La gestione ottimale della fertilizzazione per fare la differenza
Nell’ultima stagione agraria condizioni meteorologiche avverse sia al nord che al centro-sud hanno influenzato negativamente la qualità e la resa dei raccolti: -16% per il grano tenero e -5% per il grano duro (Istat, 2024). Al nord abbondanti e prolungate precipitazioni, sia nella fase di semina che in primavera, hanno ritardato le operazioni colturali, aumentato il rischio di malattie fungine e di perdite per lisciviazione dell’azoto distribuito. Nelle regioni del centro-sud prolungati periodi di siccità , ondate di calore estremo e mancanza di precipitazioni durante le fasi critiche della crescita vegetativa hanno ridotto significativamente la produttività .
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La figura sottostante mostra le precipitazioni cumulate dello scorso anno dove si rileva una piovosità superiore alla norma su gran parte del nord (con scarti percentuali oltre il 40%) e, al contrario, una carenza di piogge nel sud rispetto alla norma con scarti percentuali anche inferiori al 50% (fonte: Meteonetwork).
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(Fonte: Unimer)
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Per rispondere alle esigenze dei cerealicoltori, che si devono confrontare con la grande imprevedibilità delle condizioni meteo delle diverse stagioni agrarie, Unimer ha definito un protocollo di concimazione, reiterato per cinque anni, per testare l’efficacia della concimazione organo-minerale in situazioni pedoclimatiche differenti e in un contesto meteorologico in continuo cambiamento.
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La prova di concimazione di durata quinquennale con i concimi organo-minerali Unimer ad elevata efficienza è stata condotta da Horta presso le sedi operative di Ravenna (dal 2019 al 2023) e Foggia (dal 2020 al 2024). Come evidenziato nella tabella sottostante, nelle due località si sono alternate stagioni più piovose con annate più siccitose, rispetto alla media storica.
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(Fonte: Unimer)
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Per la tesi minerale in entrambe le località è stato utilizzato in presemina il fosfato biammonico, mentre in copertura a Ravenna è stata distribuita urea a inizio levata e nitrato ammonico in fase di botticella, mentre a Foggia urea sia in accestimento che a inizio levata.
Per la tesi Unimer in entrambe le località sono stati utilizzati:
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Winner NP (Mg) 11-25 (2) con zinco e Spiga D’Oro NP (Ca) 8-18 (8) si caratterizzano per l’elevato contenuto di acidi umici e fulvici che, oltre a garantire un effetto biostimolante sull’apparato radicale, consente di proteggere il fosforo riducendo il fenomeno della retrogradazione a forme insolubili, rendendolo maggiormente disponibile per le esigenze nutritive delle piante.
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Super Azotek N32 – concime organo-minerale azotato ad alto titolo, con la combinazione di tre forme di azoto differenti opportunamente calibrate (organico, ureico inibito con Nbpt e ureico) – garantisce l’ottimale nutrizione azotata per tutto il ciclo di crescita della pianta. La matrice organica umificata agisce sulla prolungata disponibilità dell’azoto e contrasta efficacemente le perdite per lisciviazione e volatilizzazione. Contiene anche un elevato titolo in zolfo, indispensabile per la sintesi proteica agisce in sinergia con l’azoto influendo positivamente sul tenore proteico del grano.
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Tabella 1: le dosi dei fertilizzanti sono state distribuite in funzione della località e del potenziale produttivo. E’ stata adottata una protezione completa da patogeni, insetti e malerbe
(Fonte: Unimer)
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In condizioni pedoclimatiche molto diverse, le prove hanno mostrato rese paragonabili o addirittura migliori (grafico 1) per la concimazione Unimer rispetto a quelle ottenibili con la concimazione minerale, nonostante la riduzione significativa delle unità nutrizionali (-30% di azoto e -50% di fosforo) ed un unico passaggio di azotatura in copertura, con molteplici vantaggi gestionali per l’azienda agricola.
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Grafico 1
(Fonte: Unimer)
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L’indice NUE (Nitrogen Use Efficiency), che esprime l’efficienza d’uso dell’azoto utilizzato per la concimazione espresso come rapporto tra chili di granella prodotta per chili di azoto applicato, per le tesi Unimer è significativamente superiore rispetto alla tesi minerali in entrambe le località oggetto di studio (grafico 2).
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Grafico 2
(Fonte: Unimer)
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L’elevato contenuto di sostanza organica umificata dei concimi organo-minerali Unimer conferisce un importante livello di protezione alla componente minerale, consentendo elevati risultati produttivi e alti standard qualitativi impiegando minori unità fertilizzanti, per una superiore efficienza nutrizionale e maggiore sostenibilità ambientale ed economica. Il ripristino di sostanza organica nel suolo con i concimi organo-minerali Unimer ha un ruolo fondamentale per il mantenimento della sua fertilità , con effetti positivi sulle sue caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche.
L’utilizzo di fertilizzanti organo-minerali insieme a una corretta gestione delle fertilizzazione si confermano nel tempo i fattori chiave per ottenere elevate rese quali-quantitative. Queste pratiche agronomiche consentono, infatti, di evitare eccessi di unità fertilizzanti che, oltre a rappresentare un costo inutile, sono un potenziale rischio di inquinamento ambientale, o carenze nutrizionali che determinano rese ridotte e, nel lungo periodo, portano ad una diminuzione della fertilità del terreno.
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(Fonte: Unimer)
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