Case della salute, corsa contro il tempo. Vercellino: «Sarà dura, ma ce la faremo»

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«I ritardi sono fisiologici, siamo noi a dover accelerare».
Luigi Vercellino, da poco nominato al timone dell’AslTo4, tra le «grane» da dover affrontare ha quella, non da poco, delle Case della Salute (più un Ospedale di Comunità) finanziate con i fondi del PNRR.

Case della salute, corsa contro il tempo. Vercellino: «Sarà dura, ma ce la faremo»

La scorsa settimana, Vercellino (che con gli uffici aveva rilevato «Oggettive criticità in particolare sulle date di conclusione dei lavori») ha avuto in incontro sul tema, al Grattacielo, con l’assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi.
«Tutti gli interventi sono confermati – spiega Vercellino – non c’è nessun rischio per gli investimenti che abbiamo in corso. Questo però comporta una serie di azioni, come la bonifica di amianto trovato in corso d’opera (e mi riferisco a Castellamonte) o la gestione, per alcuni casi, di un intervento della Soprintendenza. In ogni caso, dal punto di vista del raggiungimento degli obiettivi del PNRR, realizzeremo tutto quello che c’è da realizzare. Dovremo correre per assicurare tempi più rapidi, anche tramite interlocuzioni con le ditte appaltatrici: abbiamo bisogno che i tempi si riducano. Da parte della regione abbiamo il pieno sostegno, con un appoggio che ritengo più che significativo».

Dottor Vercellino, partiamo dalla Casa della Salute di via Marconi, a Chivasso: non è stato ancora messo nemmeno un mattone.

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«In questo caso si tratta di ritardi fisiologici, siamo noi a questo punto a dover accelerare i tempi».
Casa della Salute di Caluso.
«Avremo uno sforamento legato all’intervento della Soprintendenza».

Ospedale di Comunità di Crescentino.

«E’ il caso più complicato, e i tempi sono più lunghi del previsto. Possiamo comunque avere opzioni diverse per ottenere “altre” linee di finanziamento (fuori dal PNRR) che ci consentano la costruzione di una struttura strategica sia per la Regione che per noi. Ripeto: lo realizzeremo anche se sarà necessario attingere ad altre forme di finanziamento.
A Crescentino, per la struttura di via Giotto, il problema è stato di carattere tecnico: è stata predisposta una procedura non tenendo conto che quel bene fosse vincolato della Soprintendenza, per cui abbiamo ricominciato da capo con un’altra procedura.
Così facendo abbiamo perso mesi: nei giorni scorsi è finita la progettazione da parte dello studio che doveva effettuarla, e adesso riattiveremo la gara che chiederà alcuni mesi. A causa della somma di questi ritardi la gara la faremo noi, e non Invitalia, andando però oltre le tempistiche del PNRR.
Capiremo “come” fare, non “se”: il “se” non si pone. Stiamo valutando come incanalare Crescentino nella corretta fonte di finanziamento, che come detto può essere non solo il PNRR».

Casa della Salute di Cavagnolo, anche se finanziata da fondi regionali.

«Essendo fuori dal PNRR non ci dà particolari problemi. Proseguiamo nella sua realizzazione senza dover rincorrere scadenze».
A Chivasso, sempre in via Marconi, è già attiva la Centrale Operativa Territoriale.
«Sì, quelle dell’Asl To4 sono tutte operative. Per quanto riguarda le COT, però, dobbiamo capire come portarle a regime. Devono diventare la regia della presa in carico della cronicità: non basta averle attive dal punto delle risorse, bisognerà dotarle di procedure.
Anticipo che sarà istituito in azienda, a breve, un tavolo di lavoro per metterle a punto. Azienda Zero sta concludendo la procedura per avere un software unico tra tutte le COT, e nel giro dei prossimi mesi dovremmo mettere a punto un modello di funzionamento, partendo da un distretto, poi replicabile su tutto il territorio.

In ogni caso, i modelli organizzativi non dovranno seguire la struttura, ma rispondere alla domanda calibrando l’erogazione dei servizi». Diciamo che sarà un 2025 intenso.

«Non sarà certamente un anno di riposo. Dopo la riunione con l’assessore Riboldi non sono allarmato, ma determinato a portare a casa un risultato.
La sanità del domani ha nella territorialità il suo punto focale, queste opere non possono non essere realizzate e le realizzeremo. L’importante è fare un piano per l’esecuzione di tutti i lavori. Questo c’è, e per questo non sono preoccupato».
Lei aveva annunciato due nuove figure: il responsabile del decoro dell’ospedale e il direttore socio sanitario.
«Il primo sarà nominato in questi giorni, il secondo richiede una norma regionale, come scritto dall’assessore Riboldi nel documento che abbiamo ricevuto in fase di nomina. Posso anche annunciare che sarà potenziato l’ufficio tecnico, per star dietro a tutto quello che dovremo fare nei prossimi mesi».

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