RAMSES GROUP NEWS n. 715 – 31 gennaio 2025
Entra in vigore la legge 193/2024
Un piano strategico per la crescita e l’espansione
La Legge 193/2024 si inserisce nel quadro più ampio dell’iniziativa “Scale-Up Act”, un programma mirato a trasformare l’Italia in un ambiente favorevole non solo alla nascita di startup, ma anche alla loro espansione.
Queste le principali misure introdotte.
– Agevolazioni fiscali potenziate: significativa riduzione dell’imposta sul reddito per le imprese innovative che reinvestono gli utili in ricerca e sviluppo o assumono personale altamente qualificato.
– Fondo per l’innovazione: stanziamento di risorse pubbliche per supportare il venture capital, facilitando l’accesso ai finanziamenti per le PMI innovative.
– Credito d’imposta per collaborazioni con università: incentivo dedicato alle aziende che sviluppano progetti di ricerca in partnership con istituti accademici.
– Semplificazioni burocratiche: procedure più rapide per la registrazione di brevetti, accesso ai fondi europei e partecipazione a bandi pubblici.
Incentivi fiscali e detrazioni IRPEF
La Legge 193 del 16 dicembre 2024, pubblicata in Gazzetta Ufficiale ed entrata in vigore il 18 dicembre, introduce nuovi strumenti per migliorare l’accesso ai finanziamenti e ampliare il regime di incentivi fiscali per Startup e PMI innovative. L’obiettivo principale è rafforzare l’ecosistema dell’innovazione in Italia, aggiornando il quadro normativo in linea con il “Scale-Up Act”.
L’articolo 28 introduce nuovi criteri per la qualificazione di una startup innovativa, tra cui:
– deve rientrare nella categoria di micro, piccola o media impresa (MPMI) secondo la raccomandazione 2003/361/CE;
– deve avere come attività principale lo sviluppo di prodotti o servizi ad alto contenuto tecnologico, escludendo attività prevalentemente legate a consulenza e agenzia.
Lo stesso articolo stabilisce che una startup innovativa può mantenere la propria iscrizione nel registro speciale delle imprese fino a cinque anni, con la possibilità di un’estensione fino a nove anni se soddisfa specifici criteri di crescita.
Nuove condizioni per il mantenimento dello status di Startup innovativa
L’articolo 29 stabilisce che le startup iscritte nella sezione speciale del registro delle imprese possono prolungare la loro permanenza oltre il terzo anno se soddisfano i nuovi requisiti.
In caso contrario, possono iscriversi al registro delle PMI innovative se in possesso dei criteri necessari.
Ampliamento delle detrazioni per gli investimenti
Le nuove disposizioni estendono e rafforzano gli incentivi fiscali per chi investe nelle startup innovative.
– Detrazione IRPEF: 40% della somma investita, valida per chi investe direttamente o tramite fondi collettivi.
– Detrazione potenziata: fino al 65% per investimenti rientranti nel regime de minimis, con validità fino al 31 dicembre 2024.
– Esenzione fiscale: applicabile ai redditi derivanti da investimenti qualificati in venture capital, a condizione che almeno il 5% degli investimenti sia destinato a fondi di venture capital, percentuale che salirà al 10% dal 2026.
Nuove regole per il credito d’imposta
L’articolo 33 definisce le condizioni per accedere al regime di esenzione fiscale per i redditi derivanti da investimenti in venture capital effettuati da enti previdenziali e fondi pensione.
Tale beneficio è garantito a patto che gli investimenti rappresentino almeno il 5% del portafoglio qualificato, soglia destinata ad aumentare al 10% dal 2026.
Inoltre, la legge proroga le agevolazioni fiscali per gli investimenti fino a un massimo di cinque anni dall’iscrizione nel registro speciale. Tuttavia, le agevolazioni non si applicano se:
– l’investimento genera una partecipazione superiore al 25% del capitale sociale o dei diritti di governance;
– l’investitore è un fornitore di servizi della startup per un fatturato superiore al 25% dell’investimento agevolato.
Incentivi per incubatori e acceleratori
Dal 2025, incubatori e acceleratori certificati che investono in startup innovative potranno beneficiare di un credito d’imposta pari all’8% dell’investimento, fino a un massimo di 500.000 euro annui. Il contributo è concesso entro un limite di 1,8 milioni di euro annui, in conformità con le regole UE sugli aiuti de minimis.
Semplificazioni procedurali e benefici fiscali
La nuova normativa conferma la possibilità di convertire le eccedenze delle detrazioni fiscali in crediti d’imposta compensabili tramite modello F24. Questo meccanismo facilita gli investimenti a partire dall’anno fiscale successivo al 31 dicembre 2023.
Le imprese che non soddisfano più i requisiti per essere considerate startup innovative possono iscriversi al registro delle PMI innovative, garantendo continuità alle agevolazioni fiscali e agli incentivi.
A partire dal 2025, agli incubatori e acceleratori certificati sarà concesso un contributo sotto forma di credito d’imposta pari all’8% dell’investimento in startup innovative, con un limite di 500.000 euro per periodo d’imposta. L’investimento dovrà essere mantenuto per almeno tre anni, pena la decadenza del beneficio e la restituzione delle somme fruite.
Conclusioni
Si attende ora il decreto attuativo del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, che dovrà essere emanato entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge per stabilire criteri, modalità di applicazione e meccanismi di verifica per l’accesso ai benefici fiscali previsti dalla nuova normativa.
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