Livorno, con una Panda sradicano l’ingresso della farmacia di Nugola e scappano coi soldi

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COLLESALVETTI. Hanno usato una Fiat Panda bianca riconvertendola a “carroattrezzi criminale”, legandoci una cinghia fissata, all’altro capo, alla cancellata. Tirandola via come fosse un’auto rimorchiata e devastandola. Furto da film alla farmacia di via degli Ontani, a Nugola, dove poco prima della mezzanotte fra domenica 2 e lunedì 3 febbraio i ladri (sembra otto e tutti incappucciati) hanno rubato il fondo cassa di qualche centinaio di euro e probabilmente pure alcuni medicinali che al momento non sono ancora stati quantificati.

Lo sfogo della titolare

Ad agire sarebbe stata una banda ben organizzata, arrivata a bordo di due diverse Fiat Panda, una delle quali usata appunto come una specie di carroattrezzi. Entrambe sono risultate rubate a Collesalvetti: una, in particolare, è di proprietà di una settantatreenne livornese che non aveva ancora avuto il tempo di denunciarne la sparizione. «La farmacia è totalmente sottosopra, siamo sconvolte – le parole di una delle titolari del punto vendita nugolese, Laura Baldissarutti – e davvero non sappiamo che cosa queste persone pensassero di trovare in una farmacia come la nostra, a Nugola. Neanche per un colpo in banca forse vengono usati certi metodi. È molto più il danno alla struttura che il reale ammanco, che comunque nel dettaglio dobbiamo ancora quantificate con esattezza». Oltre ai soldi potrebbero essere spariti pure i farmaci oppiacei, come l’ossicodone: si tratta di un medicinale vendibile sotto prescrizione e utilizzato come forte antidolorifico (un’alternativa più potente alla morfina) per i pazienti oncologici e che, da tempo, a Livorno e in altre parti d’Italia viene tentato di acquistare di frodo con ricette falsificate per uso ricreativo, come stupefacente. «Dobbiamo capire dal registro quanti ne avevamo, sia di questa tipologia che di altre simili – prosegue Baldissarutti, che è socia dell’attività al 50% insieme alla collega Chiara Belli –. Non è semplice capirlo con esattezza perché i locali sono tutti sottosopra, c’è un caos totale. Ora stiamo lavorando con l’assicurazione per capire il da farsi. I soldi? Solo il fondo cassa, non so esattamente quanti fossero, credo qualche centinaio di euro, il resto era nella cassaforte e quindi per fortuna non è stato toccato».

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Indagano i carabinieri

Su quanto accaduto indagano i carabinieri della Compagnia di Livorno, diretti dal maggiore Ugo Chiosi, intervenuti subito per il sopralluogo e per cercare le due auto, trovate, utilizzate per spaccare l’ingresso del punto vendita.

Protestano i residenti

Quanto accaduto riaccende le polemiche sulla sicurezza nel comune di Collesalvetti, come spiega anche uno dei residente della zona, l’ex sindacalista della Cisl Mario Liuni, per 30 anni impiegato amministrativo della questura di Livorno che proprio qualche mese ha subito un furto in casa: «L’amministrazione già cinque anni fa aveva promesso di installare cinque telecamere all’ingresso del paese – commenta – e senz’altro darebbero modo alle forze dell’ordine di poter lavorare meglio anche successivamente per rintracciare i responsabili di certi odiosi episodi. Speriamo di poter avere questi impianti di videosorveglianza perché anche la prima cittadina attuale, Sara Paoli, ce le aveva assicurate e il progetto già c’è». «Sul tema sicurezza bisogna pretendere di più, sopratutto su Nugola che è una delle frazioni più vessate – le parole del consigliere comunale Dario Fattorini, eletto fra le fila della minoranza a sostegno del candidato sindaco Francesco Relli –. Razionalmente, senza ideologismi e allarmismi eccessivi, credo che bisogna concentrarsi su delle proposte concrete, magari che mirino alla prevenzione. In primis chiedere più forze dell’ordine che operino su Collesalvetti. Velocizzare l’installazione di telecamere sulla frazione, velocizzare il collegamento delle telecamere esistenti con le stazioni dei carabinieri locali. È più iniziative che rafforzino i legami e la comunità, controllo di vicinato (per i prevenuti: non ronde). A disposizione per una collaborazione massima propositiva su questo tema, senza strumentalizzazioni di bandiera. Sarebbe utile se si aprisse un dibattito collettivo dal quale si esca tutti rafforzati».

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