finisce il fermo pesca, restano i disagi #adessonews

SAN BENEDETTO «Con 45 giorni di fermo diventa pesante andare avanti e con spese sempre più alte». Con questo stato d’animo i pescatori, domani sera (tempo permettendo), si apprestano a tornare in mare dopo un mese e mezzo di stop e con la speranza di trovare grandi quantitativi di specie ittiche mentre sulle tavole tornerà la frittura di paranza.

Le attività

Quest’anno per la prima volta il fermo non è stato di 30 ma di 45 giorni. Quindi ha pesato ancora di più sulle attività dei marittimi. Ora si torna in mare anche se c’è l’incognita del meteo ma se tutto procede per il meglio domani sera si salpa. Cosa ci si aspetta di trovare? Soprattutto triglie in grandi quantitativi, seppie, mazzancolle, panocchie visto che si pescherà in particolar modo sotto costa per poi spostarsi sempre più a largo man mano che si andrà avanti con i giorni. Si tratta anche del secondo anno di ritorno in mare dal completamento del dragaggio che ha migliorato di gran lunga l’attività di pesca pur essendo rimasto un dente ancora con troppa sabbia che viene aggirato dai pescatori, in attesa che si intervenga perfezionando il dragaggio anche in questa zona.

Così come viene sollecitata la pulizia dei fondali proprio al fine di mantenere il buon lavoro svolto con le risorse regionali. Un’estate, quella appena trascorsa, molto difficile per gli operatori che hanno dovuto vedersela con le mucillagini. Criticità che si è andata a somma a problematiche quali il caro gasolio e il riscaldamento del mare. Le mucillagini hanno causato danneggiamenti agli apparati meccanici e dei motori, oltre alle reti che sono diventate inutilizzabili e pericolose per l’equipaggio a causa del peso che assorbono. Tanto da essere arrivati a proporre un’anticipazione del fermo dal 6 fino al 21 luglio e 30 giorni ad agosto ma l’idea era stata bocciata dal mMinistero dell’Agricoltura e della Pesca. Così come un altro nodo è rappresentato dall’aver parificato le attrezzature, riconoscendo lo stesso trattamento tra la pesca con reti gemelle e rete singola, aspetto che avrebbe fatto infuriare la marineria in quanto si procederebbe a una pesca non ad armi pari.

La manutenzione

Dopo il dragaggio si attende un intervento sugli arredi dell’area portuale. Quindi banchine, asfalti, illuminazione soprattutto per la prima luce della torre faro che è collegata a quella urbana e che da tempo non funziona. «Sarà mia premuta- afferma Pietro Ricci presidente dell’Organizzazione produttori marineria sambenedettese – scrivere al Comune e sollecitare dei lavori in questa zona che negli anni non ha ricevuto più la necessaria manutenzione a partire dall’illuminazione».