scelte difficili” è vicino. Sembra l’Italia, invece è la Francia. Da quando il nuovo governo è nato dopo lunghi negoziati tra le forze politiche, il discorso pubblico ruota intorno a un solo punto: l’indebitamento. Con un rosso superiore ai tremila miliardi di euro, il più alto d’Europa in valore assoluto, l’esecutivo di Michel Barnier nominato da Emmanuel Macron è chiamato subito a risanare i guasti provocati dai governi nominati dallo stesso Macron. A prima vista, non si vede discontinuità: per i dicasteri dell’Economia e del Bilancio sono stati scelti due fedelissimi dell’Eliseo, Antoine Armand al primo e Laurent Saint-Martin al secondo. Armand in particolare dovrà delineare la politica fiscale del governo Barnier, attesa all’esame dei mercati che guardano con preoccupazione alla montagna di debiti che grava su Parigi. 

 

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

Anche se il più alto in valore assoluto, com’è noto il debito è un dato da leggere sempre in rapporto al Pil, e quindi alla crescita. Motivo per cui il rating sovrano francese è comunque posizionato meglio rispetto a quello italiano. Certo è che prima del voto per le legislative, l’agenzia Standard&Poor’s lo ha tagliato a AA-, proprio perché stima una traiettoria del debito verso l’alto. Martedì i rendimenti sui titoli di Stato francesi hanno temporaneamente superato quelli dei corrispondenti ‘bonos’ spagnoli per la prima volta dal 2008, ai tempi della crisi dei subprime.

 

Il bilancio di Parigi è già sotto la lente di Bruxelles: il 19 giugno la Commissione europea ha aperto la procedura per deficit eccessivo nei confronti di sette paesi, tra cui (oltre all’Italia) la Francia. Non era la prima volta che succedeva, ma comunque il paese d’Oltralpe era uscito dalla procedura nel 2017. Ora però la missione si preannuncia ancora più complessa: la spesa pubblica è andata fuori controllo. Nonostante i tagli da dieci miliardi effettuati quest’anno, l’obiettivo di deficit verso il 5,1%, inizialmente fissato addirittura al 4,4%, è chiaramente fuori portata. Anzi: secondo Saint-Martin, a politiche invariate e quindi senza interventi da parte del governo, l’indebitamento “rischia di superare il 6%” del Pil: “La situazione delle nostre finanze pubbliche è grave – ha annunciato Saint-Martin davanti alla Commissione Finanze dell’Assemblée Nationale – e non voglio raccontare storie: nel 2024, il deficit pubblico rischia di superare il 6% del Pil, secondo le ultime stime di cui disponiamo”.

 

Finanziamo strutture per affitti brevi

Gestiamo strutture per affitto breve

Gli ha fatto eco il collega Armand: “A parte uno o due anni di crisi eccezionale in questi ultimi 50 anni abbiamo uno dei deficit peggiori della nostra storia. La situazione è grave”. Palazzo Matignon ora dovrà invertire la curva, anche a costo di misure impopolari. A fine agosto, in una lettera del Rapporteur gènèrale del bilancio al Parlamento, Charles de Courson, indipendente di centro, e al presidente della Commissione Finanze E’ric Coquerel, della France Insoumise, aveva ipotizzato la necessità di tagli per la bellezza di 60 miliardi. L’anno prossimo il deficit a legislazione vigente è già atteso al 6,2%, un numero che difficilmente è compatibile con l’obiettivo di Parigi di riportarlo al 3% entro il 2027, ultimo anno della presidenza Macron. A conti fatti, potrebbero servire oltre cento miliardi di tagli alla spesa e maggiori entrate in tre anni. Si tratta di cifre spropositate. Non a caso la stampa francese specula molto sulla possibilità che Parigi chieda per sé un occhio di riguardo, e quindi un rinvio di due anni, al 2029, per riportare il deficit al 3%. 

 

L’Italia, per dire, che pure va incontro a un lungo percorso di rientro dal debito, si è prefissato l’obiettivo di riportare il rapporto tra indebitamento e Pil sotto la soglia già dal 2026. Questo comporterà per il governo Meloni un taglio annuale nell’ordine di 12-14 miliardi di euro l’anno, nell’arco dei sette anni previsti dal piano di rientro come prefigurato dal Patto di Stabilità e crescita. Patto secondo il quale il tasso di crescita della spesa media annua, all’1,5% in media nel periodo considerato, e la correzione pari allo 0,5% sul saldo strutturale. Vuol dire ciè che la spesa pubblica nominale in rapporto al Pil calerà. 

 

In Francia dove reperire questa montagna di risorse è perciò la grande domanda. Barnier, in vista del discorso programmatico del 1° ottobre in Parlamento, cammina sul filo di lama, consapevole che la sfiducia è dietro l’angolo. La sinistra sembra intenzionata a non sostenerlo, e le sorti sono appese all’orientamento di Rassemblement National di Marine Le Pen. I lepenisti vogliono prima capire il governo dove andrà a parare su finanziaria e immigrazione. 

 

Per ora il governo tiene a bada le spinte populiste con la promessa di non toccare i redditi del ceto medio, escludendo quindi la fascia più estesa dei lavoratori dal contributo al risanamento dei conti prima di licenziare la manovra. Quello di cui si discute è un prelievo nei confronti di alcune grandi industrie, dei grandi patrimoni e dei ceti più ricchi. Ma la Medef, la Confindustria francese, ha già fatto trapelare il suo malessere, pur dicendosi “pronta a discutere”. 

 

Finanziamo strutture per affitti brevi

Gestiamo strutture per affitto breve

Il ministro Saint-Martin ha affermato che il progetto di legge finanziaria per il 2025 sarà presentato ai parlamentari “la settimana del 9 ottobre”. Parigi ha ottenuto da Bruxelles un rinvio per la presentazione del suo piano di ristrutturazione del bilancio, purché i piani del governo in materia fiscale siano convincenti. Per ora di convincente c’è ben poco, ma presto dovrà esserci.

 

E lo ha fatto capire lo stesso Barnier con riferimenti nemmeno tanto velati al fatto che il debito pubblico francese è in buona parte in mano agli stranieri. “Gran parte del nostro debito viene emesso sui mercati internazionali, esteri”, per questo “bisogna mantenere la credibilità della Francia”. Il debito francese al momento è considerato ancora più sicuro di quello italiano: in rapporto al Pil, infatti, è “solo” al 110%, comunque molto più alto rispetto al 98% di quando Macron mise per la prima volta piede all’Eliseo.

 

Tuttavia, a differenza di quello italiano, il debito francese è molto più sbilanciato verso i creditori esteri. Gli investitori non residenti infatti detengono circa la metà (54%) del debito complessivo di Parigi, molto di più rispetto al 28% dell’Italia, e poco di più rispetto al 45% della Germania. Le banche francesi, rispetto a quelle italiane, sono meno esposte verso il debito nazionale, con solo il 8,3%, un dato che certamente le mette maggiormente al riparo da attacchi speculativi e tagli del rating sovrano, ma che delinea anche il minor contributo del mondo del credito domestico a finanziare il Paese. Così come nel caso delle compagnie assicurative francesi, che hanno in pancia titoli di Stato pari al 9% dello stock totale. Solo un 28% circa di altri soggetti residenti, come i risparmiatori, detiene la quota restante del debito pubblico francese.

 

Se da un certo punto di vista, l’enorme peso di istituzioni estere riflette il grado di fiducia di cui godono le finanze francesi a livello internazionale, di contro c’è che un’eventuale – al momento poco probabile ma pur sempre possibile – cambio di vento sui mercati porterebbe con sé una maggiore volatilità sugli Oat e sulla capacità di Parigi di finanziarsi a tassi ridotti. Le tensioni sui titoli di Stato nelle settimane che hanno preceduto il voto per l’Assemblea legislativa indetto da Macron in seguito al flop delle Europee testimoniano che nemmeno Parigi è così al riparo dalle tensioni di mercato. Una volta superato il test parlamentare, il governo Barnier dovrà superare lo scoglio più difficile: licenziare una manovra con i conti ormai fuori controllo. 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

Source link 

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

 

Informativa sui diritti di autore

Questa è una parte dell’articolo originale

Vuoi approfondire l’argomento, criticarlo, discutere

come previsto dalla legge sul diritto d’autore art. 70

Sei l’autore dell’articolo e vuoi richiedere la rimozione?

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: “Il riassunto, la citazione (source link) o la riproduzione di brani o di parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi se effettuati per uso di critica o di discussione, nei limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera; se effettuati a fini di insegnamento o di ricerca scientifica l’utilizzo deve inoltre avvenire per finalità illustrative e per fini non commerciali

Finanziamo strutture per affitti brevi

Gestiamo strutture per affitto breve

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui