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Oggi il prezzo di Bitcoin è tornato ampiamente sotto i 100.000$.
In realtà quella di oggi è solo la discesa più recente di un calo iniziato già qualche giorno fa, e che oggi si è intensificato.
L’andamento recente del prezzo di Bitcoin
Venerdì 31 gennaio il prezzo di Bitcoin era attorno ai 104.000$. Già venerdì stesso però è iniziata la recente fase calante, con una discesa fino a 101.000$ che è durata fino al giorno successivo.
Ieri, domenica 2 febbraio, il calo è ripreso, con una discesa fin sotto i 98.000$.
Stanotte però il prezzo di BTC è sceso per un breve momento addirittura fin sotto i 92.000$, per poi però rimbalzare quasi subito e riportarsi nel giro di qualche ora sopra i 95.000$.
Prendendo come riferimento i 104.000$ di venerdì, il calo massimo fino ad ora è stato del 12%, poi ridottosi all’attuale -8,7%.
Può sembrare un calo significativo, dato che è avvenuto nell’arco di un weekend esteso, ma in realtà questi cali sono piuttosto comuni sui mercati crypto.
Le cause del crollo del prezzo di Bitcoin
Tutto è partito venerdì quando hanno iniziato a diffondersi notizie riguardo imminenti dazi commerciali imposti da Donald Trump ad alcuni Paesi che commerciano con gli USA, in particolare Messico, Canada e Cina. Trump ha poi anche minacciato dazi nei confronti di Paesi europei.
I dazi inevitabilmente finiscono per far aumentare il prezzo delle merci importante, e questo dovrebbe far salire l’inflazione.
L’inflazione negli USA è ancora ben superiore al target del 2%, tanto che la Fed a gennaio ha sospeso il programma di taglio dei tassi di interesse. Con i dazi c’è il rischio che la Fed sia costretta a sospendere il taglio dei tassi per molti mesi, tanto che in teoria potrebbe finire persino per essere costretta prima o poi a riaumentarli, a causa della possibile risalita dell’inflazione.
Tutto ciò piace davvero poco ai mercati finanziari, perché implica una possibile riduzione della liquidità, o comunque una fine del periodo di aumento di liquidità, seppur temporanea.
Tutti i mercati finanziari hanno reagito male, e quelli crypto non hanno fatto eccezione.
Il dollaro
Per quanto riguarda il prezzo di Bitcoin conviene analizzare l’andamento del Dollar Index.
Il fatto è che, di fronte alla paura che sul breve termine la situazione possa rimanere difficile sui mercati, molti speculatori ed investitori vendono asset per comprare dollari, così da essere pronti ad utilizzare quei dollari per ricomprare asset possibilmente a prezzi più bassi in seguito. Ciò incrementa la pressione di acquisto sul dollaro, e quindi il suo prezzo in rapporto a quello di altre valute.
Il Dollar Index misura proprio la forza del dollaro USA rispetto ad un paniere di altre valute importanti a livello globale.
Venerdì il valore di questo indice era di circa 108,5 punti, già in crescita rispetto ai 108 punti del giorno prima.
Sabato e domenica le borse tradizionali sono rimaste chiuse per il weekend, e quindi il Dollar Index non si è potuto muovere. Oggi alla riapertura è schizzato di colpo addirittura a 109,8 punti, per poi scendere un pochino fino a 109,5.
Questa dinamica ha fatto sì che nel corso del weekend il prezzo di Bitcoin iniziasse a scontare un aumento del Dollar Index scendendo un po’, e che poi scendesse in modo più importante alla riapertura delle borse tradizionali. Il prezzo di BTC infatti tende ad essere inversamente correlato al dollaro sul medio/lungo periodo.
Le altcoin
Se Bitcoin sta perdendo il 4% rispetto a ieri, il 3% rispetto ad una settimana fa, ed il 2% rispetto ad un mese fa, per molte altcoin la situazione è ben peggiore.
Ethereum ad esempio oggi perde addirittura il 16% rispetto a ieri, e la perdita sale a -27% rispetto ad un mese fa.
XRP perde il 16% rispetto a ieri, anche se rispetto ad un mese fa è fermo ad un -1%.
Per Solana le cose vanno un pochino meglio, ma per Cardano ad esempio il calo è del 20% rispetto a ieri e del 33% rispetto ad un mese fa.
Infatti la dominance di Bitcoin nel corso della notte è salita sopra il 62%, mentre ora è al 61,5%. Da notare che venerdì era inferiore al 59%, e che ad inizio anno era scesa anche sotto il 57%. Questi possono sembrare movimenti di poco conto, ma invece per la dominance di Bitcoin sono decisamente significativi.
D’altronde quando le cose vanno male sui mercati crypto le altcoin tendono a soffrire più di Bitcoin, che invece ha un andamento leggermente meno volatile.
Il futuro del prezzo di Bitcoin
Va detto che la fase di sofferenza attuale non sembra affatto essere dovuta ad una sofferenza di Bitcoin.
Da un lato è dovuta alla straordinaria (e forse eccessiva) forza del dollaro USA, e dall’altra alla difficoltà delle altcoin.
Il problema è che ad oggi non si intravedono segni di una possibile inversione di tendenza del Dollar Index sul breve periodo, anche se i mercati sembrano ritenere possibile un calo a medio termine.
Oltretutto la discesa del prezzo di Bitcoin di stanotte non è nemmeno arrivata fino al bottom del 2025, ovvero gli 89.000$ toccati lunedì 13 gennaio.
Gli attuali circa 95.000$ del prezzo di BTC sono perfettamente in linea con i valori di fine novembre, e per ora non spaventano gli holder di lungo corso. Resta però da capire dove vorrà andare il Dollar Index, che molti si aspettano che cali ed invece riesce a rimanere ancora molto alto nonostante tutto.
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