Lisa Gattini: “Lavoro, pensioni per i migranti e ambiente: iniziamo a parlarne”

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Lavoro, ambiente, immigrazione e le campagne informative, rivolte alle lavoratrici e ai lavoratori, per i referendum. La Cgil di Parma è già entrata nel vivo delle attività per il 2025. Lisa Gattini, Segretaria Generale della Cgil di Parma racconta a Parmatoday quali saranno i filoni principali di intervento nel corso dell’anno. 

Il tema della precarietà lavorativa e di quella abitativa è sempre una priorità per il sindacato. Dopo la morte di Miloud Mouloud, un lavoratore marocchino che viveva in una baracca, deceduto a causa del freddo, il lavoro non potrà che essere sempre più specifico. “Molte persone straniere – sottolinea Lisa Gattini – che hanno la capacità economica per sostenere un affitto, non lo trovano, solo perchè hanno un accento e un colore diversi dai nostri” 

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Quali sono i temi principali che affronterete, come Cgil di Parma, nel corso del 2025? 

“Il primo filone che affronteremo è quello dei referendum. I quattro quesiti sul lavoro proposti dalla Cgil sono stati ammessi. In attesa di sapere il giorno in cui si voterà riattiveremo la campagna informativa in tutte le aziende del territorio, tramite i nostri delegati per parlare dei quattro referendum, oltre a quello sulla cittadinanza. Il quesito sull’autonomia differenziata non è stato ammesso. Continueremo però a lavorare sul tema.

L’abrogazione totale del decreto Calderoli sull’autonomia differenziata è un punto politico a cui crediamo fermamente. La Carta Costituzionale che viene difesa nella sua unità prevede il diritto ad un lavoro dignitoso. Riteniamo che una legislazione che va verso l’autonomia differenziata leda il diritto universalistico alla qualità del lavoro. Il decreto è già stato messo in discussione dalla Consulta, 7 punti sono già stati ritenuti anticostituzionali” 

Nel 2024 la Cgil ha promosso diversi incontri per spiegare ai lavoratori stranieri l’importanza e il valore di un contratto di lavoro… 

“Il secondo filone su cui lavoreremo, con un rafforzamento rispetto a quello che già facciamo, è infatti l’immigrazione. Sia per quanto riguarda i richiedenti asilo e i centri temporanei di detenzione che per le lavoratrici e i lavoratori migranti che hanno il permesso di soggiorno o la cittadinanza. Queste persone hanno la necessità di acquisire maggiore consapevolezza dei lori diritti. Ci siamo resi conto che sia per ragioni di lingua che di cultura, non è sempre chiaro per alcuni di loro, per esempio, quale sia il valore di un contratto.

Nel 2025 proseguiremo, con un rafforzamento, i corsi di alfabetizzazione contrattuale, totalmente gratuiti, che si svolgeranno nella sede della Camera del Lavoro. Saranno aperti a tutti, non solo agli iscritti. Nel 2024 abbiamo già fatto alcuni corsi: le sale erano sempre strapiene: la partecipazione è stata molto alta. Per questo motivo aumentiamo il numero di sessioni, entrando nel concreto di alcuni scenari specifici in cui i lavoratori possono ritrovarsi. Ci occuperemo anche della prima generazioni di migranti, che ormai sono prossimi alla pensione. Al 31 dicembre del 2023 i lavoratori stranieri iscritti alla Cgil erano oltre 10 mila lavoratori stranieri iscritti, che rappresentano il 15% del totale degli iscritti della Cgil di Parma” 

I sindacati, sul tema della tutela ambientale, devono mediare tra la tutela ambientale e quella dei lavoratori…

“L’altro tema di cui ci occuperemo è infatti l’ambiente, una questione centrale nel prossimo futuro. Pensiamo a quale modello e di sviluppo possa essere compatibile con una politica verde, che tuteli sia il lavoro che la salute dell’ambiente e dei lavoratori. Come organizzazione sindacale siamo sempre stati schiacciati da due massimalismi. Il primo è quella della decrescita felice totale, che però non dà risposte ai lavoratori. Il secondo è la negazione del cambiamento climatico. Bisogna trovare una soluzione che tenga insieme le due cose: sarà necessario l’abbandono di certi siti inquinanti ma, contemporaneamente, anche effettuare la riconversione delle strutture e dei lavoratori. Crediamo che debba nascere un dibattito cittadino con le associazioni e le istituzioni: gli unici che ne parlano sono le giovani generazioni, che dovrebbero essere più ascoltate. Vogliamo partire dall’agenda 20-30: occorre avere la volontà politica di applicare le proposte che sono contenute al suo interno” 

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Miloud Mouloud, un lavoratore marocchino, a Parma da dieci anni, è morto di freddo. Viveva in una baracca…

“Viviamo in una città non sempre ospitale. Molti lavoratori stranieri, che avrebbero la capacità economica per sostenere un affitto, non lo trovano, solo perchè hanno un accento e un colore diversi dal nostro. Una persona che lavora e sa di avere un contratto non dovrebbe avere problemi a trovare una stanza in un’abitazione o in un albergo.

Miloud, un lavoratore che poteva permettersi un alloggio, è morto perchè viveva in un giaciglio di fortuna, fatto di cartoni. Penso che a Parma ci sia ancora una sorta di ‘razzismo immobiliare’. Lo vediamo ogni giorno, operando a stretto contatto con i lavoratori immigrati. Abbiamo verificato direttamente molte di queste situazioni. Ci sono lavoratori immigrati che lavorano e potrebbero permettersi un alloggio ma nessuno gli affitta un’abitazione, solo perchè non sono italiani”



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