Commodity della settimana: succo d’arancia, produzione in ripresa ma il grafico ci dice altro

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Succo d’arancia, la commodity a prendersi la scena questa settimana non tanto per meriti di rendimento del future quotato all’ICEUS, quanto piuttosto per analizzarne i driver di crescita che hanno caratterizzato il recente rally e gli spunti tecnici a livello grafico. Le dinamiche di domanda e offerta stanno cambiando, forti di nuove abitudini di consumo da parte degli acquirenti nonché di un diverso contesto climatico ad influenzarne la produzione. Il prezzo del future ha toccato nuovi massimi durante lo scorso dicembre, ma i segnali che giungono suggeriscono un cambio di scenario imminente.

I driver: clima e nuove abitudini di consumo

Il mercato del succo d’arancia sta vivendo una fase di profondo cambiamento, trainato da dinamiche di domanda e offerta in evoluzione sia sul fronte consumi, sia su quello della produzione. Il settore sta crescendo a un tasso sostenuto, grazie alla crescente domanda nei mercati emergenti ed al ruolo sempre più centrale delle alternative salutari nel segmento delle bevande, di cui le soluzioni a base di succo d’arancia risultano tra le preferite dai consumatori.

Secondo il report Citrus Annual pubblicato dall’USDA, sul fronte offerta la produzione nel 2025, così come accaduto nello scorso anno, sarà fortemente condizionata dagli eventi climatici. A tal proposito, il Brasile dovrebbe confermarsi leader nella produzione nonostante le recenti sfide legate alla forte siccità che ne ha ridotto la forza produttiva. Situazione opposta invece in Australia, dove la produzione totale di arance è stimata in 545.000 tonnellate, il livello più alto degli ultimi vent’anni e in crescita del 5% rispetto all’anno precedente. Nonostante questo, il succo d’arancia derivato è previsto in calo del 2%, principalmente a causa del miglioramento della qualità delle arance fresche che ne riduce il volume destinato alla trasformazione​. Queste condizioni alimentano le pressioni sui prezzi già elevate a causa di un mercato fortemente in espansione.

Sul fronte della domanda, il mercato del succo d’arancia sta subendo dei cambiamenti, con i consumatori che negli ultimi anni hanno mostrato una crescente preferenza per i succhi freschi rispetto ai prodotti reidratati, spingendo il mercato verso offerte premium e alternative a basso contenuto di zuccheri. Questa tendenza potrebbe continuare nel 2025, con un’attenzione crescente alla qualità e all’origine del prodotto. Le maggiori esigenze si traducono in un livello di importazioni che dovrebbe ricominciare a crescere a parità di offerta, esercitando quindi pressione sui prezzi anche dal lato della domanda ed esponendo il mercato a rischi legati alla volatilità dell’offerta globale.

Inoltre, un focus ulteriore da tenere sotto osservazione riguarda le nuove tecnologie di packaging e conservazione che potrebbero aprire la strada a una migliore distribuzione globale, mitigando l’impatto delle interruzioni della supply chain.

Il punto tecnico sul future del succo d’arancia

Un succo d’arancia dal sapore ancora amaro in avvio di 2025, con il prezzo del future che continua a ritracciare il movimento che ha portato a segnare i massimi storici registrati a dicembre sul livello di $ 5,51. Una performance straordinaria nel 2024 che ha superato il +55% ad oggi si presenta con un leggero ritracciamento che potrebbe portare però a ribassi più profondi.

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Saldo e stralcio

 

Nonostante uno scenario macroeconomico caratterizzato dalla presenza dei giusti ingredienti per osservare una continuazione del rally di prezzo in un orizzonte di medio-lungo termine, gli spunti che giungono dal grafico suggeriscono il contrario.

Al momento infatti il prezzo del future del succo d’arancia mostra una correzione dai massimi storici che, dopo aver rotto al ribasso la trendline (in blu) di breve periodo, ha assunto i connotati di un pattern di testa e spalle. Si tratta di uno dei principali indicatori grafici di inversione ribassista, il quale ha beneficiato di una rottura della neckline in conferma sostenuta da discreti volumi in vendita.

Dopo aver ritestato la resistenza in concomitanza della neckline del pattern, il prezzo ha corretto nuovamente verso il basso e giace ora in prossimità di un importante area chiave che combacia con il PoC del Volume Profile. Qualora anche questo livello dovesse essere violato e confermato al ribasso, ecco allora che lo scenario aperto dalla presenza del testa e spalle andrebbe a proiettare il prezzo verso il target in area $ 4,30. Target che coincide con un importante supporto statico (in giallo) che potrebbe essere testimone di una nuova evoluzione grafica qualora rotto.

Fase di debolezza che si manifesta e percepisce anche all’interno del grafico del RSI a 14 periodi, il quale viaggia momentaneamente in una zona neutra ma approcciando negativamente il secondo supporto statico (in viola). Un ‘eventuale continuazione del movimento ribassista andrebbe a confermare il momentum che potrebbe ripercuotersi anche sulla serie storica del prezzo.

Un eventuale sviluppo dello scenario descritto potrebbe tuttavia concludersi con una movimentazione di breve termine e scongiurare correzioni peggiori qualora la trendline di lungo periodo sostenesse senza particolari difficoltà potenziali approcci. Il pattern inoltre sarebbe poi violato nel caso in cui la resistenza del PoC e quella statica successiva in area $ 4,95 dovessero essere rotte al rialzo, riallineando le price action con il contesto macroeconomico rialzista. Si suggerisce quindi di monitorare le aree chiave e attendere le conferme necessarie dal mercato.

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