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Il Iido comunale Genoese Zerbi di Reggio Calabria torna a splendere sotto i riflettori nazionali. Il ministero della Cultura lo ha inserito, infatti, tra le migliori opere dell’architettura contemporanea in Italia dal 1945 ad oggi, un riconoscimento che esalta il valore storico e artistico di questo iconico stabilimento balneare progettato dall’ingegnere Pier Luigi Nervi, insieme agli architetti Elisa La Face e Vincenzo Ziparo. Autori che però, – secondo quanto ricorda il giornalista Filippo Praticò – non sono mai citati nei comunicati stampa dell’Amministrazione comunale.
Mentre si lavora alla sua ristrutturazione ecco che appare sempre più evidente come il lido possa diventare un punto di riferimento importante per la città, unendo memoria, innovazione e valorizzazione del patrimonio architettonico.
“Comune e Soprintendenza insieme stanno lavorando per un progetto unitario di interventi per riqualificare lo stabilimento balneare firmato Pier Luigi Nervi e Elisa La Face e Vincenzo Ziparo. Sono notizie positive quelle date ai reggini amanti del lido” ricorda il giornalista Filippo Praticò, che aggiunge: “altra notizia importante proviene da Roma, dal ministero della cultura Mic che nel pubblicare le piattaforme web del “Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi” e il conseguente “Atlante dell’architettura contemporanea”, ha elencato con evidenza anche lo stabilimento balneare del Lido comunale Genoese Zerbi di Reggio Calabria, indicandone gli autori del progetto nell’ingegnere Pier Luigi Nervi di Roma, e Elisa La Face e Vincenzo Ziparo dell’omonimo studio tecnico di Reggio Calabria.
“Riassumendo gli interventi predisposti a Reggio, si fa riferimento alla notizia della consegna da parte del segretariato regionale del Mic, alla impresa aggiudicataria, dei lavori per un importo di oltre 2 milioni di euro, di riqualificazione delle circa 500 cabine Sud in cemento, e della sovrastante passeggiata pedonale o Promenade.
E poi c’è il fatto che l’assessore Carmelo Romeo sta conducendo delle trattative con un gruppo internazionale della balneazione e ristorazione, per l’affidamento della gestione dell’intero stabilimento balneare, con una visione di funzionamento per tutto l’anno e non più limitata alla gestione estiva. Infine, sono in piedi procedure tecnico-amministrative finalizzate a riqualificare le oltre 100 cabine Nord in cemento realizzate negli anni Trenta del secolo scorso, utilizzando i tre milioni di euro del cosiddetto “emendamento Cannizzaro”, risorse divenute altro fondo del Mic.
L’aumentato flusso di turisti nazionali ed esteri, il riordino delle casse comunali e l’ottenimento di nuove risorse finanziarie, hanno creato dunque, ottimismo sulla ripresa di interesse verso il Lido comunale voluto dal compianto ammiraglio Genoese Zerbi sulla fine degli Anni ‘20″.
“In questo clima positivo c’è da sottolineare quindi, – spiega Praticò – le particolari attenzioni che il ministero della Cultura riversa sullo stabilimento balneare reggino, che può essere letto come una sorta di premio di fiducia verso la propria struttura periferica, il Segretariato regionale o Soprintendenza a beni artistici di Reggio e Vibo, per avere in custodia un’importante opera architettonica italiana quale è Lido Zerbi, dal 2015 tutelato da uno specifico decreto.
Altra attenzione del ministero della cultura è l’operazione di inserimento con particolare rilievo, del nostro Lido comunale tra le 5000 opere che compongono il censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi ed elencate nella piattaforma web al link.
Dal censimento, il ministero nello specifico la direzione generale creatività contemporanea, ha realizzato fin dal 2022, l’Atlante dell’architettura contemporanea, con la piattaforma web, L’Atlante è l’Italia raccontata attraverso le architetture, un racconto per immagini che ha focalizzato l’attenzione su un’intera categoria di opere costruite in Italia, comprese tra il secondo dopoguerra e il periodo attuale. Dicono le note informative che “la metodologia messa a punto e utilizzata per le ricognizioni territoriali del censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi si basa su alcuni criteri di qualità con i quali sono state selezionate, in modo coerente e omogeneo, le opere ritenute significative nella storia dell’architettura contemporanea sul territorio nazionale”.
Tra esse rientra il Lido Zerbi, illustrato in entrambe le piattaforme: nella prima mappatura al link e nell’Atlante al link.
In Calabria, nelle cinque province sono elencate 112 opere di pregio, tra cui a firma del celebre Pier Luigi Nervi come co-autore, sono censiti a Cosenza la Stazione ferroviaria di Vaglio Lise, e a Catanzaro l’edificio della Nuova Banca d’Italia.
Le opere nella provincia reggina
Le opere della provincia reggina sono in numero di 37: nel campus dell’Università Mediterranea sono selezionati i palazzi delle facoltà architettura, ingegneria e agraria, Palazzo Campanella sede del Consiglio regionale, Palazzo Caputi sul Lungomare, le chiese Santa Maria della Candelora, e del Sacro Cuore di Gesù; il Museo parco archeologico di Locri, la chiesa Maria SS di Porto Salvo a Gioia Tauro, i viadotti autostradali sulla Fiumara Favazzina e sul Torrente Oliveto di Scilla, il Museo Musaba di Mammola. Il Lido Zerbi è uno dei 9 stabilimenti balneari censiti in Italia.
Le schede sul Lido Zerbi sono due, distinte e diverse per ciascuna delle due piattaforme, ed entrambe affermano che lo Stabilimento Balneare di Reggio Calabria è denominato: Lido comunale Genoese Zerbi, è stato costruito tra il 1957 e il 1962, ed autori del progetto sono stati Pier Luigi Nervi, Elisa La Face, Vincenzo Ziparo. Tra i giudizi storico-critici e tecnico-realizzativi contenuti nelle due Schede alcuni fanno riferimento al Decreto di tutela artistica 183 del 2 aprile 2014, molti dei quali tratti dalle relazioni accademiche del professore Giuseppe Arcidiacono, ordinario di Composizione architettonica ed urbana presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria. Segno della particolare attenzione dell’Università reggina sulla struttura balneare unica nel Sud d’Italia. Significativo dunque, il parere del professore Arcidiacono sulla Promenade: “un tetto-giardino, emulo del Piano Obus di Le Corbusier”; “costituisce l’elemento di originalità del nuovo fronte a mare progettato da Pier Luigi Nervi. Essa diviene la spina dorsale di tutta la zona Lido [..].
La pacificazione culturale
“Ecco perché suona male il silenzio, ovvero l’omessa indicazione nei diversi comunicati stampa di Palazzo San Giorgio sulla riqualificazione del Lido comunale, degli autori del progetto. Ci si chiede, – conclude Filippo Praticò – di fronte a quanto realizzato dal ministero dall’evidente chiaro valore scientifico, se allora non sia giunto finalmente il tempo di una pacificazione, di tipo culturale ovviamente, tra alcuni ambienti della nostra città, in cui pare essere rimasta impigliata anche parte della Soprintendenza artistica calabrese, e la verità affermata da quel Decreto 183/2014 che dichiara che sono autori del progetto del Lido Zerbi appunto l’ingegner Pier Luigi Nervi di Roma, e gli ingegneri Elisa La Face e Vincenzo Ziparo di Reggio Calabria. E che tanto può essere altro punto di vantaggio per il concorso di Reggio Capitale della Cultura!”.
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