Sicuramente la notizia che lo chef Matteo Baronetto lascia la guida dello storico ristorante Del Cambio di Torino sta facendo parlare non solo gli addetti ai lavori. E dove andrà Matteo? Lo sapremo presto. Intanto appare necessario fare il punto di come si sta muovendo la ristorazione torinese.
Ristorazione a Torino, come sta cambiando la clientela
Molte sono le indiscrezioni che girano nell’ambiente sui cali di presenze nei locali, e non diamo solo la colpa all’inasprimento delle sanzioni previste dal nuovo Codice della strada per le bevande alcoliche. La zona della movida torinese, per intenderci quella di piazza Vittorio e quella di San Salvario, parlano di un calo del 30/40% degli avventori e di un certo numero di locali in vendita.
A Torino si è registrato un calo del 30/40% degli avventori
Ed arriviamo a questo, dalla fine dello scorso anno tanti i cambiamenti: dalla nascita di nuovi accorpamenti al cambio di proprietà e di chef. E le novità non finiscono con quello che segue, senza entrare nel “si dice” ma ce ne sono molte altre, significative dello strano momento che stiamo vivendo.
L’espansione del gruppo Gerla 1927
Parliamo del gruppo Gerla 1927 che, dopo aver rilevato nel 2012 lo storico locale di corso Vittorio Emanuele II, ha creato, apertura dopo apertura, una realtà imprenditoriale in continua crescita, ben radicata in Piemonte ma con lo sguardo rivolto al mondo. Gerla1927 è attivo in tre aree di business: produzione, ristorazione e banqueting, istruzione e formazione professionale con la Gerla Academy con sede all’interno del Collegio Artigianelli dei Giuseppini del Murialdo in corso Palestro.
Il gruppo Gerla 1927 è una realtà in crescita
Di qualche giorno fa la notizia che il gruppo ha completato l’acquisizione dello storico bar Dezzutto di via Duchessa Jolanda 23, punto di riferimento del quartiere Cit Turin aperto nel 1958. Altre acquisizioni sono state La Pista, iconico ristorante sul tetto del Lingotto, Platti, di corso Re Umberto, locale storico d’Italia e simbolo della migliore caffetteria torinese. Quindi è proseguita più di recente con l’acquisizione del centralissimo Caffè Norman, dove nel dicembre del 1906 – nei locali che all’epoca erano della birreria Voigt – venne fondato il Torino Football Club e locale che nel 2018 ha festeggiato cento anni di attività.
Il Caffè Norman ha festeggiato i cento anni di attività nel 2018
C’è poi il gruppo Suki Sushi e Fusion che fa parte all’azienda torinese Postalcoop srl di Michela Orofino, azienda di logistica con 900 dipendenti. Poco chiaro in questo momento chi ha acquistato e chi ha venduto, soprattutto troppo presto per avere chiarimenti dalle fonti ufficiali. Infatti lo scontrino fiscale del bar Norman porta ancora la ragione sociale Postalcoop e i dipendenti indossano la divisa del gruppo Suki. Di sicuro movimenti all’interno ci sono stati, con i dipendenti che parlano di una nuova proprietà. Intanto la gestione dell’area produzione e banqueting è passata ad altri con il marchio Gerla dato in concessione. Si parla anche di una eventuale acquisizione di un altro social hub nell’area torinese. Tante voci, tanti passaggi, tanto denaro investito in un settore che non se la passa troppo bene.
Riapertura di Maison Capriccioli, incognita Unforgettable
A partire da ottobre il ristorante Maison Capriccioli (via san Domenico 40) ha riaperto con una nuova filosofia culinaria, quella di colmare un vuoto nell’offerta gastronomica torinese, ovvero «un ristorante di pesce, un luogo classico dove il Mediterraneo incontra la Francia attraverso tecnica, estetica e gusto», spiega Christian Mandura, chef di Unforgettable di Torino che insieme ad Andrea Turchi gestisce la cucina del ristorante.
Da ottobre il ristorante Maison Capriccioli ha riaperto
La domanda arriva spontanea: e Unforgettable? Il locale ideato nel 2017, era stato il primo social table a Torino, un fine dining con soli dieci coperti, aperto nel 2019 e arrivato alla stella Michelin nel 2021. Nell’aria si parla di chiusura o di un nuovo progetto, niente però al momento viene confermato. In occasione della riapertura di Maison Capriccioli le notizie sono che è nata una nuova compagine che comprende il Perla Sushi Bistrot di Vinovo (To) con lo chef Alessandro Daddea che – per quasi quattro anni, fino a inizio 2024 – era alla guida della cucina di Kensho. L’apertura di un’enoteca nel quartiere Vanchiglia per San Valentino e in primavera un locale nelle Langhe.
Torino Society e cantina Damilano sempre attivi
A fine 2022 viene fondata la Torino Society con l’obiettivo di diventare un attore chiave nel settore dell’ospitalità ispirandosi a brand come Paris Society. Il gruppo oggi ha un portafoglio di cinque outlet tra ristoranti, pasticcerie e cocktail bar nella categoria ultra-premium e luxury lifestyle. Ultima acquisizione la pasticceria-caffetteria Beatrice, storico e popolarissimo indirizzo aperto nel 1965 in Piazza Carducci (zona Molinette). Gli altri indirizzi sono: il Monferrato 1820 con oltre due secoli di storia, Esca Laboratorio di mare e Wallpaper (un tris di locali in zona piazza Gran Madre); il ristorante siciliano di pesce FraTò, nella centralissima via Andrea Doria. A sovraintendere a tutte le cucine del gruppo Federico Allegri, come maitre Stefano Bartolomei, già alle dipendenze di Cannavacciuolo a Villa Crespi, e il medico nutrizionista, nonché vincitore dell’edizione 2014 di Masterchef, Federico Francesco Ferrero.
Il Gramsci ha riaperto sotto la regia di cantine Damilano
La cantina Damilano, storico produttore di Barolo, ha sviluppato il proprio business attraverso la diversificazione delle attività, dalle acque minerali Sparea e Valmora, alla ristorazione con il pastificio Defilippis rilevato nel 2008 e trasformato anche in un ristorante, il bar Zucca, storico brand torinese, a partire dal 2013 e la riapertura del ristorante Il Gramsci. Vicino alla cantina anche il Massimo Camia ristorante stellato. Anche qui qualche novità è attesa con la primavera.
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