Grossa sorpresa meteo! Ondata di freddo e Neve in Val Padana e a Milano tra 1 settimana

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L’inverno sembra voler giocare la sua carta più forte proprio quando tutti lo davano per concluso. Gli ultimi aggiornamenti dei modelli numerici stanno iniziando a delineare uno scenario molto interessante per il Nord Italia, con possibilità di neve in pianura su tutta la Val Padana e su Milano. E non si tratterebbe di una spolverata: il rischio di un evento nevoso importante sta aumentando giorno dopo giorno, grazie a una configurazione meteorologica che potrebbe risultare esplosiva.




Dopo il 7 febbraio il Nord Italia potrebbe essere travolto dalla neve

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Secondo alcuni modelli, tra cui l’inglese UKMO, le probabilità di una nevicata fino in pianura stanno salendo con gli ultimi aggiornamenti. Il periodo più a rischio sembra essere tra il 7 e l’8 febbraio, quando una massa d’aria gelida in arrivo dall’Europa orientale potrebbe interagire con una depressione in formazione sul Mar Ligure.


Ma perché questa configurazione è così importante?


L’aria fredda in arrivo dall’Europa dell’est è un elemento fondamentale per le nevicate in Val Padana. Tuttavia, perché la neve arrivi copiosa anche nelle grandi città del Nord, serve un altro ingrediente: un minimo depressionario che si formi sul Ligure o sul Tirreno settentrionale. Ed è proprio questo il dettaglio che sta emergendo negli ultimi aggiornamenti.


Il ruolo chiave del minimo sul Ligure: mix perfetto per la neve

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Il modello UKMO vede una goccia fredda in quota puntare direttamente verso il Nord Italia tra il 7 e l’8 febbraio. Questo significa che potrebbe svilupparsi un minimo depressionario molto attivo sul Mar Ligure, una configurazione che nella storia ha spesso portato nevicate abbondanti su tutto il Nord Italia.


Se questo scenario si confermasse, potremmo assistere a una situazione da manuale per la neve in pianura. L’aria umida in arrivo dal Tirreno scorrerebbe sopra l’aria gelida già presente in Pianura Padana, generando un forte contrasto termico e innescando precipitazioni nevose intense e durature.


Le città a rischio neve: da Milano a Torino fino all’Emilia-Romagna


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Con questa configurazione, le città che potrebbero vedere la neve sarebbero molte:


• Milano: secondo gli ultimi aggiornamenti, la città meneghina potrebbe essere colpita da una nevicata tra l’8 e il 9 febbraio, con accumuli anche consistenti.


• Torino: favorita per la sua posizione più vicina alla fonte di aria umida, potrebbe ricevere una delle nevicate più abbondanti degli ultimi anni.


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• Bologna e tutta l’Emilia-Romagna: la neve potrebbe estendersi anche a Parma, Reggio Emilia, Modena e Ferrara, con accumuli in pianura.


• Verona, Padova e Venezia: il richiamo umido potrebbe coinvolgere anche il Veneto, con possibilità di neve fino alla laguna veneziana.


Le termiche previste: aria gelida in arrivo sull’Italia


Un altro dettaglio fondamentale riguarda le temperature previste in quota, che sono un indicatore chiave per stabilire se la neve riuscirà ad arrivare fino in pianura. Gli ultimi aggiornamenti dei modelli mostrano:

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• Temperature a 850 hPa (circa 1500 metri di altezza) tra -6 e -8°C, perfette per la neve fino in pianura.


• Temperature a 500 hPa (circa 5500 metri) fino a -35°C, segno di un nucleo gelido molto intenso in quota, che potrebbe favorire nevicate abbondanti e fiocchi di grande dimensione.


 


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Se questo scenario venisse confermato, la colonna d’aria sopra la Val Padana sarebbe perfettamente predisposta per una nevicata di quelle che non si vedono da anni.


Quali sono le incognite di questa previsione?


Ovviamente, parliamo di una tendenza ancora da confermare. La dinamica in gioco è molto sottile, e basta un piccolo spostamento del minimo depressionario per cambiare completamente lo scenario.


• Se il minimo si spostasse troppo a sud, il Nord Italia riceverebbe solo freddo, ma non abbastanza umidità per la neve.

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• Se il minimo fosse più blando, le precipitazioni potrebbero essere meno intense e non garantire accumuli significativi.


• Se l’aria fredda non fosse abbastanza densa, la neve potrebbe trasformarsi in pioggia congelante in alcune aree.


Per questo motivo, i prossimi aggiornamenti saranno fondamentali per capire se la nevicata in Val Padana sarà davvero storica o solo un’illusione invernale.


Possibile seguito: dopo il 9 febbraio ancora gelo e neve?


Un altro aspetto interessante riguarda il proseguo del mese di febbraio. I modelli iniziano a suggerire una persistenza del freddo anche oltre il 10 febbraio, con possibili nuove irruzioni gelide da est. Se questa tendenza venisse confermata, le occasioni nevose potrebbero non limitarsi a un solo evento, ma protrarsi per più giorni.


Conclusione: l’evento nevoso più importante degli ultimi anni?


Se il modello UKMO avesse ragione, Milano, Torino e l’intera Val Padana potrebbero trovarsi di fronte a una delle nevicate più significative degli ultimi anni. Tuttavia, la previsione necessita ancora di conferme nei prossimi giorni per stabilire con certezza l’entità e l’intensità dell’evento.


Una cosa è certa: l’inverno non ha ancora detto l’ultima parola, e questa ondata di freddo potrebbe riportare la neve su città che la aspettano da anni. Restiamo aggiornati, perché le prossime ore saranno decisive per capire se siamo davvero di fronte a un evento storico per il Nord Italia.



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