Alleanza delle tre mafie a Milano, arrestato il narcos di Cosa Nostra Giuseppe Fidanzati. “Era in contatto anche con il capoultrà ucciso”

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Arrestato il narcos di Cosa Nostra Giuseppe Fidanzati, detto Ninni, figlio del defunto Gaetano Fidanzati già a capo del mandamento dell’Acquasanta a Palermo. Fidanzati è stato rintracciato dai carabinieri del Nucleo investigativo di via Moscova coordinato dal colonnello Antonio Coppola mentre stava andando a costituirsi nel carcere di Voghera, dove ora è rinchiuso. Risulta indagato per associazione mafiosa nell’ambito dell’indagine Hydra della Procura di Milano. Indagine che ha svelato un nuovo sistema mafioso lombardo composto da soggetti di vertice di Cosa nostra, ‘ndrangheta e camorra romana. Ieri sera la Cassazione ha rigettato il ricorso del legale di Fidanzati rendendo così esecutivo l’arresto. Arresto che a ottobre del 2023 fu negato dal gip Tommaso Perna. Da qui il ricorso del pm Alessandra Cerreti e del procuratore Marcello Viola al tribunale del Riesame che, a differenza del gip, ha confermato l’impianto dell’accusa. L’ultimo atto, il rigetto del ricorso della Suprema Corte, ha fatto scattare gli arresti.

Scrive il pm nel suo ricorso al Riesame: “Famiglia Fidanzati, costituita da esponenti palermitani della famiglia mafiosa, la cui appartenenza a Cosa nostra è attestata dalle sentenze di condanna passate in giudicato nei confronti di Gaetano Fidanzati e il fratello Stefano, rispettivamente padre e zio di Giuseppe detto Ninni”. Il vecchio Gaetano che nel 2009 da latitante fu catturato a Milano in via Marghera è stato “condannato per associazione mafiosa nell’ambito del noto Maxiprocesso di Palermo”. Secondo la Procura di Milano, inoltre, la famiglia Fidanzati è composta anche da Antonino Galioto e Pietro Mannino, questi ultimi due indagati in Hydra e già arrestati dai carabinieri di Milano dopo i rigetti della Cassazione. Inoltre, nell’ambito di altre indagini recenti della Procura di Milano, Giuseppe Fidanzati è risultato in contatto con il capo ultras della curva Nord dell’Inter Vittorio Boiocchi, poi ucciso la sera del 29 ottobre 2022.

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Secondo gli atti dell’indagine Hydra Fidanzati, assieme ai vertici del cosiddetto Consorzio, ha partecipato a diversi summit a Milano. Con lui presente anche Paolo Errante Parrino, presunto boss e legame con Matteo Messina Denaro, arrestato dai carabinieri dopo tre giorni di latitanza e oggi ristretto nel carcere di Opera. Il ruolo di Giuseppe Fidanzati, secondo la Procura, nell’ambito del nuovo sistema mafioso è quello “di referente, per l’area lombarda, dell’omonima famiglia mafiosa, componente del sistema mafioso lombardo, con compiti di decisione, pianificazione e di individuazione delle azioni da compiere e delle strategie da adottare per la realizzazione degli scopi illeciti dell’associazione; impartendo precise direttive volte alla risoluzione di controversie tra gli associati e alla commissione di una serie di delitti in materia di riciclaggio e intestazioni fittizie”. Inoltre “partecipa al versamento di somme di denaro nella cassa comune, la cosiddetta bacinella, destinate al sostentamento dei detenuti e/o alle esigenze degli associati di tutte le componenti mafiose (…) coordinando ed impartendo precise direttive nell’ambito dell’attività finanziaria dell’associazione mafiosa (…) acquisendo direttamente e indirettamente la gestione e/o controllo di attività economiche (…) tentando di acquisire appalti pubblici e privati” e “occupandosi del reimpiego dei profitti illeciti”.

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