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Pochi giorni fa avevamo dato notizia di una iniziativa intrapresa dall’Ateneo di Pisa (leggi qui) per modificare lo Statuto al fine di «promuove una cultura di pace, il rispetto dei diritti umani e l’impegno per lo sviluppo sostenibile» (articolo 1).
La modifica statutaria è un segnale importante perché mai prima di oggi gli Atenei avevano inserito nei loro documenti fondanti pratiche e valori inconciliabili con la ricerca a fini di guerra e di produzione delle tecniche duali.
Non casualmente si «riconosce la pace quale principio fondamentale e si impegna a promuoverne l’applicazione nell’ambito di tutte le proprie attività istituzionali»; l’Ateneo di Pisa «condivide i principi della ricerca e innovazione responsabile» (art. 3) e per «questo non partecipa ad alcuna attività finalizzata alla produzione, allo sviluppo e al perfezionamento di armi e sistemi d’arma da guerra»
L’Osservatorio ha sostenuto docenti, ricercatori, studenti e tutte le rappresentanze studentesche attiva da mesi per modificare lo Statuto e lanciare un messaggio chiaro e inequivocabile a tutti gli altri Atenei. Ora attendiamo il passaggio finale al Ministero, ma i risultati fino ad ora ottenuti confermano quanto sia radicato il sentimento contro la guerra nel mondo dell’istruzione.
Ecco il Comunicato Stampa dell’Università di Pisa (disponibile a questo indirizzo):
L’Università di Pisa modifica il proprio Statuto: pace, sostenibilità e responsabilità sociale al centro delle attività istituzionali. Il documento è stato approvato, all’unanimità, in Senato Accademico e in Consiglio di Amministrazione.
L’Università di Pisa ha approvato una significativa modifica al proprio Statuto, confermando il proprio impegno per la concreta attuazione dei principi della pace, della sostenibilità e della responsabilità sociale. Questa decisione, che rende l’Ateneo il primo in Italia ad adottare ufficialmente tali principi nelle proprie fonti normative, definisce in modo ufficiale scelte già consolidate nella prassi e sottolinea la volontà di integrare valori etici fondamentali nelle attività accademiche e di ricerca.
“In questi tempi drammatici in cui la vita e la dignità umana hanno subito pesanti attacchi, è indispensabile che l’Università dia un segnale esplicito della sua scelta di campo a favore della pace e si dissoci da ogni attività volta allo sviluppo di armamenti – ha commentato il rettore Riccardo Zucchi – Abbiamo deciso di intervenire ai massimi livelli, andando a integrare nel principale atto normativo dell’Ateneo questi principi fondamentali”.
Le modifiche riguardano i primi quattro articoli, quelli relativi a “Natura e fini” dell’Ateneo, ai “Valori fondamentali”, alle “Attività istituzionali” e alle “Attività di ricerca”: l’Università di Pisa “Promuove una cultura di pace, il rispetto dei diritti umani e l’impegno per lo sviluppo sostenibile” (art. 1);
“Riconosce la pace quale principio fondamentale e si impegna a promuoverne l’applicazione nell’ambito di tutte le proprie attività istituzionali” e “imposta le proprie attività su un criterio di responsabilità verso l’impatto che queste possono avere su società e ambiente, nel rispetto dei valori e dei principi sopra enunciati” (art. 2);
“Condivide i principi della ricerca e innovazione responsabile” (art. 3).
Infine, le modifiche all’articolo 4 sulle attività di ricerca: viene specificato che l’Ateneo valuta la qualità delle ricerche ispirandosi ai principi della ricerca e innovazione responsabile ed è inserito il comma 8: “Non sostiene e non partecipa ad alcuna attività finalizzata alla produzione, allo sviluppo e al perfezionamento di armi e sistemi d’arma da guerra”.
Questa decisione è il frutto di un percorso avviato dal Senato Accademico e dal Consiglio di Amministrazione, che, in seduta congiunta, hanno deliberato di istituire una Commissione istruttoria, inclusiva della componente studentesca, per inserire nelle fonti normative dell’Ateneo la scelta politica adottata, ossia di non partecipare in alcun modo a ricerche o progetti rivolti allo sviluppo o al perfezionamento di sistemi di arma. La Commissione, istituita con decreto rettorale, ha elaborato le modifiche proposte, approvate dagli Organi di governo dell’Ateneo.
Con queste modifiche, l’Università di Pisa si pone all’avanguardia nel panorama accademico italiano, ribadendo la propria missione educativa e culturale e promuovendo una ricerca e un’innovazione al servizio della società, rispettosa dei diritti umani e dell’ambiente.
29 gennaio 2025
+ da Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università
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