Intesa, utile netto a 8,66 miliardi e dividendo a 6 miliardi

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Intesa Sanpaolo chiude il 2024 con un utile netto in crescita del 12,2% a 8,666 miliardi di euro, confermandosi tra i principali player del settore bancario europeo per solidità patrimoniale ed efficienza operativa. Il risultato corrente lordo si attesta a 13,736 miliardi di euro, segnando un incremento del 13,9% rispetto ai 12,056 miliardi del 2023, mentre il risultato della gestione operativa registra un aumento del 12,5%. Sul fronte dei proventi operativi netti, la crescita si attesta al 7,5% rispetto al 2023, con un miglioramento del margine di interesse netto (+6,9%), delle commissioni nette (+9,4%) e del risultato dell’attività assicurativa (+4,1%). I costi operativi aumentano dell’1,3%, mantenendo il cost/income al 42,7%, tra i migliori livelli del settore bancario europeo.

Il costo del rischio si attesta a 30 centesimi di punto, scendendo a 26 escludendo le rettifiche di valore addizionali per il de-risking.

L’incidenza dei crediti deteriorati sui crediti complessivi è pari all’1,2% al netto delle rettifiche di valore e al 2,3% al lordo, mentre applicando la metodologia dell’EBA, l’incidenza scende all’1% al netto delle rettifiche e al 2% al lordo. L’esposizione verso la Russia registra un calo significativo, scendendo dello 0,1% dei crediti complessivi del Gruppo, con una riduzione dell’89% rispetto a giugno 2022. Intesa Sanpaolo mantiene un elevato livello di copertura dei crediti deteriorati, con un coverage ratio del 49,5% e una copertura specifica delle sofferenze al 68%. Il robusto buffer di riserva sui crediti in bonis è pari allo 0,5%. La solidità patrimoniale resta su livelli ampiamente superiori ai requisiti normativi: il Common Equity Tier 1 ratio si attesta al 13,9%, che si riduce al 13,3% considerando il buyback da 2 miliardi di euro autorizzato dalla BCE.

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Sostegno all’economia reale

Intesa Sanpaolo chiude l’anno con attività liquide per 264 miliardi di euro e una liquidità prontamente disponibile di 207 miliardi, garantendo ampio rispetto dei requisiti normativi con un Liquidity Coverage Ratio del 155% e un Net Stable Funding Ratio del 122%. Il Gruppo ha inoltre superato ampiamente i requisiti MREL, con un ratio del 40,8% sui RWA e del 23,8% sulla componente subordinata. Nel corso del 2024, Intesa Sanpaolo ha erogato circa 70 miliardi di euro di nuovo credito a medio-lungo termine, di cui 43 miliardi in Italia, supportando famiglie e PMI con 38 miliardi di finanziamenti. L’impegno nel recupero delle aziende in difficoltà ha portato al ritorno in bonis di 3.100 imprese italiane nel 2024, preservando 15.500 posti di lavoro.

Focus sulle persone: assunzioni, formazione e diversity

Intesa Sanpaolo conferma il suo impegno nella valorizzazione delle persone come risorsa strategica. Dal 2021, il Gruppo ha assunto circa 4.550 professionisti, mentre dal 2022 ha riqualificato circa 6.900 dipendenti e ha erogato 40,7 milioni di ore di formazione. Tra i principali programmi di sviluppo interno, l’International Talent Program ha già coinvolto 295 talenti, con un ulteriore 210 ancora in formazione, mentre sono state identificate 470 key people, in particolare nel middle management, per percorsi dedicati di crescita professionale.

L’impegno sul fronte della diversity, equity & inclusion si rafforza con un monitoraggio capillare degli obiettivi in ogni Divisione e Area di Governo. Cresce la collaborazione con ISPROUD, la prima community interna LGBTQ+ con oltre 1.700 membri, e prende il via la nuova community ARTICOLO19, dedicata alle tematiche della disabilità. A testimonianza dell’attenzione verso i propri dipendenti, l’indice di soddisfazione delle persone di Intesa Sanpaolo ha raggiunto il livello più alto degli ultimi dieci anni, passando dall’84% nel 2023 rispetto al 79% nel 2021 e al 66% nel 2013.

Intesa Sanpaolo è stata riconosciuta Top Employer Europe 2025 e confermata Top Employer Italy 2025 per il quarto anno consecutivo dal Top Employers Institute. Inoltre, il Gruppo ha ottenuto il primo posto nella classifica LinkedIn Top Companies 2024, risultando la migliore azienda in Italia per lo sviluppo della carriera e la crescita professionale.

Dividendi e buyback: un significativo ritorno per gli azionisti

Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all’Assemblea la distribuzione di 6,1 miliardi di euro di dividendi, con un saldo di 3,1 miliardi di euro previsto per maggio 2025, dopo il pagamento dell’acconto da 3 miliardi di euro avvenuto a novembre 2024. La distribuzione complessiva per azione è pari a 34,1 centesimi di euro, con un dividend yield del 9,8%. In aggiunta, il Consiglio ha approvato un programma di buyback da 2 miliardi di euro, che sarà avviato a giugno 2025 previa approvazione assembleare, con successivo annullamento delle azioni acquistate.

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