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Il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, ha sottolineato la necessità di riflettere sul dato dei 100.000 giovani che hanno lasciato il Paese negli ultimi anni. Durante l’assemblea generale di Confindustria Alto Adriatico, Orsini ha affrontato temi legati alla scuola, alla professionalità e all’attrattività del sistema economico italiano, evidenziando come le imprese italiane debbano offrire migliori prospettive meritocratiche, un aspetto in cui altri Paesi stanno ottenendo risultati migliori. Orsini ha inoltre ribadito l’importanza di rendere le imprese italiane più innovative per non disperdere il capitale umano rappresentato dai giovani, considerato una delle risorse fondamentali del Paese.
La sfida dei Neet: una risorsa da valorizzare
Affrontando il tema dei Neet, giovani che non sono né impegnati in percorsi formativi né attivi nel mondo del lavoro, Orsini ha evidenziato l’urgenza di includere questi due milioni di ragazzi in un progetto di crescita nazionale. Secondo il presidente di Confindustria, questi giovani devono essere considerati una parte importante del patrimonio del Paese, e occorre lavorare per far sì che si sentano coinvolti nel progetto di rilancio economico e sociale.
Istituti tecnici superiori: una risorsa da potenziare
Tra gli argomenti trattati durante l’evento, è emerso anche il ruolo cruciale degli Istituti Tecnici Superiori (ITS). Orsini ha elogiato il buon funzionamento degli ITS, ma ha sottolineato la necessità di incentivare ulteriormente questi percorsi formativi. Una proposta avanzata da Confindustria è quella di coinvolgere i lavoratori senior delle aziende come formatori per i giovani appena entrati nel mondo del lavoro, creando così un sistema formativo interno che potrebbe trasformarsi nel più grande ITS d’Europa. Orsini, infine, ha rimarcato l’importanza di incrementare e rafforzare il sistema degli ITS come priorità per il futuro delle imprese italiane.
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